SPECIALE ELEZIONI 2013: Scelta Civica con Monti per l’Italia

Creato il 15 febbraio 2013 da Idispacci @IDispacci
15 febbraio 2013 by Redazione

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Dopo la nomina a senatore a vita, e il suo immediato insediamento a palazzo Chigi, Mario Monti, ancora sconosciuto agli occhi di molti italiani ma apprezzato e rispettato  all’estero, enunciava crescita, rigore ed equità, dando così nuove speranze ai mercati e all’Italia. Nessuno avrebbe mai pensato che un anno dopo un cinguettio lo avrebbe lanciato nell’arena politica: un ingresso che si concretizza – prima – con l’Agenda Monti e – poi – con la Scelta Civica.

Qui evidenzieremo alcuni interessanti punti:

Lavoro:

  •  Semplificazione della legislazione del lavoro con un Codice del lavoro semplificato, che in non più di 60 articoli esponga la stessa materia in modo semplice, leggibile da milioni di persone e traducibile in inglese
  • Superamento del dualismo fra protetti e non protetti nel mercato del lavoro: un contratto di lavoro a tempo indeterminato meno costoso (riduzione del cuneo fiscale e previdenziale) e più flessibile
  • Un sistema di welfare che dia sicurezza a tutti, indipendentemente dal tipo di lavoro: tutti devono avere tendenzialmente la stessa sicurezza nel mercato del lavoro e la stessa sicurezza sul piano pensionistico
  • Un piano straordinario per l’occupazione dei giovani: attuare le linee d’azione indicate e in parte finanziate dall’Unione Europea (Youth Guarantee)
  • Una grande “azione positiva” per l’occupazione delle donne: la detassazione selettiva per portare il tasso di occupazione femminile dal 46 al 60%; un piano straordinario per i servizi alla famiglia
  • Active ageing: aumentare l’occupazione dei cinquantenni e sessantenni e risolvere definitivamente la questione degli “esodati non salvaguardati”: incentivi economici e normativi all’assunzione, flessibilizzazione e modularità del passaggio da lavoro a pensione, sostegno del reddito orientato all’occupazione per chi ciononostante rimane senza lavoro e senza pensione
  • Relazioni industriali: piena attuazione degli accordi interconfederali del giugno 2011 e novembre 2012 in materia di democrazia sindacale e decentramento della contrattazione collettiva, attuazione della delega contenuta nella legge Fornero sulla contrattazione aziendale in materia di partecipazione dei lavoratori in azienda
  • Per ridare orgoglio e prestigio alle amministrazioni pubbliche: trasparenza totale secondo il modello dei Freedom of Information Acts britannico e statunitense, valutazione e benchmarking comparativo, anche per la responsabilizzazione dei dirigenti in relazione a obiettivi precisi, specifici e misurabili; attivazione degli incentivi giusti perché il funzionamento delle amministrazioni sia sempre più finalizzato all’interesse dei cittadini.

Crescita:

  • Ridurre la pressione fiscale sul reddito da lavoro, attraverso una progressiva riduzione del carico fiscale dell’IRPEF, a partire dai redditi medio-bassi. Ci proponiamo nell’arco della legislatura una riduzione del rapporto tra gettito IRPEF e PIL del 2%. Non prevediamo di aumentare ulteriormente l’IVA dopo il 2013.
  • Ridurre progressivamente ma significativamente l’IRAP durante la legislatura. L’obiettivo primario è eliminare il monte salari dalla base imponibile dell’IRAP. Non prevediamo di modificare le aliquote IRES.
  • Proponiamo di intervenire sull’IMU a partire dal 2013: aumentando la detrazione sulla prima casa da 200 a 400 euro, raddoppiando le detrazioni per figli a carico da 50 a 100 euro per figlio, introducendo una detrazione di 100 euro per anziani soli e persone con disabilità, il tutto fino ad un massimo di 800 euro. Escludiamo modifiche alla tassazione di altre forme di patrimonio.
  • Per rafforzare l’azione anti-evasione proponiamo che ogni singolo euro raccolto dal contrasto a chi non paga le tasse venga usato per abbassarle a chi, invece, le paga. L’intero ammontare recuperato sarà usato per ridurre le tasse alle imprese e ai lavoratori. Il Fondo per il recupero evasione, il cui esordio è previsto per il 2014, costituirà il veicolo per l’implementazione di questo principio.
  • Ci proponiamo di incentivare l’utilizzo dei metodi di pagamento elettronico. Inoltre prevediamo di rafforzare i meccanismi e gli strumenti per l’incrocio elettronico di dati da parte dell’Agenzia delle Entrate. L’utilizzo dei dati deve divenire nel tempo sempre più puntuale e rigoroso senza essere intrusivo. Prevediamo che le nostre misure di contrasto all’evasione fiscale possano portare l’incremento del recupero a un tasso dell’8% annuo
  • Non verrà introdotto alcun condono fiscale.
  • Occorre monitorare le riforme sulle professioni per verificare eventuali necessità di aggiustamento, anche nella prospettiva di accogliere i suggerimenti provenienti dalle istituzioni europee, orientati ad una sempre maggiore apertura dei servizi professionali alle istanze concorrenziali e di trasparenza
  • Occorre valutare la necessità di rivedere le modalità di accesso alle professioni (in particolare forense e giornalistica su cui vi è già stata ampia riflessione), al fine di valorizzare competenze e qualità
  • Occorre monitorare ed eventualmente adattare la disciplina della Srl semplificata (unificandola eventualmente con quella della Srl a capitale ridotto)
  • Occorre introdurre una disciplina delle garanzie mobiliari senza spossessamento – mutuando le esperienze di paesi europei con sistemi giuridici comparabili al nostro – con l’obiettivo di agevolare l’accesso al credito.

Giovani:

  • La sperimentazione di un nuovo contratto a tempo indeterminato che assorba le attuali forme di contratto precario: un contratto più flessibile, meno costoso, ma con maggiori tutele in caso di licenziamento per superare un dualismo nel quale una parte di lavoratori, sempre più piccola, ha tutte le tutele a spese dell’altra parte, sempre più grande, che non ha alcuna tutela.
  • L’offerta, a ogni giovane che esca da un ciclo scolastico, entro il termine massimo di 4 mesi di un servizio di orientamento scolastico e professionale, e un’opportunità di apprendistato, formazione, o lavoro.
  • L’istituzione e il finanziamento di più efficienti servizi all’impiego, ovvero di assistenza nella ricerca di una nuova occupazione per le persone che abbiano perso il lavoro precedente.
  • La creazione di un Fondo d’Opportunità per Giovani meritevoli e/o svantaggiati, da maturare durante gli anni della scuola, per facilitare l’accesso a opportunità di studio o di realizzazione professionale che richiedono costi non sempre sostenibili da tutte le fasce di reddito.

Giustizia civile:

  • Occorre completare il processo di riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari.
  • Bisogna proseguire e intensificare il processo di informatizzazione degli uffici giudiziari, sia completando la rete che allargandone il campo di operatività e assicurando una adeguata formazione a tutto il personale.
  • Occorre monitorare il funzionamento dei Tribunali delle imprese, per verificarne le ricadute organizzative e l’utilità di un possibile ampliamento delle materie di specializzazione
  • È necessario realizzare una riforma organica della magistratura onoraria, punto di riferimento importante per la giustizia civile.
  • Per accelerare i processi, occorre affrontare il peso dell’arretrato e quindi incidere più direttamente sulla durata dei procedimenti, attraverso la costituzione di una task force che coinvolga le Corti d’Appello e la Cassazione.
  • Realizzare una revisione della normativa sulla mediazione obbligatoria: la mediazione rappresenta uno strumento importante per alleggerire la giustizia tradizionale, come mostrano esperienze europee – in sistemi giudiziari simili al nostro – da cui sono state mutuate le linee di fondo della nostra disciplina.
  • Proponiamo di verificare la possibilità di ulteriori semplificazioni dei procedimenti e delle impugnazioni; questo a seguito di un attento monitoraggio del funzionamento del filtro in appello e di quello in Cassazione, tenendo conto che questi rappresentano oggi i veri “colli di bottiglia” dell’intero sistema

Nei primi 100 giorni la coalizione promette 100 riforme cruciali da attuare per dare una spinta al paese. Fra queste la semplificazione e lo snellimento della burocrazia. Interessante il Freedom of Information Act ossia la completa trasparenza di imprese pubbliche e private. Nemmeno a dirlo, il Professoere spinge su concorrenza e crescita, tramite una riforma del lavoro completa e con un occhio alla giustizia che va riformata per certezza del diritto.

Sul piano del debito e delle finanze Monti prevede il mantenimento della linea con completa attuazione delle attuali riforme (pareggio di bilancio entro il 2013) e promette una terza spending review. Last, but not least, dismissioni massicce per abbattere di 14 miliardi di euro il debito pubblico fino al 2015, poi di un ventesimo l’anno fino al 60%

Il programma è realizzabile ed efficace nel lungo periodo, se vogliamo trovare una pecca manca un pochino di prospettive di breve periodo. Vi comunque una chiara visione su come riformare il Paese a livello economico, e anche sociale.

SPECIALE ELEZIONI 2013


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