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Spagna: i Big della costruzione immobiliare scappano all' estero

Creato il 17 novembre 2011 da Maurizio Picinali @blogagenzie

In Spagna il crollo del settore immobiliare e la disoccupazione record si congiungono nelle strategie internazionali di Acs e Ohl, due tra le maggiori società di costruzioni del Paese.
Secondo i grandi network dell'immobiliare i prezzi delle case esistenti non hanno ancora smesso di scendere e hanno perso già il 40% rispetto ai picchi toccati dalla bolla alla fine del 2006.
Spagna: i Big della costruzione immobiliare scappano all' esteroPrima della grande crisi internazionale, nel 2007, prima del tracollo di Lehman Brothers la Spagna aveva un tasso di disoccupazione dell'8,3%, più basso - sono dati del Fondo monetario - di quello della solida Germania. In meno di quattro anni il tasso di disoccupazione iberico è quasi triplicato arrivando al 21,5% mentre in Germania la percentuale dei senza lavoro è addirittura scesa sotto il 7 per cento.
La persistente difficoltà dell'immobiliare, settore ad alta intensità di lavoro, diventa peccato originale e pena da scontare per l'economia spagnola che non cresce e non crea occupazione. Intanto Acs - Actividades de Construccion y servicios, società presieduta da Florentino Perez - dopo aver preso il controllo della tedesca Hochtief ha portato dal 30% al 65% il peso dell'internazionale sul fatturato complessivo. E Ohl - Obrascon Huarte Lain - ha già raggiunto una proiezione verso l'estero del 69,5 per cento.tratto da ilsole24ore.it 16.novembre.2011


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