Spese strane per la bioenergie

Creato il 17 aprile 2014 da Cremonademocratica @paolozignani

Ma che abbiamo fatto di male per subire anche questo? Il link tanto per ricordare l’enorme spesa, l’ultimo decreto del settore Ambiente della Provincia su Gadesco per rammemorare che cosa poi è successo. Gadesco è stato il caso più clamoroso, ma le segnalazioni alle autorità ambientale non sono state irrilevanti. E di fatto la produzione di energia tramite impianti sovradimensionati speculativamente è un dato di fatto. Non mancano gli esposti, manca personale per i controlli. E le leggi sono fatte per favorire in modo pericoloso il profitto privato, a danno della salute.


 Fondazionecariplo.it

Fabbrica della Bioenergia

Un investimento di 6,5 milioni di euro, di cui 2,5 da Fondazione Cariplo (un milione sul bilancio 2009), per far nascere a Cremona la Fabbrica della Bioenergia, un polo industriale e di ricerca all’avanguardia mirato alla produzione di energia da biomasse. Gli obiettivi sono molteplici: diversificare l’attività agricola, migliorarne la redditività e ridurne l’impatto ambientale, creare un luogo di sperimentazione impiantistica e industriale, promuovere l’innovazione tecnologica e l’alta formazione.

Le attività si concentreranno su quattro linee principali:

- ricerca, che verterà sulla digestione anaerobica di biomasse e i temi ad essa correlati (sistemi di telecontrollo e monitoraggio e processi per la rimozione dell’azoto)
– dimostrativa, per rendere visibili i risultati teorici attraverso la realizzazione di un digestore anaerobico presso l’AEM di Cremona e un gassificatore a Castelleone
– servizi, con analisi di laboratorio, valutazione di fattibilità tecnico-economica, testing di nuove tecnologie etc.
– osservatorio, che serva a divulgare i risultati raggiunti ed erogare corsi di formazione

Al progetto partecipano il Politecnico di Milano (polo di Cremona), la Camera di Commercio, la Provincia e il Comune di Cremona, Reindustria e le municipalizzate Aem, Scs e Scrp. Il nuovo distretto agro-energetico ha l’ambizione di diventare un punto di riferimento regionale sia per gli aspetti industriali e agronomici, sia per le questioni a livello normativo.

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