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Speciale Marco Mazzanti

Creato il 10 giugno 2012 da Temperamente

Speciale Marco MazzantiAbbiamo conosciuto Marco Mazzanti, giovane scrittore romano, un paio di anni fa. Il suo esordio è legato a due libri fantasy pubblicati nel 2008 da “Deinotera editrice”: L’uomo che dipingeva con i coltelli e  La nave del destino. Asia, anche se il suo primo contatto con Temperamente è avvenuto attraverso la lettura (e recensione) di Demetrio dai capelli verdi, suo terzo lavoro fantasy.

Chi abbia avuto modo di fare un viaggio in questi tre romanzi, avrà notato i costanti richiami non solo per quanto riguarda i nomi e i contorni (fisici soprattutto) dei personaggi, ma anche per i continui rimandi al contesto. Ebbene, ne abbiamo già accennato nell‘intervista a Marco Mazzanti che vi riproponiamo.

Oltre che scrittore, questo giovane autore, è anche un appassionato d’arte. Vi presentiamo, allora, alcuni dei disegni ispirati ai personaggi dei suoi libri.

Speciale Marco Mazzanti

Ogni personaggio, ogni anima che vive in questa storia, è l’incarnazione di un preciso colore; colori che allora si avvicinano, si incontrarno e si scontrano, a volte dolcemente, altre in maniera del tutto feroce, sanguinaria, sino alla resa finale.

Nel disegno è raffigurato Dmtrj, protagonsita de L’uomo che dipingeva con i coltelli a cui è accostato il bianco.

Speciale Marco Mazzanti

A destra, c’è Asia, protagonista femminile del romanzo La nave del destino. Asia.
Il suo aspetto rimanda a quello degli abitanti della remota Atlantide e alla magnificenza dei sovrani dell’antico Egitto. Essere d’una bellezza soprannaturale, Asia nasce nella capitale del regno di Magnesia, Trikéria, da madre d’origine armena e padre dacio.

Speciale Marco Mazzanti
Nell’acqua Demetrio spalancò gli occhi, come sorpreso da un’istantanea scossa d’energia. Un tepore ricco di significati. Di vita e pensieri. Come nei liquidi la luce si rifrangeva e si amplificava, lo stesso fenomeno fisico si verificava con le onde sonore, ma anche con le impressioni e compattezze che il giovane alle volte captava nell’etere, come pulsazioni che, in un’eco, si espandevano alla stregua di un fluido nell’ambiente. Ritrasse il viso dall’acqua, sforzandosi di mantenere

limpida quella percezione, che tuttavia, si dileguò come un miraggio accompagnato da un canto modulato, eco di grotte, anfratti della sua mente ultrasensibile e vegetale. Affondò di nuovo il viso nell’acqua, bagnandosi i capelli
che gli erano scivolati sulla fronte. Nell’acqua era molto più facile rientrare in contatto con quelle sensazioni: in essa era come se queste trovassero una base di maggiore convergenza.
Estratto del capitolo “Il pittore”, di Demetrio dai capelli verdi.

Non ci resta che augurare a Marco un in bocca al lupo per progetti futuri…


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