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Leggendo certe notizie viene da chiedersi se, per caso, davvero non ci sia qualcuno che, o per poca intelligenza o per eccesso di perfidia, si diverta a giocare sulla pelle dei cittadini europei.La fonte è autorevolissima: "Il Sole24 Ore" del 12 luglio 2013.
Il fatto è questo: la Commissione Europea ha avuto la bella pensata di creare un proprio servizio autonomo per fornire notizie (verrebbe da dire "veline") su ciò che fa la Commissione stessa. Non che, già adesso, manchino gli addetti stampa: pare che, comprese le figure assimilate (portavoce, addetti al Direttorato per la comunicazione, ecc...) vi siano in servizio a Bruxelles circa 170 persone destinate a tale incombenza. Ma evidentemente non bastano e dunque la Commissione ha aperto un bando per reclutare ulteriori giornalisti ed esperti di giornalismo.Motivo: i sondaggi dicono che soltanto il 30% degli Europei ha un giudizio positivo sulle istituzioni europee, mentre il 57% dichiara di non darvi credito.A Bruxelles vivono completamente fuori dalla realtà e ritengono che la colpa di tale pessima fama delle istituzioni europee non dipenda dalle politiche economiche che stanno conducendo alla rovina i popoli. No, la responsabilità sarebbe di quei cattivi giornalisti delle varie testate accreditati a Bruxelles che parlano poco e male delle istituzioni europee. Da qui la necessità di creare una piattaforma informativa alle dirette dipendenze della Commissione che dica chiaro e forte quanto sono buoni, bravi e belli i politici e i burocrati di Bruxelles.C'è da restare senza parole!
Non solo a Bruxelles si aumentano gli organici della burocrazia proprio mentre, sempre da Bruxelles, partono ordini perentori rivolti agli Stati dell'Unione affinchè sia ridotto il numero dei dipendenti pubblici. Non bastasse questo, la Commissione ha la risibile convinzione che la pessima fama delle istituzioni europee dipenda dalla "cattiva" stampa e non, come invece è nella realtà, dalle fallimentari politiche economiche europee.Non fosse una tragedia, verrebbe da ridere.
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