...spaghetti alla griscia o amatriciana in bianco...

"Ah la scoperta di un novello piatto, ah d’una crema l’invenzion novella, sempre all’umanità più bene han fatto che la scoperta di una nuova stella! Né all’arte culinaria è disadatto in nome illustre onde oggidì s’appella, se per mostrarla più che astronomia i saggi la chiamar gastronomia. (G.G. Belli)"

 ...Roma...capitale d'Italia ma soprattutto indubbia capitale della buona cucina!!...
su Roma ci sarebbero da dire tante cose...ma anche "poche cose" visto che la "citta eterna" la conoscono praticamente tutti, anche le persone che abitano all'estero...chi non è mai stato a fare un passeggiata ai Fori Imperiali, una serie di piazze monumentali edificate tra il 46 a. C. e il 113 d.C....o chi non è salito sul Colosseo, famoso e degno rappresentante della Roma storia, un tempo conosciuto con il nome di Anfiteatro Flavio, è il più famoso, grande e importante anfiteatro romano in grado di contenere fino a 50.000 spettatori, usato per gli spettacoli dei gladiatori, o di caccia o rievocazioni di battaglie famose. Il Colosseo, come tutto il centro di Roma, è divenuto Patrimonio dell'umanità dall'Unesco ed è anche inserito fra le Sette meraviglie del mondo. Nell'agosto 2009 siamo andati in vacanza in India, durante il viaggio aereo di ritorno con KLM (compagnia fantastica!) l'assistente di volo ci ha chiesto da quale città venivamo, forse ci aveva sentito parlare, quando gli ho detto che venivamo da Roma ha cominciato a raccontarci che quando si è sposato è venuto a fare il suo viaggio di nozze proprio a Roma e così ci ha "coccolato" un pò portandoci qualcosa in più rispetto agli altri!!Scrivere della città dove sono nata spero possa far venir voglia anche a voi, che leggete e non l'avete ancora visitata, di venirla a vedere!


Ma veniamo alla cucina romana...riporto la ricetta originale della Ada Boni (chi non ricorda il famoso “Il talismano della felicità, anno 1929 del quale seguono innumerevoli edizioni e aggiornamenti sino a oggi).Ada Boni teneva presenti gli aspetti pratici, come la facilità d’esecuzione delle ricette e il costo contenuto, bandiva concorsi per le migliori ricette; in tono piacevolmente familiare, riportava anche fatti della propria vita. Sempre più affascinata da questo mondo, aprì una scuola di cucina frequentata dalla miglior aristocrazia romana, accrescendo la sua fama, partecipando a tavole rotonde e ottenendo premi. Un giorno, all’Augusteo, durante un concerto di Livio Boni, suo cognato e celebre violoncellista, la regina Margherita, la cercò in sala e l’abbracciò.)“Cotesti spaghetti sono una variante di quelli all’amatriciana, dei quali si differenziano per l’assenza di pomodoro. Per un kg di spaghetti si affetta una cipolla e si mette a soffriggere in una padella, o in un tegame, con una cucchiaiata di strutto. Quando la cipolla è imbiondita, si aggiunge un ettogrammo di guanciale in fettine, che si fa scaldare dolcemente, senza farlo sfrigolare troppo. Aggiungendo,  per tenerlo più morbido, pochissima acqua. Cotti gli spaghetti ci si versa l’intingolo, ultimandoli, con abbondante pepe e pecorino grattato”, eccoli qua:

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per volere dell'autrice che mi ha chiesto questa collaborazione... ;-)