Magazine Ricerca

Sp500: Tutte le Onde di Elliott 1° parte

Da Brigitrader @brigitrader

Sp500: Tutte le Onde di Elliott 1° parte

Nella Elliott Wave Theory il movimento dei prezzi non è casuale o caotico ma si manifesta frattalmente sempre con poche forme ripetitive, pattern, con caratteristiche ben precise su qualsiasi time frame di osservazione.

Esiste un motive pattern, l’impulso, con le sue varianti leading e ending, che dà direzionalità al trend e al cui interno si sviluppano i corrective patterns (flat, zig-zag e triangoli) singoli o in combinazione fra di loro.

Non vi è altro modo in cui i prezzi manifestino le proprie intenzioni. I 4 pattern della EWT, ognuno con le proprie peculiarità (estensioni, troncamenti, diagonali finali o iniziali per gli impulsi; doppie o triple combinazioni di pattern semplici per le correzioni). Ogni swing, certo da riconoscere fra minimi e massimi ortodossi, combinazioni doppie o triple, è riconducibile ai 4 pattern della EWT.

Ognuno dei 4 pattern possibili, e ognuna delle varianti esistenti, si distinguono una dall’altra per la struttura interna, ossia da come ogni singola onda compone frattalmente il mosaico dell struttura superiore.

Con il metodo PureOnde ogni pattern ha finalmente delle peculirità univoche e inequivocabili che permettono di distinguere un pattern da un altro oltre che di fissare limiti di validità, target minimi e massimi per ogni struttura.

Non sempre però i pattern si presentano univoci (uno zig zag, per definizione, sarà quasi sempre sovrapponibile alle prime tre onde di un impulso) ma possono e devono essere seguiti nelle analisi e negli investimenti sino a quando le due (o più) verità convergenti abbiano lo stesso trend.

Con queste cognizioni proseguiamo a seguire il bull market di Sp500 iniziato nel 2009: più ipotesi, tutte quelle che non possiamo escludere, e livelli di validità per ognuna, alcuni come target massimi non superabili, altri come livelli di ritracciamento ammissibili, altre ancora come valori dinamici di spazio/tempo occupabile.

E questo approccio scientifico ci ha portato, nel corso degli ultimi anni, ad accompagnare il rialzo di SP500 pur senza un chiaro riferimento di struttura e un target facile ma senza mai gridare alla bolle pronte a scoppiare ogni mese.

E nemmeno ora ci faremo prendere dalla presunzione di conoscere l’unico percorso scelto dal mercato ma, come sempre, sostenuti nello studio dal metodo PureOnde, ci prepariamo ad impostare seriamente un primo WHAT IF di lungo periodo suffragato da limiti ben precisi di validità.

Prima, un passo indietro.

Sul minimo di marzo 2009 non si può di certo escludere che abbia trovato la conclusione a 666 la correzione secolare iniziata nel 2000 con un semplice flat in ABC.

Sp500: Tutte le Onde di Elliott 1° parte

SP500 - weekly - scenario impulsivo

La struttura che ha fatto seguito non ha però le migliori sembianze di un impulso seppure non possa essere escluso sino a prova contraria (e la prova che un impulso non lo sia può essere solo una struttura in 3 onde e non in 5).

Rispetta le poche regole della EWT (e pure le più ficcanti regole del metodo PureOnde) ma manca di un ingrediente particolarmente importante di un conteggio con le onde, il right look.

Sp500: Tutte le Onde di Elliott 1° parte

Sp500 - weekly - scenario correttivo

Sembra più attinente dunque ipotizzare che il minimo del 2009 abbia intercettato la prima parte (A) o (W) della correzione secolare iniziata nel 2000 e che da quel livello sia in corso un pattern correttivo (B) o (X) piuttosto complicato di cui almeno sappiamo che:

a. ha raggiunto il target minimo (zona 1520)

b. non può essere un flat = (B) o (X)

c. ma può essere la A di un flat

d. non può essere un triangolo naturalmente

e. ma può essere eventualmente la A di un triangolo contratto

Pertanto il pattern in corso, ove non si dimostrasse appartenere all’ipotesi impulsiva, al momento deve essere necessariamente considerato:

a. o uno zig-zag (5-3-5)

b. o una combinazione, al momento un doppio zig zag, (5-3-5-x-5-3-5)

c. la terza parte di un pattern che ha visto sviluppare la sua seconda parte correttiva dal 2010 (0 2011 in una delle ipotesi) e conclusa in due teorici punti diversi:

c1 o sul minimo del 4/10/2011 a 1074

c2 o sul seguente minimo del 28/11/2011 a 1158

Da uno di quei due minimi inizia la pagina che attualmente l’Sp500 sta ancora scrivendo e che finalmente andremo nel prossimo articolo ad argomentare  nello svolgimento.

[segue]

***

Appunti ciclici è un medicinale naturale. Consultare le avvertenze contenute nel foglietto illustrativo prima dell’uso; mantenere in luogo fresco e asciutto. Da somministrare dopo una abbondante OPV.

***

Le indicazioni di analisi tecnica possono essere errate e non rappresentano in alcun modo un invito all’investimento. Chi segue questi consigli lo fa cosciente di tutti i rischi e se ne assume la totale responsabilità

 

condividi con Facebook
Condividi su Facebook.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :