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Speciale Dolci di Natale: Stella di Natale alle noci con profumo di caramello.

Da Marisa
Natale
dessertIl Mondo dei Dolci


Ingredienti:
Pasta biscotto:
Farcia e completare:

stella di natale alle noci
Preparazione:
  • Montate con lo sbattitore elettrico le uova con lo zucchero e un pizzichino di sale, lavorando a lungo il composto finché risulterà gonfio e spumoso.
  • A questo punto incorporatevi con il cucchiaio di legno, con movimenti dal basso verso l'alto e viceversa, la farina setacciata con una bustina di vanillina e i gherigli di noce tritati.
  • Distribuite e allargate l'impasto su due placche coperte da carta da forno, imburrata e infarinata, poi passatele in forno,a 180 °C per 12' circa.
  • Sfornate, capovolgete le placche su un piano da lavoro abbondantemente spolverato di zucchero a velo e lasciate raffreddare i due pezzi di pasta, quindi ricavate da ognuno 12 "gocce", usando l'apposito stampo tagliapasta.
  • Mescolate la panna con il caramello poi montatela ben ferma.
  • Costruite i petali della stella inserendo nel tagliapasta 2 gocce sovrapposte, farcite di panna; sfilate lo stampo e ripetete l'operazione: otterrete 12 petali in tutto.
  • Spolverizzatene 6 di cacao e gli altri di zucchero a velo e, su questi ultimi, passate una lama di coltello arroventata per caramellarli. Infine costruite la stella disponendo sul piatto due giri di petali sovrapposti, leggermente sfalsati, e guarnitela a piacere: noi abbiamo decorato il dolce con un fiore di pasta (ricavata dai ritagli), completato da sottili fili dorati di zucchero caramellato.

Quanto nutre una porzione:
Vino consigliatoTrentino Vino SantoChianti Vin santoPassito di Pantelleria.

moscato pantelleria1
Il Moscato di Pantelleria è un vino a DOC. che può essere prodotto esclusivamente nell'Isola di Pantelleria in provincia di Trapani.
Il Moscato di Pantelleria (sinonimo Zibibbo) è prodotto con la cultivar Moscato d'Alessandria, come tutti i moscati ha aromi tipici di moscato, dovuti principalmente a alcuni terpeni, di cui il linalolo è in questo vino il maggior rappresentante; se ne può avere un'idea anche masticando l'uva Italia e ponendo attenzione all'aroma retrolfattivo che si sprigiona.
Capo Zebib sembra sia il luogo di origine, di fronte Pantelleria in Africa, che rimanda ad un'importazione araba. Le fonti, a tal proposito, sono il Mendolia. Altre fonti, il Salomon, individuano l'origine in Alessandria d'Egitto da dove il nome di Moscato d'Alessandria.
Il Cupani per primo cita lo Zibibbo di Sicilia nell'anno 1696, ma c'era chi molto prima sottolineava il fatto che gli arabi chiamassero tale tipo di vite Zibibi. Il Nicosia vede nel M.d'A. una varietà di vite ideale per le pergole (1735).
Se nell'Ottocento lo Zibibbo era diffuso a Pantelleria fu di certo il Novecento a sancire l'exploit infatti è di questo periodo una produzione di poco inferiore agli 80.000 q.li di uva e poco meno di 15.000 hl di vino moscato (Scarponi). Tale cultivar tuttora continua ad essere la prima nella realizzazione di nuovi impianti.
È un vino da servire ad una temperatura di 10-12 gradi in bicchieri a tulipano medio piccoli ed è preferibile abbinarlo a formaggi erborinati accompagnati da confetture ottenute dal medesimo vino o dolci da forno, paste di mandorla, cannolo siciliano, cassata siciliana e anche gelati al pistacchio o alla ricotta; abbinamento più ardito può essere con il foie gras.
moscato pantalleria map

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