Che ripresa economica è, di quali primi germogli verdi si sta
parlando, se il tasso di disoccupazione è altissimo? Da mesi il
Governo spagnolo sta cercando di convincere i cittadini che
l'economia si sta riprendendo e che il peggio è ormai passato. Lo
dimostrrebbero, secondo Mariano Rajoy e i suoi uomini, la ripresa degli investimenti stranieri e la discesa dello
spread. Poi arrivano dati come quelli di Eurostat.
E si scopre che
le regioni europee con maggior tasso di disoccupazione sono tutte in
Spagna: Andalusia, le città autonome di Ceuta e Melilla, le isole
Canarie, l'Estremadura. Le cifre sono drammatiche: in Andalusia i
disoccupati sono il 36,3% delle persone in età da lavoro,
praticamente un andaluso su tre è disoccupato; a Ceuta i disoccupati
arrivano al 35,6%, a Melilla al 34,4%, alle Canarie al 34,1%, in
Estremadura al 33,7%. Il tasso di disoccupazione medio dell'Unione
Europea è al 10,8%: queste regioni spagnole, dunque, triplicano i
valori della UE. Non solo. Praticamente tutte le regioni spagnole
hanno un tasso che raddoppia quello europeo.
Se si parla di
disoccupazione giovanile, le cifre sono ancora più drammatiche e
sono lo specchio di quello che è davvero il Paese, al di là delle
parole dei governanti. Sono cifre che raccontano il Paese che davvero
si incontra nelle strade e nelle conversazioni. A Ceuta, tra i
giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni, la disoccupazione
raggiunge il 72,7%, in Andalusia arriva al 66,1%, in Estremadura al
61,7%, in Castilla-La Mancha al 61,6%. La media europea è del 23,4%.
La disoccupazione di lunga durata in Europa ha una media del
47,5%, in Spagna raggiunge il 49,8%.
I Paesi che hanno le regioni
nelle situazioni più drammatiche sono la Spagna, con 13 regioni, e
la Grecia, con 10 regioni. All'estremo opposto, le regioni che
registrano i tassi di disoccupazione più bassi, intorno al 5%, la
metà della media europea, sono la Germania, dove si trova la grande
maggioranza, l'Austria e la Repubblica Ceca.