Quella voglia di gusti amari e un po' aciduli, che fa capire che il corpo ha bisogno di risvegliarsi perché la primavera si sta avvicinando; radici, erbe amare di campo e questa zuppa. Da prepararsi il giorno prima, perché - lo confesso, lo dico senza alcun fondamento scientifico, ma solo per esperienza, per cui, se volete, potete solo fidarvi - i suoi sapori hanno bisogno di amalgamarsi, soprattutto l'acido della mela.
Che, per lo stesso motivo, per apprezzarla al meglio, va condita con un olio speziato. Non vi resta che provare; sappiate, però, che ne vale la pena...
Per quattro aspiranti ricercatori
1 piccolo cespo di lattuga (qui romana)
1 mela
1/2 porro
1 patata
1 spicchio dì aglio
1 cucchiaio di dado vegetale
500-700 ml acqua
3 cucchiai olio evo
2 chiodi di garofano
1 pezzetto di stecca di cannella (o 1 cucchiaino cannella in polvere)
Pulire e affettare finemente il porro e la lattuga e metterli ad appassire insieme a un cucchiaio d'olio, al'aglio e alla patata e alla mela pelate e tagliate a fettine in una pentola capiente. Aggiungere l'acqua, il sale e il dado vegetale e cuocere, meglio se a pressione, per circa mezz'ora. Frullare con il mixer a immersione e servire condendo a freddo con due cucchiai d'olio evo in cui siano state fatti scaldare a fuoco molto basso i chiodi di garofano e la cannella, in modo da farne rilasciare l'aroma.