Avevamo lasciato una delle coppie più (s)parlate del web faccia a faccia, con gli sguardi persi l'uno nell'altro e le labbra a mezzo millimetro da un bacio infuocato.Petto a petto, palmo a palmo, cuore a cuore. (Sì, Rihanna insegna!). Un po' annoiati, avevamo aspettato il risvolto romantico e bollente della storia più calda dell'estate, ma nemmeno il quarto capitolo ha scosso dalle pagine di Cinquanta sfumature di grigio quella leggera patina di noia e prevedibilità che, pur non dispiacendomi particolarmente, è presente sin dalle prime pagine. Il capitolo, diciamolo subito, non si conclude, infatti, nel letto....ma nel vomito! Se già di per sè frustini, manette e sensuali torture non sono utensili particolarmente romantici (sì, dite addio a candele profumate, cenette intime e a cioccolatini a forma di cuore..), trovarsi alla fine di un imprevisto appuntamento con le scarpe sporche di vomito e un costoso fazzoletto di stoffa (...evidentemente ci sono persone che li usano ancora! Pensavo li conservassero solo mia nonna e William d'Inghilterra!) sporco di una verde poltiglia di succhi gastrici è ancora meno galante. La goffaggine di Ana fa sorridere, ma i suoi pensieri posti tra virgolette e i suoi “profondi” monologhi interiori la rendono una fastidiosa caricatura della simpatica Bridget Jones. Proprio come l'eroina di Helen Fielding, bramata dal rigido Darcy e dal volubile Daniel, una versione più sbronza e stralunata della timida protagonista che abbiamo imparato a conoscere nel corso dei capitoli si trova prime nelle grinfie di Josè-manilunghe, poi sotto l'egida (griffata e PERFETTA, ovvio) di Mr. Grey, che prima la respinge, poi, come Edward in Twilight, la difende a spada tratta dalle insidie del nemico.
Sbronzaneve e la Pig-Mobile! xD
Abbracciata alla tazza del cesso anziché al focoso Christian, tra rimpianti e amari pentimenti, giura di fare la brava bambina, seguendo la voce del suo personale grillo parlante vestito di pizzi e latex nero. Intanto il povero Josè, schiacciato come un pidocchio fastidioso, a testa bassa, come un povero