Quando mi sono sposata, alla fine degli anni Sessanta, i primi piatti più in voga erano i maccheroncini alla Cubana, le tagliatelle alla Papalina, il risotto allo Champagne, le farfalle Vodka e salmone, i tortellini alla panna, gli spaghetti alla Carrettiera…
A me non dispiacciono i revival, anzi. Ho allora rispolverato una di queste ricette vintage e mi sono divertita.
Ho scelto gli spaghetti alla Carrettiera, perché non li facevo da almeno quarant’anni. Credo che i miei figli (38 e 32 anni) non li abbiano mai mangiati…
Questo giusto per darvi l’idea di quanto tempo è passato dai miei primi esperimenti culinari, all’insegna di un entusiasmo infinito e sotto la guida de La Cucina Italiana.
Quando l’aglio è dorato si elimina e si aggiungono nel tegame 200 gr di funghetti coltivati affettati. Si fanno cuocere finché non avranno assorbito l’acqua di vegetazione che hanno emesso, mescolando di tanto in tanto.
Si versano adesso 100 gr di tonno sott’olio sgocciolato e si lascia cuocere altri 5 minuti.
È il momento di aggiungere 4-5 pomodori pelati tagliati a pezzetti, si regola di sale e si fa sobbollire piano per altri 15-20 minuti.
Si spolverizza con del prezzemolo tritato e si condiscono 400 gr di spaghetti.
Se preferite, anziché spaghetti, potere usare vermicelli o mafaldine, o anche bucatini, lessati al dente… insomma scegliete liberamente la pasta che vi piace di più.
A questo sugo non occorre aggiungere parmigiano grattugiato, ma potete anche farlo… in fondo gli anni Sessanta/Settanta sono stati anni di trasgressione, di libertà e di nuove idee.
Dunque cucinando questo piatto sentitevi sciolti ed emancipati come richiedevano i costumi dell’epoca.
Peace and love!
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