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Speciale "Rebel": la recensione

Creato il 06 settembre 2011 da Lauragiussani

Titolo: RebelTitolo originale: Halo Autore: Alexandra AdornettoEditore: NordData uscita: 8 settembre 2011Pagine: 450Prezzo: 16,60
Una serie di tragedie si è abbattuta sulla cittadina di Venus Cove: una liceale ha perso la vita in un incendio, un altro studente è rimasto ucciso scivolando da un tetto, alcuni bambini sono morti a causa di una violenta influenza… Per gli esseri umani si è trattato di dolorose fatalità; per le Forze Celesti, invece, quelli sono segni ben precisi di un piano demoniaco assai più vasto. Bisogna correre subito ai ripari, mandando in città tre angeli: Gabriel, l’arcangelo guerriero, Ivy, la guaritrice, e infine la giovane Bethany, alla sua prima esperienza sulla Terra. E proprio a lei viene affidato il compito più rischiso: frequentare la Bryce Hamilton School per scoprire se c’è un legame tra la scuola e le Forze del Male.All’inizio, Bethany fatica ad abituarsi alla sua forma umana: le è difficile calarsi nella parte di una normale studentessa e non sa come fare amicizia coi compagni. Tuttavia, a poco a poco, per lei diventa sempre più naturale parlare come loro, agire come loro, e anche amare come loro: agli angeli è proibito provare sentimenti umani, eppure, non appena incrocia lo sguardo di Xavier – il ragazzo più popolare della scuola -, Bethany è pronta a infrangere le leggi del Cielo pur di stare con lui.E, forse, il suo atto di ribellione salverà il mondo…

RECENSIONE: "Niente può separare ciò che l'amore ha unito"
(Attenzione: spoiler!)

Rebel si presenta come un urban fantasy dal taglio young adult incentrato sul tema di angeli e affini. La giovanissima autrice, Alexandra Adornetto, si inserisce quindi in un panorama letterario ultimamente molto di moda, capace di catturare l’attenzione di migliaia di lettori. Il boom dei romanzi con protagonisti appartenenti alle schiere di angeli e demoni segue a ruota quello di vampiri e licantropi, mostrando una dinamica molto simile. Un’invasione di massa, potremmo dire, nel bene e nel male. Bene, perché permette ai lettori una vasta scelta, selezionando nei dettagli il tipo di lettura voluta. Male, perché a lungo andare diventa sempre più difficile proporre qualcosa di veramente originale ed intrigante, che non risenta eccessivamente dell’effetto “già letto”.In questo senso “Rebel” si colloca più o meno nel mezzo. Un bel romanzo, godibile, che vede al centro della vicenda il giovane angelo Bethany, alle prese con la sua prima missione sulla Terra. Ci troviamo nell’immaginaria cittadina di Venus Cove, luogo che – secondo fonti investigative Celesti – è stato preso recentemente di mira dalle Forze Oscure. Fatti strani ed incidenti misteriosi sono infatti accaduti negli ultimi tempi a Venus Cove e per far luce – in tutti i sensi, verrebbe da dire – sulla situazione vengono inviati sulla Terra tre angeli, col compito di inserirsi nella comunità ed individuare eventuali episodi sospetti.
I tre angeli in questione sono Gabriel (l’arcangelo guerriero, Cherubino), Ivy (guaritrice, Serafino) e la giovanissima Bethany (un comunissimo angelo della Transizione). Il racconto e si apre proprio con la discesa dei tre sulla Terra e le loro prime interazioni col mondo degli esseri umani. Conoscere una cosa non equivale a viverla, come si accorgerà ben presto Bethany. Lei, più di tutti, farà inizialmente fatica ad adattarsi al cambiamento. Davvero molto bella tutta la parte iniziale, nella quale i tre si ambientano e incontrano i primi esseri umani. Bethany è affascinata praticamente da tutto e scopre di provare emozioni con un’intensità che non credeva possibile. La sua incontrollabile emotività è fonte di preoccupazione per i due fratelli, soprattutto per Gabriel, che mantiene invece un deciso distacco nei confronti degli umani, convinto e consapevole del fatto che i due mondi non si devono e non si possono mischiare tra loro.L’incontro con Xavier (bella e insolita la scelta del nome) certo non è dei più originali, così come il tema “nuova arrivata a scuola” che ricorre in moltissimi altri romanzi ma che in questo – per forza di cose, visto che Bethany sulla Terra è veramente nuova a tutti gli effetti – non si poteva proprio evitare.La loro storia si evolve gradualmente attraverso lunghe pagine nelle quali si possono apprezzare le bugie improvvisate – e spesso poco credibili – di Bethany e la curiosità di Xavier. E’ un dolce pendio che conduce con coerenza e linearità alla spiaggia, dove Bethany lascierà il ragazzo di stucco rivelando la propria natura. Graziosa la scena, forse un po’ forzata la reazione di Xavier. Un passaggio tanto sorprendente avrebbe meritato una risposta ben più complessa, e invece sembra quasi che l’informazione venga semplicemente incamerata quale dato di fatto, con l’unica conseguenza che da quel momento in avanti Ivy e Gabriel non hanno più motivo di tenere il ragazzo lontano da Bethany e dalla loro missione.Bethany subisce una profonda trasformazione nel corso del romanzo e, sebbene l’idea di un angelo disposto ad abbandonare il cielo per stare con l’amato mortale rientrasse nei piani dell’autrice, devo dire che può capitare, in certi punti, di chiedersi come sia possibile che l’angioletto tanto giudizioso che viene presentato all’inizio sia diventato un’adolescente con in testa un solo pensiero fisso: l’infinito e smisurato amore per Xavier.Ad ogni modo, nella seconda metà del libro la storia si arricchisce di un personaggi a mio avviso molto riuscito, forse quello che ho più apprezzato: Jake Thorn. Se teniamo conto del fatto che l’autrice sembra non aver – volutamente – troppa fantasia per i cognomi (Bethany e fratelli di cognome fanno Church), è facile intuire a che schieramento appartenga il nuovo arrivato. Bello ed elegante, possiede il fascino minaccioso del peccato. Tentatore per eccellenza, cercherà fin dal primo istante di stringere amicizia con Bethany. Frasi apparentemente innocenti si alternano ad avances meno sottili, mentre la ragazza – a volte a disagio, altre quasi lusingata – snocciola le mille qualità del suo amatissimo Xavier.Molto buono anche il personaggio di Molly, amica e compagna di classe di Bethany, che si invaghisce seduta stante di Gabriel: l’arcangelo, pur mostrando tutta la buona educazione del creato, non la considera minimamente, e questo da vita a una serie di scene davvero carine, con Molly che le prova tutte per farsi notare e s’illumina solo a sentire pronunciare il suo nome.Mentre il romanzo volge al termine, ecco spuntare il clichè più temuto da questo genere di letture: il ballo scolastico. Quanto meno, l’autrice ci risparmia la classica coppietta felice: messo momentaneamente fuori combattimento, Xavier è costretto a cedere il posto a Jake, che in qualità di sostituto scorterà il bel angioletto al ballo. La serata prenderà una piega decisamente inaspettata e da quel momento la narrazione procederà a ritmo sostenuto in un susseguirsi di colpi di scena che porteranno all’ultima pagina in men che non si dica.Il lato oscuro di Jake riempie le pagine, destando il lettore dalla sonnolenza accumulata verso la metà del libro, forse troppo monotematica e interamente dedicata a Bethany&Xavier, Xavier&Bethany. Il romanzo si conclude con un finale palesemente provvisorio: è chiaro che la storia non termina così, che ci sarà un seguito. Nel prossimo libro spero che spero comprenda nuovamente Jake, magari con un minimo accenno di conversione, senza però intaccare eccessivamente il suo carattere.Quantitativamente parlando, la Adornetto si allunga un po’ troppo. L’azione si concentra nella parte finale del libro, ed è un peccato considerato l’eccessivo spazio che ha invece avuto la storia tra Bethany e Xavier. Non so come sia strutturato il seguito, ma se l’indole rimane la stessa, allora sarebbe stato meglio accorpare i due libri in un unico volume, a tratti più sintetico ma certamente più denso: è importante che l’attenzione e la curiosità del lettore non venga mai meno.Dal punto di vista stilistico è molto scorrevole, cosa che fa di questo romanzo un libro che si legge con piacere in un paio di giorni (o anche meno). Un romanzo che oscilla tra le tre e le quattro stelline, arrotondate per forza di cose a tre. Questo perché con questo genere di libri forse non conta più la qualità del singolo testo quanto il numero di letture in tema che si hanno alle spalle. Non ci sono solo romanzi brutti e duri da digerire, ma anche libri che – per quanto buoni – non riescono tuttavia a distanziarsi sufficientemente gli uni dagli altri. I lettori per i quali “Rebel” rappresenterà il primo assaggio angelico resteranno certamente più affascinati dalla trama rispetto a chi arriva da mesi e mesi di urban fantasy nei quali si intrecciano – pur nelle diverse combinazioni - esseri umani, angeli, demoni, e talvolta anche vie di mezzo.Consigliato agli amanti del genere… e a chi, per la prima volta, vuole tentare l’approccio con questo tipo di letture: troverà in “Rebel” un buon romanzo ed eviterà così di incappare in uno dei molti titoli che – nonostante le buone premesse e le mille lodi - sono a mio avviso decisamente da evitare.

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