Abbiamo conosciuto Marco Mazzanti, giovane scrittore romano, un paio di anni fa. Il suo esordio è legato a due libri fantasy pubblicati nel 2008 da “Deinotera editrice”: L’uomo che dipingeva con i coltelli e La nave del destino. Asia, anche se il suo primo contatto con Temperamente è avvenuto attraverso la lettura (e recensione) di Demetrio dai capelli verdi, suo terzo lavoro fantasy.
Chi abbia avuto modo di fare un viaggio in questi tre romanzi, avrà notato i costanti richiami non solo per quanto riguarda i nomi e i contorni (fisici soprattutto) dei personaggi, ma anche per i continui rimandi al contesto. Ebbene, ne abbiamo già accennato nell‘intervista a Marco Mazzanti che vi riproponiamo.
Oltre che scrittore, questo giovane autore, è anche un appassionato d’arte. Vi presentiamo, allora, alcuni dei disegni ispirati ai personaggi dei suoi libri.
Ogni personaggio, ogni anima che vive in questa storia, è l’incarnazione di un preciso colore; colori che allora si avvicinano, si incontrarno e si scontrano, a volte dolcemente, altre in maniera del tutto feroce, sanguinaria, sino alla resa finale.Nel disegno è raffigurato Dmtrj, protagonsita de L’uomo che dipingeva con i coltelli a cui è accostato il bianco.
A destra, c’è Asia, protagonista femminile del romanzo La nave del destino. Asia.
Il suo aspetto rimanda a quello degli abitanti della remota Atlantide e alla magnificenza dei sovrani dell’antico Egitto. Essere d’una bellezza soprannaturale, Asia nasce nella capitale del regno di Magnesia, Trikéria, da madre d’origine armena e padre dacio.
limpida quella percezione, che tuttavia, si dileguò come un miraggio accompagnato da un canto modulato, eco di grotte, anfratti della sua mente ultrasensibile e vegetale. Affondò di nuovo il viso nell’acqua, bagnandosi i capelli
che gli erano scivolati sulla fronte. Nell’acqua era molto più facile rientrare in contatto con quelle sensazioni: in essa era come se queste trovassero una base di maggiore convergenza.
Estratto del capitolo “Il pittore”, di Demetrio dai capelli verdi.
Non ci resta che augurare a Marco un in bocca al lupo per progetti futuri…