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Space Invaders

Creato il 20 settembre 2010 da Tolead2stroke
Vi ricordate il videogioco Space Invaders?
Io si.
Siamo alla fine degli anni settanta.
Ricordo interminabili pomeriggi della mia adolescenza spesi nel bar Centrale del paese a combattere, al costo di cento lire a partita, temibili ed inesorabili invasori alieni dal colore verde che, al ritmo di una traccia sonora sempre più incalzante, avevano lo scopo di invadere la terra.
Space Invaders
Space Invaders
Ed io sono lì, impavido, a controllare un cannone monocolpo dal numero illimitato di proiettili per cercare di resistere ai loro attacchi, tra bombe e raggi mortali, ed abbatterne quanti più possibile. Bene, dopo questa breve premessa, qualche settimana fa mi è capitato di imbattermi in uno di questi alieni in Viale delle Belle Arti a Roma e poi ancora in uno in Piazza Porta Portese ed ancora un altro nel quartiere S. Lorenzo. E poi, girovagando per la Capitale in Vespa, ho avuto modo di fare altri incontri.Così la cosa ha iniziato ad incuriosirmi anche perché, tre anni fa, durante un viaggio a Barcellona, avevo già avvistato qualcosa di simile.
Space Invaders
Space Invaders
E’ bastata una breve ricerca nel web per soddisfare la mia curiosità.
Così ho scoperto che Space Invaders è diventato un progetto artistico su “scala globale”: iniziata nel 1998 a Parigi, l’originale lavoro di questo artista francese conosciuto come Invader, annovera attualmente l’invasione di circa 40 città sparse nei 5 continenti, tra cui Los Angeles, New York City, Ginevra, Tokyo, Barcellona, Amsterdam, Katmandu.
Space Invaders
Le opere di questo “street artist”, realizzate con la tecnica del mosaico, riportano immediatamente alla memoria le forme degli alieni presenti nel videogioco.
Ogni città acquisisce uno score che viene dato dal numero e dalla grandezza degli Space Invaders posizionati.
A portare l’artista nella Capitale - spiega il sito Exibart.com - è stata l’Associazione Wunderkammern, con il progetto Living Layers condiviso con il Macro e il Municipio Roma 6, che a ottobre porterà a una mostra: l’artista infatti crea degli “alias” delle opere già affisse, un solo esemplare per ognuna, che sarà già possibile prenotare subito dopo il suo intervento.

Space Invaders

Tutto viene mappato grazie a Google Maps ed è possibile seguire la pacifica invasione sul sito dedicato http://www.space-invaders.com/.
Avvistate gente, avvistate.

Salutotutti!!


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