Speciale "Cinquanta Sfumature di Fenice" - RECENSIONE: Il Ritmo della Notte (ovvero la sensualità del treno) e Rituale Proibito.. a tutto bondage!
Creato il 20 novembre 2012 da LafeniceNon una, ma due recensioni di altrettante sfumature in arrivo quest'oggi sul Diario! Check it out!
Il ritmo della notte di Eden Bradley da Sei.Solo.Mia. - 12 Piccole Sfumature Harlequin Mondadori pag. 436 9,90€ uscita: settembre 2012
“I treni avevano su Kate il potere di eccitarla. Lei non avrebbe saputo dire di che cosa si trattasse, ma riusciva a sentire il movimento ondulatorio attraversarle tutto il corpo. Era come avere a disposizione un vibratore. Al solo pensiero cominciava a b*******”.
La nostra cara amica Kate, come avete potuto evincere dal breve estratto qui sopra, ha un rapporto del tutto particolare, estremamente intimo oserei dire, con i treni. Ed è proprio su uno di questi che si trova, quando la Bradley ce la mostra: in preda all'eccitazione. Con il disperato bisogno di trovare una cuccetta chiusa per “stare da sola con sé stessa”. Ed ecco che, dopo qualche momento di sconforto riesce a trovarla, si chiude al suo interno, inizia a “divertire sé stessa” quando.. una voce maschile dice “Fantastico”, in riferimento allo spettacolino gratuito che Kate ha appena offerto. Ed ecco che Kate conosce Ian ed ecco che la cuccetta diventa il loro piccolo nido di piacere. Proprio il caso di dire “Galeotto fu il treno”...
Credo che la Bradley sia dotata di una fantasia estremamente fervida e perversa: un po' perché, all'appello delle stranezze letterarie, mancava ancora una ragazza mentalmente normale che amava masturbarsi nelle cuccette dei treni, un po' perché un epilogo così squallido in un racconto porno non si era mai visto. – INIZIO PICCOLO SPOILER – Insomma, come è possibile che due sconosciuti, mai visti prima e residenti in due città a km e km di distanza, dopo aver trascorso una notte di fuoco e di passione, perché, tra l'altro, uno dei due ha scoperto l'altro nell'atto di “autostimolarsi” nella propria cuccetta nel cuore della notte!, parlino delle difficoltà di una “relazione a distanza” e decidano, comunque, di andare a vivere insieme? Dai, stiamo davvero scherzando.. insomma una cosa simile non si può leggere! Una one night stand è il trionfo del bisogno momentaneo sulla razionalità, come può trasformarsi in una relazione stabile nel giro di poche ore? Ecco, la fantasia in questo caso ha galoppato un po' troppo velocemente.. - FINE PICCOLO SPOILER. In questo racconto, tranne le risate iniziali scaturite dalla piccola “perversione” di Kate – che evidentemente non ha mai messo piede in un regionale/intercity Trenitalia, altrimenti si ritroverebbe ad avere gusti assai differenti – non ho trovato nulla di positivo. Nemmeno le tre pagine dedicate alla descrizione dello status psicofisico della protagonista, colme di frustrazione e di volontà d'orgasmo, subito precedenti al raptus di follia in cuccetta. Pessimo. Voto: mezza mela. Per le risate.
Prima di parlare della prossima sfumatura, vorrei fare una breve precisazione: mi hanno insegnato che non si può giudicare ciò che non si è mai sperimentato (vero), ma per questo breve racconto non posso esimermi dal farlo. Sono, con tutta probabilità, troppo tradizionalista, vecchio stampo per così dire, ma per quanto mi riguarda la voglia di sperimentare in campo sessuale non arriva a pratiche come il bondage: non trovo divertente essere legata come un salame. Non riesco nemmeno a vederne il lato romantico o pseudo tale, a dire il vero. Chiaramente, se qualcuno di voi lettori è estimatore di questa pratica e vuole esprimere il suo parere positivo sui benefici effetti della suddetta, non deve fare altro che commentare il suddetto post: siamo aperti ad ogni tipo di confronto. Manteniamoci nei limiti dell'educazione: grazie.
Rituale Proibito di Saskia Walker da Sei.Solo.Mia. - 12 Piccole Sfumature Harlequin Mondadori pag. 436 9,90€ uscita: settembre 2012
“Giles continuò a prendere il comando. Le slacciò il reggiseno e lo gettò a terra, poi si allungò per prendere le manette che aveva lasciato sul tavolo li accanto. Catturandone i polsi con una mano, fece scattare la chiusura di metallo, rivendicando Imogen come sua proprietà”.
Imogen è dirigente di un qualche organo governativo inglese, Giles un semplice addetto stampa. Ma si sa, quando la fame chiama occorre rispondere, ed ecco che i due diventano amanti. Passano i mesi e per quanto non facciano altro che trascorrere qualche ora facendo ciò che tutti in questo libro, nei modi più strani fanno, e per quanto Imogen voglia mantenere la sua vita privata lontana dall'appartamento di Giles, questo finisce per capire perfettamente la sua compagna, molto di più di quanto ella stessa riesca a fare: ha bisogno di essere dominata. Così, dopo l'utilizzo delle manette, il ragazzo ha la brillante idea di sperimentare il bondage. - INIZIO SPOILER - Dopo una breve ed inutile riluttanza, Imogen accetta: questa pratica le permetterà di comprendere che si fida di Giles. Che essere legata da lui e successivamente slegata con cura dimostra quanto questo ragazzo tenga a lei e quanto lei sia stata stupida a relegare la loro relazione a semplice compagnia sessuale. Perché quel ragazzo la ama. E lei di conseguenza. - FINE SPOILER -
Ammetto di aver trovato un linguaggio un tantino più alto e depurato delle precedenti sfumature - strano. Ammetto di non aver particolarmente apprezzato il desiderio di dominazione femminile direttamente connesso al prototipo di donna in carriera che ha sacrificato tutto sull'altare del lavoro: elitario, poco democratico, un po' troppo noioso. Emozioni provate: noia e negatività.. insomma.. encefalogramma piatto. La pratica del bondage, con tutta la preparazione psicologica che ci sta dietro – la Walker ci tiene particolarmente a farci capire cosa insegna alla protagonista questa esperienza ed anche i motivi che la spingono a provarla – mi è sembrata assolutamente sopra le righe ed al di fuori di qualsiasi grazia. Probabilmente sono troppo limitata, ma non riesco a capire come essere legati in stile salame possa rivelarsi illuminante circa i sentimenti provati verso il prossimo.. no, sono troppo antica, non ce la posso fare.
Voto: le mele sono finite. A dare più di zero non posso davvero farcela.
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