Ho preso in mano per caso il libro scritto dalla psicologa Silvia Vegetti Finzi sui nonni. Come sempre, quando un libro ti incuriosisce l’ho tenuto in mano, letto qualche frase e poi aperto e sfogliato. Mi ha incuriosito la parte in cui tratta il nuovo compito a cui sono chiamati i nonni di oggi: essere, appunto, nuovi, reinventarsi come figura di riferimento per i giovani di oggi.
Silvia Vegetti Finzi offre un interessante spaccato della realtà dei nonni partendo dall’inedito rapporto tra l’ultima generazione di nonni e quella dei loro giovanissimi nipoti. I nonni di oggi, cresciuti per lo più negli anni del miracolo economico, hanno partecipato alla modernizzazione della società e fruito di un benessere diffuso, ma hanno anche assistito agli sconvolgimenti prodotti dagli anni della contestazione, al rovesciamento dei canoni e dei valori della tradizione. Ora, in uno scenario caratterizzato dall’eclisse degli ideali politici, dalla precarietà del lavoro, dalla crisi della coppia e della scuola, nonne e nonni, seppure in modo diverso, sembrano costituire l’unica solida architrave della famiglia. Spesso garantiscono ai figli un aiuto economico e suppliscono alla generale carenza di servizi per l’infanzia prendendosi cura dei nipoti. Esentati da compiti educativi diretti, possono sperimentare il piacere di condividere con i bambini ambiti di libertà, di fantasia e di gioco, ricevendone in cambio affetto e complicità. La “nonnità” svolge quindi una funzione importante, talora essenziale, ma proprio per questo è sottoposta più che in passato a un carico di aspettative, richieste, pressioni e ricatti affettivi difficile da governare. Le numerose testimonianze raccolte, organizzate e analizzate per argomenti, fanno di queste pagine un racconto a più voci in cui caratteri e storie molto diverse si incontrano e si confrontano.
Nuovi nonni, dunque, anche per la rinnovata consapevolezza del proprio ruolo, della capacità di farsi tramite della memoria individuale e collettiva, e di aprire alle giovani generazioni futuri orizzonti di fiducia e di speranza,