Magazine Lifestyle

Speciale "Black Friars": Vogue backstage

Creato il 20 giugno 2011 da Lauragiussani
Cari lettori, nuovo appuntamento con lo speciale dedicato alla scrittrice Virginia de Winter e al suo nuovo romanzo "Black Friars - L'ordine della Chiave", in uscita con Fazi il prossimo 15 luglio.
Speciale Un post davvero chic, quello di oggi, che non a caso si intitola "Vogue backstage": alla nostra cara Virginia (Sav, per i fan di vecchia data) è infatti stata dedicata una pagina sulla celebre rivista di moda!Correte quindi in edicola e procuratevi una copia di Vogue di questo mese. Poi apritelo a pagina 27... Ed ecco a voi "Curvy fantasy"!Eclettico, romantico, nostalgico, fantasioso. Questi sono alcuni degli aggettivi utilizzati per descrivere l'inconfondibile stile di quest'autrice, caratteristiche che si riflettono anche nel suo modo di vestire, come testimoniano le fotografie che accompagnano l'articolo (e che ritraggono - s'eppur di sfuggita - Virginia).
Potevamo limitarci a segnalarvi l'articolo? Ma ovviamente no! Io e Annie (admin di "Reading at Tiffany's", il nostro blog gemellato) ci siamo per così dire intrufolate nel backstage, strappando a Virginia una breve intervista e corredando il tutto con alcune foto inedite (messe gentilmente a disposizione da Esther de Winter)! Mica male, eh?
INTERVISTA "VOGUE BACKSTAGE"
Ciao Virginia, benvenuta a "Vogue backstage", l'intervista organizzata dai blog "Sfogliando" e "Reading at Tiffany's" che punta a scoprire i retroscena dell'articolo comparso sulla nota rivista di moda. Grazie per la disponibilità, cara, sei come sempre gentilissima! Prima di passare alle domande, un saluto ai tuoi lettori?
Ciao fanciulle e fanciulli, nipoteh, neuroneh e tutte le persone che hanno la pazienza di sopportarmi Lau e Annie sante subito!
Speciale Se anche solo un anno fa ti avessero detto che, in futuro, ti sarebbe stata dedicata un'intera pagina di Vogue... Che avresti detto?
Mah. Qualcosa del tipo "Certo, e poi c'era la marmotta che incartava la cioccolata...." penso che non mi sarei nemmeno presa il disturbo di ridere.
Giugno 2011: "Vogue" dedica pagina 27 a Virginia de Winter. Ora che ci dici? Come hai vissuto questa esperienza?
Non c'è stato quasi tempo per ralizzare. Paola mi aveva ventilato la cosa, ma io l'avevo archiviata come una delle mille da fare sostanzialmente perché non mi sembrava probabile. Così quando mi hanno chiesto qualche scatto di prova li ho fatti realizzare nel giro di poche ore piazzandole tra un'uscita con un'amica e una cena. Ti
ripeto: la cosa mi sembrava anche così remota che non le ho dato un peso eccessivo. Poi è successo tutto di colpo: mi telefonano dicendo di visionare le foto scelte e di tenermi pronta per l'intervista.
Speciale La rivista parla del tuo stile vestimentario definendolo eclettico e romantico. Quando scrivi, qual'è l'accessorio che non può mai mancare? Ne hai uno che preferisci in particolare, una sorta di portafortuna?
Il profumo. Sono davvero fissata coi profumi, non c'è davvero altro che posso dire. Quando ho cominciato a scrivere Black Friars ero solita indossare qualche goccia di Dreamer di Versace (mi piacciono molto i profumi maschili), quindi ogni volta che, per caso, sento questo profumo torno a quella gradevolissima primavera.
Speciale Le foto che accompagnano l'articolo (su gentile concessione di Esther de Winter, come quelle che accompagnano questa intervista) ritraggono per la primissima volta Virginia de Winter, anche se solo di sfuggita. Un piccolo strappo alla regola, conoscendoti e sapendo quanto tieni alla tua privacy. Si è tratto di un'eccezione pressochè unica, o in futuro possiamo aspettarci altre sorprese di questo tipo? Mai dire mai, giusto? 
Mai dire mai sicuramente, ma è uno strappo alla regola più dettato dalle circostanze che altro. Ci tengo a mantenere, per quanto più possibile, la mia vita tranquilla e intatta. Sono un'abitudinaria, fondamentalmente, mi serve tempo per adeguarmi a un certo tipo di cambiamenti e quando posso tenerli lontani... ben venga. Magari qualche altro scatto spiritoso come questi, che mostri qualche particolare bizzarro senza dover sopportare il trauma della mia faccia che mi guarda dallo schermo di un computer. Non dimenticare che queste fotografie le ha fatte la mia sorellina.


Cito l'articolo: "Lo stile personale di Virginia, come la sua scrittura, è nostalgico e fantasioso". Un paragone davvero interessante, che mi porta inevitabilmente a chiederti...Se dovessi associare Black Friars a un capo d'abbigliamento, quale sceglieresti e come sarebbe fatto?
Non ci avevo mai pensato. Queste parole di Federico Chiara (simpaticissimo, gentile, caloroso, ci tengo a ringraziarlo ancora anche dai vostri spazi) mi hanno fatto riflettere. In fondo avrei dovuto capirlo: la personalità di tutti noi si esprime in vari ambiti e in tutti con una coerenza di fondo. Romantica, nostalgica e fantasiosa, sicuramente ha ragione ed è indubbio che le caratteristiche che improntano le mie storie finiscano per determinare anche il mio stile che, in realtà, è più mio che eccezionale e preferisco così. Black Friars sarebbe un lungo, avvolgente scialle con pizzi e merletti.
Sorpresa, sorpresa... L'intervista non finisce qui! Continua sul nostro blog gemellato, Reading at Tiffany's, dove vi aspettano altre due chiacchiere con la nostra cara Virginia! Buona lettura!

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :