Licata, città senza regole
Partiamo da un presupposto; la mia è sicuramente una provocazione, ammetto l’utilità dei vigili urbani, forse non a Licata viste le contraddizioni riscontrate durante il periodo estivo e vorrei inoltre aggiungere che non c’è nulla di personale nei confronti delle persone, forse molto sindacabile, a mio avviso, il loro modo di lavorare.
Su bellimbusto avevo già affrontato, anche se in maniera marginale, questo problema. Nel denunciare la vergognosa situazione di Mollarella (leggi l’articolo), si era parlato della miopia riscontrata dal corpo dei Vigili Urbani, ciechi dinnanzi alle innumerevoli illegalità perpetrate sotto i lori occhi, situazione analoga ad altre spiagge, dove la polizia municipale si limitava a multare (giustamente) le auto in divieto di sosta, lasciando gli abusivi liberi di lavorare ed incrementare i loro lauti guadagni. A questa domanda mi sarà sicuramente risposto che non è compito loro intervenire in questi casi, ed in effetti è vero, sarebbe compito della Guardia di Finanza, ma una segnalazione alle autorità competenti è certo il minimo che possa fare un tutore delle istituzioni.
Ma il problema non è stato limitato alle sole spiagge, è nel centro storico che mi sono reso conto di vivere in una città dalla totale assenza di regole, dove la multa non è uguale per tutti, dove solo alcuni possono lasciare le macchine sulle strisce pedonali, andare senza cintura di sicurezza o circolare in 3 sul motorino, ritengo quindi sbagliato questo modo di agire, che debbano essere pochi eletti a non commettere infrazioni. Mi sembra doveroso precisare che non ho preso nessuna multa, il mio rispetto delle regole viene premiato in certi casi, la mia rabbia è dovuta al fatto che chi è pagato per una cosa deve svolgere nel migliore dei modi il proprio lavoro, chi ha dei compiti per alcuni versi educativi, deve aiutare la città ad essere meno selvaggia, in fondo è da queste piccole cose che si cementifica il senso civico. Non voglio che Licata diventi la città delle multe, quello che voglio dire è che Licata deve diventare una città dove il bene comune dev’essere tutelato, multare chi sbaglia significa fargli capire che non può fare ciò che vuole, ma che ci sono delle regole che bisogna rispettare. E magari, un po alla volta, qualcuno inizierebbe a capire che non bisogna buttare a terra carte e bottiglie, che le panchine sono fatte per sederi e non per essere distrutte.
Questa estate ho visto macchine posteggiate dentro le aiuole, altre sui marciapiedi sotto al cartello “divieto di fermata“, gente con i motorini scorazzare in mezzo alla persone nel pieno di un’isola pedonale, e mi spiace dirlo, in presenza dei vigili urbani, pronti a girarsi dall’altra parte, e tralasciamo gente in motorino senza casco, persone alla guida delle macchine senza cintura. Se Licata oggi versa nelle terribili condizioni che tutti conosciamo, la responsabilità è anche dovuta alla totale strafottenza delle istituzioni tutte, dall’impiegato messo davanti alla scrivania non per meriti propri al politico che, arrivato alla poltrona, ha come obiettivo primario il bene proprio.
Ribadisco, nulla di personale, semplicemente ritengo che chi è pagato per una cosa deve farla nel migliore dei modi, altrimenti che siano persone più meritevoli a svolgere quelle mansioni. In tempi di crisi, vista la quasi inutilità dei vigili urbani, sarebbe un bel risparmio per le casse comunali, magari potremmo spendere quei soldi per affrontare altri problemi che a Licata certo non mancano.
Nei prossimi giorni saranno fatte altre provocatorie proposte, chiunque volesse dire la sua è libero di farlo, il blog è uno spazio aperto a tutti.
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