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Spazio angusto - Recensione - PC

Creato il 28 febbraio 2014 da Intrattenimento

Come rovinare un gioco potenzialmente meraviglioso con un paio di scelte sbagliate

Spazio, ultima frontiera. Data astrale sconosciuta, perché si è fermato l'orologio astrale e l'orologiaio astrale più vicino si trova a venti anni luce di distanza; prima a destra dopo il secondo benzinaio. Sui radar abbiamo avvistato un pianeta pieno di grandi idee.

Spazio angusto
I rapporti parlano di cose che non si sono mai viste altrove e che potrebbero essere il segno di un ecosistema sviluppato e florido, con creature dall'intelligenza molto oltre il livello 'fan di Justin Bieber' (be', questi almeno le scarpe dovrebbero sapersele allacciare). Scendiamo sulla superficie per verificare i dati raccolti dai radar e dal nostro esperto consultando Wikipedia (le voci sui pianeti sconosciuti vanno fortissimo, anche se ancora non si è capito chi è che le scrive). Sulu: teletrasporto per due! Incredibile e pieno di contraddizioni questo pianeta Horizon (lo abbiamo chiamato così dopo una consultazione di cinque minuti)! Hanno fatto delle case stupende, ma non ci hanno messo i tetti. Hanno speso moltissime risorse per inventare il sesso sicuro, pur riproducendosi per gemmazione (più sicuro di così). Insomma, le buone idee ce le hanno, ma fanno parecchi casini. Non possiamo che tornare sull'astronave dandogli un giudizio medio, sperando che ritentino, o che migliorino quanto fatto. Sarebbe un peccato vedere sprecati tanti nobili sforzi. Sulu: facci tornare alla base che dobbiamo scrivere la recensione per il gran consiglio dei lettori!
Horizon - Il trailer di lancio
Spazio angusto - Recensione - PC
Horizon - Il trailer di lancio

Minuti troppo lunghi

Spazio angusto
La divertente (?) storiella metaforica del paragrafo precedente dovrebbe bastarvi per capire qual è la sostanza di Horizon: tante idee, di cui alcune ottime, ma altre implementate in modo pessimo. Il gioco è diviso in due macro sezioni: la mappa generale, dove si spostano le flotte spaziali e si compiono gli atti della gestione generale (come la costruzione delle varie infrastrutture); e la mappa tattica, dove si gestiscono le flotte nel dettaglio delle singole unità, si pianificano gli attacchi e si esaminano i vari sistemi pianeta per pianeta. Insomma, è lo schema classico seguito da molti altri titoli, tra i quali i Total War, cui Horizon deve molto. Purtroppo l'interfaccia non è molto comoda da utilizzare e rende la navigazione tra le due sezioni davvero macchinosa. Poco male nella prima parte del gioco, quando ci sono meno eventi in atto, ma andando avanti, quando le situazioni da gestire diventano molteplici, dover ogni volta attendere la fine di un turno per passare alla visuale tattica rallenta l'azione in modo drammatico e, soprattutto, fa spesso perdere di vista il quadro generale. Il problema è che questi rallentamenti ci sono un po' in tutti i settori del gioco. Prendiamo ad esempio i combattimenti: il sistema di gestione degli scudi, divisi in otto sezioni attaccabili singolarmente, è ottimo e offre molte possibilità a livello strategico.
Spazio angusto
Immaginate di avere una nave con un lato lasciato scoperto dalla distruzione di quella porzione dello scudo e di doverla proteggere usando le altre navi come ostruzione per gli avversari, magari creando un effetto imbuto che le attiri in trappola. Cosa c'è che non funziona? Nulla, prendendo in esame la singola azione. Peccato che gli scontri troppo popolati diventino davvero lunghi e tediosi, visto che bisogna gestire ogni movimento di ogni astronave, soprattutto quando le forze in campo sono così squilibrate da offrire poco o nulla in termini di tensione tattica. Certo, c'è sempre la possibilità di usare i turni automatici, ma anche qui i problemi non mancano. Purtroppo "turni automatici" non equivale a un combattimento eseguito in background con il risultato calcolato dalla CPU, ma al combattimento completo in cui vengono mostrati tutti i turni giocati dalla CPU. Certo, è più veloce del combattimento manuale, ma durante la nostra prova, nelle fasi avanzate, alcuni scontri automatici hanno superato il quarto d'ora di durata. Cosa si può fare in quei lunghi minuti? Purtroppo assolutamente nulla, a parte prendersi un caffè, un tè o bersi un buon bicchiere di vino. Non parliamo di quanto sarebbero durati gli stessi combattimenti agendo manualmente (più di Ground Zeroes, probabilmente).

Lo spazio profondo

Spazio angusto
È un peccato non poter consigliare Horizon a cuor leggero. È un peccato perché, in realtà, ha delle caratteristiche davvero buone da offrire. Ad esempio la macro gestione del proprio popolo e della colonizzazione galattica è interessante e sfaccettata. Ogni pianeta ha delle caratteristiche peculiari che vengono sfruttate in modo diverso dalle varie razze, queste ultime dotate di tratti più o meno vantaggiosi rispetto alle concorrenti. Non è possibile costruire ogni tipo di edificio su ogni pianeta, che va specializzato per trarne il massimo o per esigenze di equilibrio relativo alle scelte compiute in precedenza. Ad esempio una popolazione che consuma molte risorse alimentari avrà bisogno di una produzione di cibo maggiore di un'altra che dispone del tratto che elimina completamente la necessità di mangiare. Quest'ultima potrà concentrarsi su altri aspetti della colonizzazione, ma ad esempio potrebbe essere più lenta nella ricerca o nell'accumulo di altre risorse. Le possibilità sono talmente tante che non ha senso provare a elencarle tutte. Sappiate solo che da questo punto di vista Horizon è ottimo e che la scarsezza delle risorse è uno dei motivi che generano i conflitti tra le razze, proprio come nel mondo reale.
Spazio angusto
Peccato che perda di nuovo terreno nelle schermate di gestione, spesso poco chiare e macchinose. Prendiamo quella della ricerca: come al solito i dettagli abbondano e il sistema è davvero originale (si procede per scoperte e non per invenzioni prestabilite) e riuscito nella sua generalità. Peccato che anche per fare cose molto semplici siano richiesti diversi click che rallentano tutto. Lo stesso, per fare un altro esempio, accade con la gestione delle singole navi. Insomma, quando decidi di aggiungere caratteristiche su caratteristiche, sarebbe il caso di diluire un pochino l'interfaccia e semplificare le funzioni che hanno un minore impatto sul gameplay, altrimenti rischi di ottenere l'effetto opposto a quello desiderato, ossia che la profondità e l'accuratezza finiscano, alla lunga, per appesantire il gameplay risultando, lì dove si vorrebbe agire più velocemente, perché ci sono molte cose da fare, controproducenti per le dinamiche di gioco. Tirando le somme, è un peccato non poter parlare bene di tutto quanto di bello c'è in Horizon per colpa di un'implementazione problematica, frutto probabilmente della troppa ambizione. A volte volare basso è segno di saggezza, non di incapacità.

Requisiti di Sistema PC

  • Configurazione di Prova
  • OS: Windows 8.1 Pro 64-bit
  • CPU: Intel Core i7-4770 a 3.40GHz
  • RAM: 16 GB
  • Scheda video: nVidia GeForce GTX 660
  • Requisiti Minimi
  • Sistema operativo: Windows XP SP3
  • Processore: Core 2 Duo 1.8GHz o AMD Athlon X2 64 2.0 GHz
  • RAM: 2 GB
  • Scheda video: da 512 MB con Pixel Shader 3.0
  • Spazio su disco: 5 GB
  • DirectX: 9.0c
  • Requisiti Consigliati
  • Sistema operativo: Windows 7
  • Processore: Intel Core i3/i5/i7 o AMD equivalente
  • RAM: 4 GB
  • Scheda video: Scheda ATi della serie 4800 con 1 GB, scheda nVidia serie 9800 con 1 GB o superiore

Pro

  • Tante buone idee
  • Elementi originali e profondi
  • La macro gestione è ottima

Contro

  • I combattimenti sono troppo lenti
  • Interfaccia macchinosa e mal studiata
  • La navigazione tra le mappe è poco pratica

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