Notizia | 25/04/2014 ( ore 14:39 ) : The Amazing Spider-Man 2 - Il potere di Electro è approdato mercoledì nelle sale cinematografiche italiane, dividendo più o meno in due il pubblico. Gli affezionati della saga precedente, diretta da Sam Raimi, avranno difficoltà nell'apprezzare anche questa versione cosi come a chi non è mai piaciuta particolarmente la trilogia di Raimi, troverà questa nuova serie di film più idonea ai propri gusti. Ma non tutti sanno che per realizzare questo franchise, sia Sam Raimi che Marc Webb, si sono ritrovati di fronte a numerose sfide, idee poi accantonate, villain 'modificati' e/o tagliati durante la pre-produzione. Scopriamo un paio di retroscena sulla saga dopo il salto.
- Spider-Man (2002): inizialmente David Koepp sviluppa una storia che vede Green Goblin come antagonista principale e Dottor Octopus come secondario; Octopus viene reso più giovane ed innamorato di Mary Jane Watson. Durante la pre-produzione, si decide di togliere Octopus e di concentrarsi solo su Goblin. Vengono apportate varie modifiche sostanziali al materiale di partenza, tra i quali gli spara-ragnatele omessi in favore di ragnatele organiche e, ovviamente, la presenza di Mary Jane come "prima fidanzata importante" del protagonista anziché Gwen Stacy. L'ispirazione principale del film sono le storie classiche dell'Uomo Ragno. Vista l'assenza di Gwen e la presenza di Norman Osborn/Goblin, Sam Raimi omaggia i fan inserendo la sequenza del ponte, ovviamente con "un finale diverso". Vista anche l'avanzare dell'età dei protagonisti scelti, Raimi salta a piè pari tutta la fase dell'adolescenza e del liceo di Peter, piuttosto importante nei fumetti, per farlo arrivare (a metà film) già all'università e al lavoro.
- Spider-Man 2 (2004): la genesi del secondo capitolo dedicato all'arrampicamuri è ancora più 'complicata'. Inizialmente Sam Raimi e gli sceneggiatori sviluppano una trama in cui sono presenti ben quattro villain: Dottor Octopus, Lizard, Gatta Nera e Harry/Goblin. Salito a bordo del progetto, Michael Chabon, per sua stessa ammissione, 'fa ragionare' Sam Raimi e taglia tre dei quattro villain proposti, concentrandosi solo su Octopus. La versione di Chabon, però, si concentra nuovamente su un giovane Octopus innamorato di Mary Jane e Harry che mette una taglia sulla testa di Spider-Man. L'idea viene apprezzata da Sam Raimi ma non dalla produzione che decide di far riscrivere il film completamente in quello che poi diventerà "la versione ufficiale". Sam Raimi ha ammesso di aver preso ispirazione più che dai fumetti da "Superman II", di cui il film riprende i temi e la perdita dei poteri. Il regista, però, decide comunque di omaggiare i fan con la rappresentazione 'grafica' di "Spider-Man, No More!".
- Spider-Man 3 (2007): se pensate che la genesi di Spider-Man 2 fosse complicata, non sapete quella del terzo film. Si decide di esplorare la trama del simbionte nero e affrontare il tema della vendetta e del perdono. I nemici che sceglie sono Harry/Goblin, Uomo Sabbia e Avvoltoio (trovate un concept art di Avvoltoio cliccando qui). I produttori della pellicola, però, chiedono a Sam Raimi di togliere uno dei tre villain in favore di Venom, più idoneo con la storyline scelta (il simbionte nero); il regista elimina, cosi, Avvoltoio. Viene introdotta anche Gwen Stacy, per i successivi possibili capitoli. Alvin Sargent abbandona la sceneggiatura (ormai definita 'complessa') e Sam usa uno script realizzato insieme a suo fratello Ivan. Il risultato è un 'pastrocchio'. Anche se togliamo tutte le poche sequenze con Eddie/Venom, il film risulta essere confusionario e ben lontano dai precedenti due episodi. Non aiutano i tanti cambiamenti: il look di Harry/Goblin, l'Uomo Sabbia totalmente modificato per ragioni di trama, la Gwen resa 'oca'. L'ispirazione principale, come per il secondo, è "Superman III" in cui Clark veniva a contatto con la kryptonite rossa; infatti il Peter 'sotto effetto' del simbionte nero ricorda molto più il Clark di Superman III che il Peter dei fumetti. I fan non gradiscono ma il film incassa tanto al botteghino.
- Spider-Man 4: per non perdere i diritti di sfruttamento da parte di Marvel, Sony mette in cantiere un quarto film con lo stesso cast e crew dei precedenti tre. Sam Raimi accetta di tornare a patto che la Sony gli dia totale libertà creativa. La storia ideata da Raimi e confermata dall'autorevole Vulture, vedeva Peter sposato con Mary Jane con tanto di figlio. Peter, però, s'innamorava di Felicia e tradiva Mary Jane con lei: i due si lasciavano. Nel frattempo Adrian Toomes diventava nuovo redattore capo del Daily Bugle; Toomes era anche Avvoltoio e si scontrava con Spider-Man. Quest'ultimo finiva per ucciderlo. Solo successivamente Peter scopre che Felicia è figlia di Adrian la quale, scoperta la verità, si sdoppia nella Donna Avvoltoio e fronteggia l'Uomo Ragno. Il film si sarebbe concluso con Peter che getta via il costume dal ponte e abbandona la sua doppia identità. Una trama che non piace minimamente alla produzione che decide di far ragionare Raimi, ingaggiando una serie di sceneggiatori che riscrivono la sceneggiatura togliendo le ingenuità e, soprattutto, il personaggio 'inventato' di Donna Avvoltoio, non gradito da Sony. Nonostante ciò il regista ingaggia John Malkovich come Avvoltoio e Anne Hathaway come Donna Avvoltoio... la Sony tenta di convincerlo, Raimi non ci sta e abbandona la produzione.
- The Amazing Spider-Man (2012): mentre tentava di far ragionare Raimi, la Sony stava preparando in gran segreto "un piano B". Visto che Raimi non voleva affatto eliminare la Donna Avvoltoio e cambiare la trama - il che avrebbe portato, inevitabilmente, all'uscita di scena del regista - la Sony pensò di far scrivere, parallelamente, lo script di un reboot più fedele al fumetto, che unisse l'universo classico a quello Ultimate, soprattutto per non perdere i diritti. Con l'abbandono di Raimi e del cast, Marc Webb viene scelto come regista del reboot che vede come villain Lizard e come "prima fidanzata" Gwen. L'idea è quella di lanciare un universo dedicato all'Uomo Ragno, molto 'fumettoso', e cercare di creare delle storie 'seriali' piuttosto che una trilogia autoconclusiva e a sé stante come quella di Raimi.