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Si rammarica il sottosegretario, nonché ex ministro legaiolo, perché agli immigrati “non possiamo sparare, almeno per ora”. E’ vero, ci sono tante cose che vorremmo fare ma che “almeno per ora” non possiamo. Vorremmo per esempio che i comici di quart’ordine stessero lontani dal Parlamento; vorremmo che gli omini pittoreschi tornassero a rallegrare le sagre paesane anziché intristire le Istituzioni; vorremmo che le bestialità, tra un bianchetto e l’altro, si continuassero a dire al bar dello sport anziché dai Ministeri; vorremmo che chi sta al Governo del Paese riducesse la quantità di grappini ingurgitati. E poi vorremmo, soprattutto vorremmo, fortemente vorremmo, che proprio i responsabili della disastrosa gestione degli immigrati, gli esimi rappresentanti della Patacca di Pontida, la smettessero di lanciare la palla in tribuna e di buttare fumo negli occhi tutte le volte (spessissimo) che si trovano in difficoltà. Prendano atto che governare è una cosa seria e non è un mestiere che fa per loro.
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