Solo per coraggiosi
Il secondo “speciale” del blog non e’ una classifica ma una mini rassegna di quanto di peggio ho racimolato curiosando nel cinema di genere. Un post estremo, nicchia di celluloide ai margini per cine-perversi come me. Parliamo di “peplum italico anni ottanta”, cappa e spada all’amatriciana selezionata dalle ceneri di pellicole dimenticate. Nei primi anni ottanta infatti in italia si assiste ad un boom del cinema barbarico; in risposta al “Conan” di Schwarzenegger esce una pletora di opere con protagonisti barbari di attiliana memoria o eroi presi dalla mitologia greca e riproposti in chiave simil fantasy. Ecco allora mostri in stop motion che escono da paludi improbabili, spade magiche, streghe con le tette al vento, castelli popolati da draghi, armi futuristiche e chi piu ne ha piu ne metta. Gli effetti speciali dell epoca visti oggi fanno un po tenerezza, non parliamo poi degli attori che il piu delle volte hanno recitazioni che definire scolastiche e’ un complimento.
Lontano anche dal concetto del so bad is so good, ho vissuto un esperienza malata lanciandomi nella visione indiscriminata di alcuni di questi gioielli nostrani. E siccome un esperienza non e’ tale se non viene condivisa vorrei consigliare ai forti di stomaco un terno, anzi una quaterna, anzi una cinquina di opere convulsive per riscoprire un certo tipo di cinema. Parto da due pellicole di Lewis Coates, al secolo Luigi Cozzi, con un nugolo di “attori” di primissima (?!?!?!?) scelta, Lou Ferrigno, Milly Carlucci, Eva Robins, Pamela Prati, riuniti insieme per “Hercules” e “Hercules 2″.
Hercules
A onor del vero il primo film ha anche qualche momento meritevole, particolare soprattutto il monster design, con draghi e centauri fatti col meccano. Il resto e’ godibile ma va affrontato con il giusto spirito…e il giusto spirito in questi casi e’ difficile da trovare. Introspezione e buona volonta non sono sufficienti. Ci vuole coraggio. Ercole, nei panni di Lou Ferrigno, o viceversa, fa strage di mostri per riportare la pace sulla terra. Lancera’ un orsacchiotto nello spazio creando la costellazione dell’orsa maggiore, uccidera anche un improbabile minosse che resuscitera’ poi nel secondo episodio. A titolo di curiosita’ sappiate che questa pellicola ha vinto il Razzie Award, come peggior film, pur incassando negli Usa oltre dieci milioni di dollari che nel 1983 lo catapultarono tra i blockbuster della stagione.
Hercules II
Il secondo episodio e’ un tripudio di computer grafica malsana applicata alla pellicola in maniera posticcia, mostri di luce e audio a 8 bit. Recitazioni deliranti e trame psicotiche sono comune denominatore. Ercole sulla terra di nuovo, per sconfiggere Minosse di nuovo, e tra le altre nefandezze restituire a Zeus le sette saette rubategli da alcuni Dei impertinenti. Cosa c’e’ di bello? Onestamente poco ma le risate sono garantite.
Sangraal, la spada di fuoco
Imperdibile per i fan del BDSM cinematografico anche “Sangraal la spada di fuoco” di Michele Massimo Tarantini. Sangraal guerriero valoroso vuole vendicare la morte della sua amata e si erge a paladino della giustizia intraprendendo un viaggio alla ricerca della terra promessa. Mostri e barbari come se piovesse. Peplum barbarico con qualche bella ragazzotta scollacciata e recitazione da nosocomio. Visto qualche tempo fa ma ancora vivido nella mia memoria perversa. Merita assolutamente una visione. Provare per credere, magari dopo abbondante quantita’ di sostanze dopanti.
Ator, il guerriero di ferro
Al Bradley e Steven Luotto ci omaggiano di “Ator il guerriero di ferro”. Principessa guerriera e guerriero non principesco lottano insieme contro strega cattiva e cattivo stregato. Il film raggiunge vette di nonsense epocali, scene da ricordare con affetto infinito, a partire dalla corsa sui cavalli con la protagonista (evidentissimo il manichino controfigura con parruccone biondo e gambe di plastica) legata mani e piedi a quattro equini in corsa. Ci sono pero’ da sottolineare un uso assolutamente efficace dei colori e inquadrature di buon livello, che rendono la pellicola moderna ancor oggi. Perfetto se mischiato all’alcool.
Conquest
Lucio Fulci si lancia nel fantasy, Andrea Occhipinti ancora imberbe e’ protagonista nei panni di un guerriero venuto da nonsisadove per contrastare il dominio della terribile Ocron sull’umanita’. Lupi mannari e qualche tetta qua e la, nonche’ archi con frecce laser e streghe primitive. Un delirio totale.
Perche’ ti fai del male
Alla domanda “perche’ lo fai” di masiniana memoria non posso che rispondere “perche’ mi divertono”. Nonostante i pochi pregi e i tanti limiti, alla fine della visione rimane un retrogusto dolciastro che fa bene allo spirito. Le recitazioni improbabili e le storie impossibili sono comunque spesso involontariamente comiche e dolcemente tranquilizzanti. Un ora di serenita’ spensierata che, visti i tempi, non guasta.
Menzione speciale: il trono di fuoco
Talmente brutto che non merita di stare tra i brutti. Perche quelli qui sopra sono esperienze..discutibili sicuramente, ma forieri comunque di grasse e serene risate. Questo invece e’ da evitare come la peste..o se proprio da sostituirsi a farmaci psicotici per un sonno indotto.
Menzione speciale: the barbarians
Gia recensito. E comunque talmente adorabilmente fracassone che qui sarebbe fuori luogo. Perche quelli qui sopra vanno assimilati con preparazione zen e buona volonta’, “The barbarians” invece merita assolutamente una visione.