E se ovviamente nulla si può fare per cambiare le cose, nessuno, però, può obbligarci a dubitare non già sulla buona fede del tribunale di sorveglianza di Roma - che non ha ancora eseguito la decisione- bensì sulla fede vera e propria. Insomma un po’ “San Tommaso” vogliamo esserlo. Il pentito dovrebbe recarsi per un paio di giorni in un convento ma la località viene tenuta segreta per motivi di sicurezza.
Eppure, sembra strano come il parroco che l’ha seguito nella conversione, non abbia tenuto a sottolineare di come Dio si trovi in cielo, in terra ed in ogni luogo. Insomma, poteva benissimo trovarlo anche all’interno della sua cella.
La due-giorni di fede, per noi malpensanti, sembra avere più il sapore di una gita.
Gaspare Spatuzza, fedelissimo dei boss Graviano di Brancaccio, si è autoaccusato di avere avuto un ruolo nella preparazione dell'attentato al giudice Paolo Borsellino. Le sue dichiarazioni hanno smentito la ricostruzione del falso pentito Vincenzo Scarantino e permesso di avviare il processo di revisione nei confronti di alcuni imputati che erano stati condannati ingiustamente.
L'estate scorsa il Tar aveva annullato una precedente decisione negativa della commissione del Viminale, riconoscendo a Spatuzza lo status di collaboratore di giustizia.
Adesso l'ex boss condannato all'ergastolo ha ottenuto, attraverso il suo legale, il permesso per andare in ritiro spirituale. I suoi familiari lo hanno infatti rinnegato dopo la decisione di collaborare con la giustizia.
Chissà per chi e per cosa pregherà.
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