In poco tempo consolida una carriera narrativa di successo, al punto che il suo romanzo Tre millimetri al giorno (The Shrinking Man, 1956) diventa un film (Radiazioni BX distruzione uomo, diretto da Jack Arnold). Nel 1959 il produttore televisivo Rod Serling convoca Matheson per un progetto a cui sta lavorando: Ai confini della realtà. Matheson si è già fatto un nome nell'ambito televisivo (scrivendo sceneggiature per telefilm come Alfred Hitchcock Presenta ed altri), e il nuovo progetto segna la sua definitiva consacrazione. Nel corso degli anni Sessanta si ritrova così a sceneggiare l'adattamento di un racconto di Poe (La casa di Usher) e a collaborare con Hitchcock per il suo film Gli uccelli; nel 1971 affianca l'allora esordiente Steven Spielberg nell'adattamento del suo racconto Duel; per finire, nel 1980 adatta Cronache marziane di Ray Bradbury. Sempre più sporadica si è fatta invece la sua attività di romanziere, che riprende un certo ritmo a partire dagli anni Novanta.
Muore a Los Angeles il 23 giugno 2013, pochi giorni prima che venga rivelato il conferimento del Saturn Award alla carriera, che gli viene assegnato postumo. Così lo ricorda Robert Holguin, presidente dell'Accademia: "Richard era un genio le cui visioni hanno contribuito a portare legittimità e consensi di critica alla fantascienza e al fantasy".
E' il 1976. Robert Neville torna a casa dopo una giornata di duro lavoro. Cucina, pulisce, ascolta un disco, si siede in poltrona e legge un libro. Eppure la sua non è una vita normale. Soprattutto dopo il tramonto. Perché Neville è l'ultimo uomo sulla Terra. L'ultimo umano sopravvissuto, in un mondo completamente popolato da vampiri. Nella solitudine che lo circonda, Robert esegue la sua missione, studia il fenomeno e le superstizioni che lo circondano, cerca nuove strade per lo sterminio delle creature delle tenebre. Durante la notte Neville se ne sta rintanato nella sua roccaforte, assediato dai morti viventi avidi del suo sangue. Ma con il sorgere del sole è lui a dominare un gioco crudele e di meccanica ferocia, scandito dalle luci e dalle ombre di un tempo sempre uguale a se stesso e che impone la ripetizione di un rituale sanguinario. In questo mondo Neville, con la sua unicità, si è già trasformato in leggenda.
Recensione
Io sono leggenda è per gli zombie ciò che il Dracula di Bram Stoker è stato per i vampiri. Il paragone è tanto più azzeccato se si considera come l'ispirazione all'allora giovane Matheson venne dopo aver visto il film Dracula del 1931. Il colpo di genio sta nell'aver trasfigurato completamente la figura del vampiro, aggiungendo nuove pennellate di colore, più orrorifiche, una nuova e diversa (e questo è ilare!) vitalità, e aver costruito su di esso un romanzo che discute il concetto di normalità e di umanità, giocando con l'immagine del singolo contro la moltitudine.Denso di stratificazione di senso e di genere, Io sono leggenda parte come un romanzo postapocalittico (com'è gusto della fantascienza proprio di quegli anni), conflitti mondiali, esperimenti scientifici, cospirazioni: tutto è così ingarbugliato che per il protagonista, americano medio, la verità è tanto lontana quanto inutile e inutilizzabile. Rimasto solo in città, forse in tutto il pianeta, conduce una vita da eremita, se non fosse per i continui conflitti con le orde dei vampiri, reinventati da Matheson con quelle nuove caratteristiche che oggi fanno parte del dna dello zombie. Se l'aspetto razionale scientifico fa pensare più alla fantascienza (Matheson, attraverso il suo protagonsita, che conduce studi in solitaria sui vampiri, cerca di razionalizzare e smontare gli stereotipi legati alla leggenda del Vampiro), le pennellate stilistiche appaiono più appartenenti al genere horror: ma la verità è che l'autore va ben oltre la semplice mescolanza di genere, e ne è prova la grande capacità di introspezione psicologica. Matheson fa luce sull'irrazionale, studia il comportamento di un essere umano nella più completa solitudine, calcando la mano sugli aspetti più fisiologici, la fame, il desiderio sessuale, e controbilancia con un'incursione nell'inconscio, tra sogni, flashback, conflitti interiori. Mano a mano che la massa fino a quel momento informe dei vampiri mostra la propria molteplicità, Matheson riscrive poco a poco il concetto di umanità, il cui istinto di sopravvivenza gli rende possibile adattarsi a qualunque cosa, se costretto. Tutto ciò porterà a un'evoluzione imprevista e a un finale agghiacciante.
Oggi Io sono leggenda (complice i numerosi adattamenti cinematografici) viene ricordato essenzialmente per avere creato la nuova figura del morto vivente, e se è indubbio il suo ruolo nella storia del genere horror, nondimeno va ricordata e celebrata la stratificazione di senso di questo romanzo, capace di inchiodare l'umanità di fronte al più orrendo degli interrogativi: chi decide cosa è umano?
Giudizio:
+4stelle+Dettagli del libro
- Titolo: Io sono leggenda
- Titolo originale: I am legend
- Autore: Richard Matheson
- Traduttore: S. Fefè, V. Evangelisti
- Editore: Fanucci
- Data di Pubblicazione: 2011
- Collana: TIF extra
- ISBN-13: 9788834718261
- Pagine: 183
- Formato - Prezzo: Brossura - 9,90 Euro