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Spese di rappresentanza o no? E davvero necessarie? E perché fatturate in modo generico, quando la disciplina fiscale esige precisione?

Creato il 23 febbraio 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

Sono veramente necessarie le spese di rappresentanza? Solo se hanno una ragione, che andrebbe resa evidente. Sono qualificabili come spese di rappresentanza dei gadget di cui, dalla fattura presentata dall’ufficio comunicazione della Provincia, non si sa nulla?
L’acquisto è stato compiuto il 27 dicembre 2012. Quei gadget erano destinati a una circostanza festosa del periodo natalizio o no?
Nemmeno questo risulta in modo chiaro dalla fattura. Ma visto che la normativa evolve, l’amministrazione sarebbe stata più accurata e prudente nel determinare la spesa, nel rispondere a semplici domande, non nel trincerarsi nel solito silenzio saliniano carico di presupponenza.
La fattura messa a disposizione dal presidente della Provincia Salini è leggibile nella foto pubblicata al link
http://cremonademocratica.org/2013/02/22/salini-insiste-ho-comprato-60-gadget-per-2-500-euro-davvero-bellesempio-di-uso-del-denaro-pubblico/

Il seguente link rimanda poi a un articolo che dovrebbe far pensare. Siccome il denaro è pubblico, è così odioso chiedere perché viene speso in un certo modo? È attenzione all’amministrazione o dev’essere a tutti i costi accanimento fazioso davanti al quale non dare risposte chiare?

http://www.tasse-fisco.com/societa/regali-natale-rappresentanza-omaggi/1263/

Le spese di rappresentanza vanno rendicontate in modo preciso, in modo che risulti la necessità della spesa e la sua utilità. Altrimenti si possono verificare comportamenti assai discutibili. Dalla pubblica amministrazione non dovrebbe uscire un euro senza motivo e senza una precisa destinazione, né dovrebbe essere effettuata una spesa senza chiarirne i caratteri.
Così, anche dal punto di vista fiscale, che presenta diversi criteri di deducibilità, appare davvero generica e superficiale la fattura che l’ufficio comunicazione ha presentato l’altro ieri con tanto orgoglio. Sessanta gadget non meglio identiticati per un totale di 2.500 euro iva al 21% compresa.
Come si fa a sapere se siano realmente spese di rappresentanza?

Saggezza vuole che esista un regolamento interno, e una disciplina tale che le spese di rappresentanza esaltino i fini istituzionali dell’ente pubblico stesso, in questo caso la Provincia di Cremona. Per questo appare interessante l’articolo di Teofilo Celani, pubblicato in http://www.diritto.it/articoli/amministrativo/celani2.html
Eccone un brano

3.4. Gestione contabile.

Oltre alla corretta individuazione di criteri oggettivi e predeterminati è necessario un secondo ingrediente pertinente la successiva fase di contabilizzazione. Le spese di rappresentanza, infatti, debbono essere esposte nei rendiconti in maniera non globale o forfettaria, bensì in modo da evidenziare precisi riferimenti soggettivi, temporali e modali che consentano un’adeguata valutazione della rispondenza ai fini pubblici delle spese stesse.

Inoltre, gli aspetti formali e sostanziali connessi agli adempimenti amministrativi e gestionali richiedono una cura qualificata relativamente:

alla esposizione, nella parte motiva dei provvedimenti, delle circostanze e delle ragioni che determinano la spesa con riguardo, altresì, alla qualificazione pubblica o di rilevanza sociale del destinatario dell’attività;
all’allegazione di documentazione per quanto possibile puntuale della spesa dalla quale possa evincersi la natura delle erogazioni e le circostanze nelle quali sono state determinate;
coerentemente ai punti che precedono, alla dimostrazione che l’eventuale attività connessa a quella di rappresentanza, qualora si estrinsechi nell’acquisizione di beni o di servizi sia stata svolta conformemente alla normativa contabile che regola la materia. In particolare, all’acquisto di beni da destinare ad omaggi se riguardanti prodotti di comune commercio deve procedersi mediante l’espletamento delle procedure di scelta del terzo contraente previste dalla legge a garanzia delle ragioni economiche dell’Amministrazione.
Inoltre, tutti gli oggetti devono essere regolarmente assunti in carico negli appositi inventari sui quali va annotato il discarico con la precisa indicazione del destinatario dell’omaggio e dell’occasione che lo ha determinato.


Già il D.M. del 19.11. 2008 stabiliva criteri di inerenza e congruità. La spesa di rappresentanza va compiuta in linea con l’attività dell’azienda, dimostrando con questo che dovrebbe anche produrre vantaggi.

45.284910 9.845936

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