Spicca il volo, per la prima volta in Sicilia, un’Aquila di Bonelli, specie protetta

Creato il 08 maggio 2012 da Tanogabo @tanogabo2

Il primo volo e’ un po’ come il primo bacio, non si scorda mai. E non lo dimenticheranno, infatti, i volontari della Lipu e del coordinamento tutela rapaci che hanno potuto seguire ‘in diretta’ il volo di un’Aquila di Bonelli, specie rara e minacciata, avvenuto nel campo di volontariato in corso in Sicilia, nella provincia di Caltanissetta. Inoltre, grazie alla sorveglianza dei nidi, partita a fine marzo, sono attesi nei prossimi giorni altri nuovi ‘involi’. E’ successo che, durante un controllo, si e’ scoperto che il primo pulcino nato poco piu’ di un mese fa nell’isola aveva effettuato il suo primo volo. E’ stato con un “ciok” (suono che serve a richiamare l’attenzione dei genitori) che il pulcino ha informato i volontari del lieto evento. Durante il sopralluogo il nido era stato trovato vuoto e in principio si era temuto il peggio: da anni i bracconieri riusciescono a rubare i pulcini. Invece, la piccola aquila aveva semplicemente lasciato il nido per andare a ispezionare il mondo, seguito dai genitori. Quel “ciok” del pulcino, indispensabile per sopravvivere, e’ anche un messaggio di speranza per il salvataggio di questa specie, oggi minacciata di estinzione in Italia e ridotta a poche decine di coppie, concentrate in Sicilia.

E’ la prima Aquila di Bonelli nata quest’anno in Sicilia -commenta Fulvio Mamone Capria, presidente Lipu-Birdlife Italia- Un involo importante, che premia il duro lavoro di presidio costruito con pazienza e dedizione. Questa volta annunciamo una nascita e non un’uccisione, festeggiamo la liberta’ delle aquile e non il prelievo illegale di rapaci da parte dei bracconieri“. Partito a fine marzo, il campo -sostenuto dalla campagna nazionale Lipu contro il bracconaggio (www.lipu.it)- si concludera’ a fine maggio con l’involo dei pulcini di tutte le 25 coppie di Aquila di Bonelli che stanno nidificando in provincia di Caltanissetta. Il progetto vede impegnati i volontari della Lipu e di altre associazioni riunite nel Coordinamento tutela rapaci Sicilia, e la collaborazione dell’Azienda foreste demaniali della Regione Sicilia e del nucleo Cites. Sono diverse le specie monitorate, tra cui anche il capovaccaio, il lanario e il pellegrino; il programma prevede anche la sorveglianza di uno dei nidi di aquila di bonelli, depredato nel 2010, anno in cui fu scoperto un vasto traffico di nidiacei di rapaci a opera di figure vicine al mondo della falconeria.

fonte: meteoweb.eu


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