Spari in tribunale a Milano: 4 morti. Preso il killer

Creato il 09 aprile 2015 da Retrò Online Magazine @retr_online

Ha dell’incredibile ciò che è accaduto questa mattina al tribunale di Milano, a meno di un mese dall’inizio di un evento, l’Expo, che richiederà i massimi livelli di sicurezza. Intorno alle 11 di questa mattina un uomo indagato per bancarotta fraudolenta, Claudio Giardiello, ha aperto il fuoco con una pistola durante un’udienza al Palazzo di Giustizia.

Stando alle ricostruzioni, Giardiello si trovava tra i banchi del pubblico nel momento in cui è scoppiata una lite durante il controesame di un testimone da parte del pm; in quel momento il killer ha estratto la pistola, puntandola, secondo un testimone, contro il pm, per poi aprire il fuoco uccidendo con un preciso colpo al cuore l’avvocato Lorenzo Alberto Claris Appiani. Mentre in aula si scatenava il panico e il fuggi fuggi generale, Giardiello è sceso al secondo piano, ha fatto irruzione nell’ufficio del giudice fallimentare Fernando Ciampi e lo ha freddato.

“Appena sentiti gli spari, ci siamo asserragliati nell’aula”, ha raccontato l’avvocato Roberto Faletti, che era in udienza non lontano dal luogo dove l’omicida ha sparato. “I carabinieri ci hanno detto di restare chiusi nell’aula e di non muoverci – ha aggiunto -. Eravamo in sette, compresi il giudice e il pm”.

L’assassino si è dunque barricato per più di un’ora nel tribunale, mentre lo stesso veniva rapidamente evacuato da parte delle forze dell’ordine; messo alle strette, Giardiello è fuggito in moto dirigendosi verso la zona della Brianza. Poco prima di mezzogiorno e mezza, dopo 30 minuti di fuga, è stato arrestato a Vimercate. Durante gli scontri tra i corridoi del tribunale è rimasto ferito Giorgio Erba, computato di Giardiello, poi morto mentre veniva operato. Ferito anche il nipote di Erba, Davide Limongelli. Per quel che riguarda la quarta vittima, il 118 ha dichiarato di aver ritrovato il cadavere sulle scale senza ferite apparenti; prende dunque quota l’ipotesi non confermata che abbia avuto un infarto dovuto alla concitazione della sparatoria.

Non c’è ancora chiarezza su come sia stato possibile che Giardiello sia potuto entrare armato in tribunale, eludendo i controlli del metal detector e senza che nessuno si sia preso la briga di perquisirlo. Stando alle prime testimonianze, il metal detector sarebbe stato rotto questa mattina, ma è anche possibile che Giardiello sia entrato dall’ingresso riservato agli avvocati, dove è necessario semplicemente mostrare il tesserino.

Giardiello è nato il 6 marzo di 57 anni fa a Benevendo e risiede in Brianza, dove gestiva diverse società nel campo dell’edilizia, ma negli ultimi tempi le sempre più gravi condizioni finanziarie sono sfociate in cause giudiziarie.

Tags:claudio giardiello,Giudice,strage,tribunale

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