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La trama (con parole mie): dal massacro che ha seguito l'inizio della rivolta di Spartacus, torniamo indietro ai tempi in cui la casa di Batiato era attentamente controllata da suo padre Tito, il campione in carica del ludus era il sempre sopra le righe Gannicus, Crixus ed Ashur erano solo dei novellini ed il futuro Doctore Enomeo ancora un gladiatore in convalescenza per le ferite subite nello scontro con il temibile Teocle.Inganno dopo inganno, tradimento dopo tradimento, lotta dopo lotta, assisteremo all'affermazione del Batiato imparato a conoscere nel corso della serie regolare, e all'ascesa di Crixus come futuro Campione di Capua nonchè amante della domina Lucrezia.
Non avrei mai creduto che la serie dedicata al gladiatore ribelle Spartacus sarebbe riuscita a divertirmi, intrattenermi e coinvolgermi come ha fatto, tanto da accrescere l'impazienza per la nuova stagione - tuttora in corso negli States - ed il momento in cui - una volta giunta alla conclusione - arriverà dritta dritta sugli schermi di casa Ford, giusto per gustarsela con i tempi dettati dalla nostra discrezione, e non seguendo quelli televisivi.Devo inoltre ammettere che questa mini di sei episodi, voluta dalla produzione a seguito della malattia diagnosticata ad Andy Whitfield in attesa di una sua guarigione - purtroppo mai avvenuta -, è riuscita a superare la serie originale, concentrandosi maggiormente sull'intrigo rispetto all'azione "dura e pura" sfruttando al meglio tutto il fascino del prequel, approfondendo le storie di alcuni dei protagonisti della serie regolare e regalando al pubblico un campione del ludus addirittura migliore dello stesso Spartacus, Gannicus, un gladiatore imprevedibile e guascone certamente più pane e salame ed umano di quello che è "l'eroe" effettivo dell'intera vicenda.Le stesse parti dedicate all'azione, seppur caratterizzate dalla consueta CGI di scarsa qualità, risultano meglio studiate - soprattutto nelle coreografie - e decisamente più avvincenti - si veda il primus all'inaugurazione della nuova arena di Capua, una sorta di Royal Rumble gladiatoria forse un pò confusionaria eppure decisamente curata ed efficace -: a dare spessore a queste stesse, oltre al già citato Gannicus, ritroviamo Crixus, personaggio che guadagna punti ed insidia di nuovo Gannicus come mio personale preferito, senza contare il futuro Doctore Enomeo ed il sottile e pericoloso Ashur, che scalda le polveri per quelle che saranno - o sono state, seguendo i tempi della realtà televisiva - le sue imprese successive.Accanto ai protagonisti maschili si distingue Melitta, moglie di Enomeo e schiava prediletta di Lucrezia, accumunata - o quasi - nel destino alla giovane Naevia nel corso della serie regolare rispetto ad un amore combattuto, clandestino e destinato a non durare, nella piena tradizione dell'antica tragedia greca - tranquillamente applicabile al mondo romano -.Tutto questo, senza contare il centro di tutta l'azione effettiva, casa Batiato: un nido di vipere, conflitti, intrighi e piaceri come non se ne vedevano da tempo, trampolino per il futuro padrone del ludus - interpretato da un sempre ottimo John Hannah -, il lanista ed aspirante uomo politico Quinto, sempre pronto a rialzarsi anche dopo umiliazioni e sconfitte colpendo i responsabili delle stesse ancora più duramente, spesso grazie a manipolazioni ai danni di chi gli sta intorno, dalle schiave ai gladiatori, fino ai parenti o agli amici.Al suo fianco una ancora solo parzialmente mefistofelica Lucrezia - Lucy Lawless, come il suo partner sullo schermo in grande spolvero -, che partirà come fosse una sorta di innocente per rivelare, puntata dopo puntata, la natura di predatrice che chi ha seguito la serie regolare ha imparato bene a conoscere.Un'operazione, dunque, nata come un'emergenza e spinta dalla speranza che Andy Whitfield potesse riprendersi e rivelatasi assolutamente vincente, tanto da accrescere la fiducia che la serie effettiva possa ulteriormente migliorare, confezionando un prodotto d'intrattenimento puro e semplice impreziosito dalla crudele rappresentazione del mondo in cui si svolge e dei suoi protagonisti, destinati ad erigersi e cadere sul grande palcoscenico della vita in un'epoca in cui tutto era più semplice: soprattutto morire.Arena, oppure no.
MrFord
"Fight like a brave
don't be a slave
no one can tell you
you've got to be afraid."Red Hot Chili Peppers - "Fight like a brave" -
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