Space Runner di Daniele Federico

Creato il 24 novembre 2014 da Leggiamo
Nove giugno 2234. La nave da ricognizione Mercury ritrova presso la galassia di Larterus una navetta monoposto di origine terrestre; al suo interno un essere umano criogenizzato.
In un mondo in cui i sentimenti sono oramai dimenticati, il comandante Haven si trova faccia a faccia con Daniel, un ragazzo privo della sua memoria e proveniente da un'altra epoca.
Le seguenti indagini svelano gli avvenimenti e lo scopo della missione "Space Runners" a cui Daniel aveva preso parte. Una missione che interessa al comandante molto più di quanto egli creda...
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Ogni tanto è giusto fare outing e questo è uno di quei momenti. Parlare dei libri mi viene abbastanza facile, sicuramente non sempre riesco a trasmettere tutto quello che vorrei, però mentre lo faccio (bene o male che sia) mi sento a mio agio. Quando invece devo parlare di fumetti, graphic novel e racconti mi trovo in grande difficoltà.
Oggi avrei voluto recensire un romanzo breve (o racconto lungo) ma non so da che parte iniziare, quindi farò una semplice chiacchierata con voi.
Sono una lettrice "diesel", perché anche se pretendo di partire con la quinta ingranata, per sentire un libro, per portarmelo dentro, ho bisogno di tempo e pagine.
In questo momento forse dovrei essere in cucina a farmi due spaghetti, invece sto qui, perché quando due giorni fa Daniele mi ha scritto qualcosa è scattato. Qualcosa che non scatta quasi mai, perché sono rea confessa di iniziare 3000 romanzi d'esordio e di mollarne 2999.
Ieri sera invece vado a dormire, apro l'epub per pura curiosità, e - miracolo! - lo finisco. Così, senza accorgermene. È vero che saranno meno di cento pagine, ma hanno quel "non so che" che ti spinge ad andare avanti.
Space Runners sembra la bozza di una sceneggiatura più ampia, di qualcosa che si potrebbe sviluppare in modo quasi ambizioso, e nonostante uno stile asciutto, quasi scarno - diciamo pure asettico, ma in modo volontario e consapevole - ti fa riflettere.
Siamo nel futuro, anno 2234, e una nave spaziale in ricognizione recupera un'astronave monoposto con all'interno un uomo criogenizzato. Attraverso gli hard disk da cui vengono estrapolati dati e conversazioni il Capitano J. Haven ricostruisce quanto accaduto allo Space Runner lanciato ai confini dell'Universo nel 2114.
Il libro è un insieme di dialoghi e referti, non vengono descritti sentimenti, stati d'animo, eppure è tutto decisamente claustrofobico: c'è ansia, angoscia, disperazione.
Alla fine Space Runner è una riflessione amara sui limiti dell'uomo, avrei voluto di più, avrei voluto più dettagli, ma non sono rimasta delusa. Se posso muovere una critica, i dialoghi tra Daniel (l'uomo criogenizzato) e Claire (un'altra Space Runner) a volte sono un po' troppo scarni e stucchevoli, però l'idea, la struttura a dossier, e il messaggio finale, fanno sì che promuova questa piccola opera d'esordio. Non saprei darci un voto, ma posso dirvi che non mi ha lasciato indifferente.
Fine delle chiacchiere. Non so dove arriveranno queste mie parole, non so se serviranno a qualcuno, ma almeno ho fatto outing.
Ah, un'ultima cosa.
Daniele è un autore esordiente, ma è anche un ragazzo che conosce molto bene il cinema avendo lavorato agli effetti speciali di film come Harry Potter, I Guardiani della Galassia, Capitan America... insomma, come si dice dalle mie parti, "non è l'ultima ruota del carro". Spero che questo suo racconto sia il primo di tanti e chissà... magari in futuro avrà sviluppi inaspettati. In bocca al lupo.

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