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Spazio Oberdan Milano – mostra Alfredo Rapetti Mogol: Oltre la parola dipinta – a cura di Gianluca Ranzi

Creato il 21 luglio 2013 da Milanoartexpo @MilanoArteExpo
Spazio Oberdan Milano - mostra di Alfredo Rapetti Mogol Oltre la parola dipinta

Spazio Oberdan Milano – mostra di Alfredo Rapetti Mogol Oltre la parola dipinta

Spazio Oberdan Milano – mostra di Alfredo Rapetti Mogol Oltre la parola dipinta. Inaugurata il 18 luglio, proseguirà fino al 15 settembre 2013, a cura di Gianluca Ranzi – l’expo dedicata a Alfredo Rapetti Mogol allo Spazio Oberdan di Viale Vittorio Veneto 2, Milano (vedi MAPPA). L’ingresso alla mostra è gratuito. Gli orari di Spazio Oberdan: 10-19.30 (martedì e giovedì fino alle 22), chiuso il lunedì. La mostra “Oltre la parola dipinta” di Alfredo Rapetti Mogol  (leggi anche l’articolo sulla precedente mostra di Rapetti Mogol allo Studio Guastalla Arte Moderna e Contemporanea > LINK) segue un percorso espositivo che presenta opere a parete che incorporano, a loro volta, materiali extra-pittorici quali il cemento e il bitume e si articola in installazioni che fanno uso del suono e della voce umana. >

La grafia minuta, che letteralmente graffia le superfici dei supporti, si è in queste ultime opere di Alfredo Rapetti Mogol dilatata e aperta in un gioco che coinvolge lo spazio del quadro e l’ambiente espositivo, secondo una ricerca versatile in cui l’aggiunta del suono, per l’artista un orizzonte condiviso anche al di là della sua produzione pittorica, permette oggi alle sue immagini di sfuggire a qualsiasi definizione statica della forma e della composizione. In questo lavoro la natura umana coincide col movimento della Natura in un complesso gioco di rimando di sensazioni, di impulsi e di emozioni, risuonanti in uno spazio abitato dalle frequenze di quegli stessi sentimenti: emozione, acqua, vento, parola, immagine e scrittura fusi insieme.

Anche la scelta di intrecciare il lavoro a un canto in sanscrito appare molto significativa: la pienezza della vibrazione del canto, così come l’altra sonorizzazione presente in mostra che apre la stanza al respiro della natura, introducono un’attesa e una sospensione delle difese che colgono lo spettatore di sorpresa, circondandolo da ogni parte e aggirando così l’invalicabile frontalità delle cose.

Il risultato di tale operazione sviluppa un nuovo tipo di contemplazione aperta ad esperienze polisensoriali e all’integrazione nell’architettura dei luoghi.

Nelle opere in mostra alcune installazioni con coperte militari, con travi di legni per impalcature e otto opere in cemento e colori acrilici; più la serie “così in cielo come in terra” in cemento e bitume.

L’ evocazione è una delle caratteristiche più affascinanti della pitttura; – osserva Guido Podestà, presidente della Provincia di Milano - da sempre infatti, pur nel succedersi e nel mutarsi degli stili e dei tempi, l’evocazione della realtà e della natura attraverso l’invenzione rappresenta l’espressione più suggestiva dell’arte e della pittura. Le opere di Alfredo Rapetti trasmettono e comunicano, questa sensazione.” 

I dipinti suscitano suggestione e sono di indubbia bellezza estetica oltre che portatori di quell’inquietudine che dalla società arriva alla persona, – sottolinea Novo Umberto Maerna, VicePresidente e Assessore alla Cultura – consegnandola al tempo senza confini dell’Arte. Un’Arte che evoca, trasmette, rimanda, conferisce sostanza e contenuto alla tela. Come nel caso dei dipinti di Alfredo Rapetti, capaci di trasmetterci tutta la tensione dell’artista verso l’assoluto.” 

 

La formazione artistica di Alfredo Rapetti Mogol, nato a Milano nel 1961,  risente del clima famigliare, dove da generazioni si respirano musica, letteratura, poesia. Giovanissimo, Rapetti è introdotto dal nonno materno, Alfredo De Pedrini, Presidente dell’Associazione Arti Grafiche, nell’ambiente artistico milanese, arrivando a maturare la passione per la pittura, alla quale si uniscono la formazione presso la Scuola del Fumetto a Milano, le collaborazioni in ambito editoriale, mentre l’esercizio pittorico viene sperimentato in diverse direzioni, destinate a confluire, nel 1996, nello studio degli artisti Alessandro Algardi e Mario Arlati che invitano Rapetti a condividere con loro la ricerca pittorica. Nell’atelier di Via Nota, Alfredo Rapetti Mogol lavora quattro intensi anni, arrivando a maturare l’esigenza di coniugare le sue due più grandi passioni: la scrittura e la pittura, intendendole quali visualizzazioni del processo mentale e psicologico. Grazie ad una tecnica particolare, detta impuntura, l’azione del dipingere si fonde così con l’atto dello scrivere, e le parole iniziano ad essere segnate non solamente su fogli ma anche nelle tele.

Segni, tracce, graffiti di un’umanità creativa e consapevole, le opere di Alfredo Rapetti Mogol proseguono quell’ideale tragitto di una scrittura pittorica che tanto più è universale, quanto più sa frantumarsi e confrontarsi con i secoli della storia dell’arte, dalle avanguardie storiche al concettuale, passando per le esperienze spazialiste di Lucio Fontana e le grafie astratte degli anni Cinquanta.

Trovata la forma espressiva congeniale alla sua poetica, fra la fine degli Anni Novanta ed oggi è davvero notevole l’attività espositiva, sia personale che collettiva, conseguita dall’artista, instancabile come la sua opera sempre in viaggio fra l’Italia e il resto del mondo: universale, appunto.

Tra le sedi delle mostre collettive sono allora da ricordare il Museo della Permanente di Milano, nel 2002, il Salon d’Automne Paris, Espace Charenton, nel mese di novembre 2004, il Mosca Mar’s contemporary art museum, Palazzo Strozzi a Firenze, il Riga Foreign Art Museum ed il Grand Palais di Parigi per la mostra “Comparaisons” nel solo 2006.

Tra le personali di Alfredo Rapetti Mogol sono da citare: la Galleria Cà d’Oro a Roma, nel 2003; la Fondazione KPMG di Berlino, nello stesso anno; la Galleria Maretti Arte Monaco a Montecarlo e Villa Olmo a Como, nel 2004; L’Albergo delle Povere di Palermo, nel 2005, e l’anno successivo la Certosa di San Lorenzo a Padula, Salerno. Nel 2009 Alfredo Rapetti Mogol espone 80 opere al Palazzo della Ragione di Mantova. Nel 2010 con la Fondazione De Chirico espone in tre prestigiosi Musei e Università Statunitensi, come la N.Y. University e il Museo di scultura di Santa Monica L.A. e tiene una personale alla Fondazione Mudima a Milano.

Docente presso il Centro Europeo di Toscolano e nelle Università dell’immagine di Milano e New York, Rapetti è stato invitato a numerose conferenze e workshop: ricordiamo la sua relazione tenuta alla Fondazione Arnaldo Pomodoro, Milano, e l’insegnamento in occasione di Master dell’Università Cattolica di Milano e Master in Arte e Scrittura all’Università Luiss di Roma.

Dal 2004 Alfredo Rapetti Mogol entra a far parte del gruppo internazionale “Signes et Traces”, fondato da Riccardo Licata; fra i premi, ricordiamo l’“Etoile” per la pittura della Provincia di Roma.

Spazio Oberdan Milano

Spazio Oberdan Milano

La sua opera sempre più coinvolge e suscita interessi e dibattiti, da Duccio Trombadori a Gianluca Ranzi, da Luciano Caprile a Maurizio Vanni, la critica più attenta ha saputo leggere in Alfredo Rapetti quella tensione costante ad una ricerca tesa fra Oriente e Occidente, fra preghiera e mantra, poesia e prosa. “Naturale” punto di arrivo, o meglio di nuova partenza, è nel 2007 l’invito ad esporre alla 52° Biennale di Venezia, nel Padiglione della Repubblica Araba Siriana, in occasione della mostra “Sulle vie di Damasco” curata da Duccio Trombadori, e nel 2011 alla 54° Biennale di Venezia, “Padiglione Italia” curata da Vittorio Sgarbi.

Sempre nel 2011 Alfredo Rapetti Mogol è invitato ad esporre alla 1° Edizione della  Biennale di Brescia curata da Silvia Landi nelle sale del Museo del Piccolo Miglio.

Tra il 2012/2013, l’artista tra le nuove Mostre annovera tra le altre, le personali alla Galleria dell’Immagine del Comune di Rimini, alla Galleria Cà D’Oro di Miami e collettive al Castello Sforzesco di Milano, al Museo Crocetti di Roma, e sempre nella Capitale, nei Musei di San Salvatore in Lauro e nell’Auditorium Conciliazione.

Spazio Oberdan Milano

Alfredo Rapetti Mogol Oltre la parola dipinta

a cura di Gianluca Ranzi

mostra promossa da Provincia di Milano/Assessorato alla Cultura

Spazio Oberdan, Viale Vittorio Veneto 2, Milano

dal 19 luglio al 15 settembre 2013

orari: 10-19.30 (martedì e giovedì fino alle 22) e chiuso il lunedì

Biglietti: ingresso libero

inaugurazione  giovedì 18 luglio, ore 18.30

Informazioni al pubblico:

Spazio Oberdan, tel. 02 7740.6302/6381; www.provincia.milano.it/cultura

Ufficio stampa:

Provincia di Milano/Cultura, tel.02774063.58/59 – [email protected]; [email protected]

Addetto stampa Assessore, tel. 02/77406386 – [email protected]

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MAE Milano Arte Expo [email protected] ringrazia l’Ufficio Stampa della mostra di Alfredo Rapetti Mogol Oltre la parola dipinta allo Spazio Oberdan, a cura di Gianluca Ranzi per le notizie.

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