SpidWit: Intervista a Dino De Luca

Da B2corporate @b2corporate
Continuiamo a parlare di Startup, business idea e progetti innovativi catapultati nel Wind Business Factor Competition 2013. Oggi è il turno di Spidwit, raccontato da Dino De Luca. SpidWit è in pratica un social magazine che viene strutturato e personalizzato secondo i gusti e le esigenze del lettore.

1) Ciao Dino, grazie della disponibilità! Raccontateci qualcosa di voi!
Ciao, grazie a voi per questa opportunità!
Il team di SpidWit è al momento costituito dai due fondatori (Antonio e Dino)e si estende con un mini-team di sviluppo software, ed altri piccoli ma importanti contributi utili ad impreziosire il lavoro sulla parte grafica, il logo, le foto, ecc. Speriamo di potere avere un team più ampio e stabile non appena il budget lo consentirà.
L’idea di SpidWit nasce a Catania nello scorso autunno.
Dopo aver lavorato con le scrivanie a pochi metri di distanza per circa una decina di anni presso Nokia
(e Nokia Siemens Networks negli ultimi anni) è emerso un interesse comune sia su idee legate ad applicazioni web/social, sia verso attività indipendenti, più sfidanti, ma allo stesso tempo ricche di soddisfazioni.
Abbiamo valutato varie idee per poi decidere di focalizzarci con entusiasmo su quella che poi è divenuta SpidWit.
Il punto di partenza è stato un’osservazione più attenta sul mondo dei social network e del loro utilizzo sempre più spinto come sorgente di informazione personalizzata fornita da amici, contatti, gruppi, personaggi famosi, brand, ecc., Questo flusso crescente e frammentato di informazioni diventa complesso da seguire, soprattutto per chi non ha tempo per potersi connettere e concentrarsi sui propri profili social con regolarità.
SpidWit è dunque un’applicazione web che analizza, seleziona e modella un set variegato di contenuti (tweet, articoli e altri contenuti condivisi, conversazioni, feedrss, etc.) raggruppandoli e presentando il risultato finale tramite una griglia personalizzata di tiles (mattonelle) dinamiche che mettono in evidenza argomenti di interesse per l’utente.


…che potrà cosi velocemente accedere ai dettagli


A partire dal “motore” di base, altre importanti funzionalità sono in fase di sviluppo. Esse consentiranno una vera e propria interazione con le notizie, quella che noi chiamiamo “enriched reading experience”.
Alcuni esempi: la possibilità di accedere alla timeline di una notizia, cioè seguire a ritroso come essa si sia evoluta nelle settimane precedenti; la possibilità di seguire un argomento, alla stregua di quello che Twitter fa consentendoti di essere follower di amici, brand, personaggi famosi;o ancora la possibilità di creare una mappatura della propria community di amici in base agli interessi verso i trending topic, etc.


Non siamo ovviamente l’unico prodotto in questo campo, ma la nostra percezione è che gli obiettivi dei nostri competitor siano quelli di distribuire informazione usando un formato elegante e ottimizzato per dispositivi mobili, limitandosi a organizzare le notizie per categorie. La nostra idea è didifferenziarci puntando a un maggiore livello di personalizzazione e interattività.
Oggi SpidWit è online con un prototipo ed è accessibile solo ad un gruppo selezionato di utenti. L’idea è di arricchirlo con nuove funzionalità e renderlo accessibile a tutti durante il prossimo autunno, sia per il mercato consumers ma anche per quello corporate (in particolare il segmento small business).
2) Fare startup è un’avventura da intraprendere senza la paura di fallire, qual è il vostro motto?
Spesso è ciò che si apprende da ragazzi a restare un insegnamento indelebile: giocando a pallone s’impara presto che la vittoria è l’aspettativa migliore, ma fondamentale è come ci si è preparati alla partita e come si è giocato. Questo vuol dire da un lato impegnarsi al massimo per il successo, e dall’altro accettare serenamente un possibile fallimento come parte del gioco e da lì ricomporre velocemente i pezzi, far tesoro degli errori commessi per poter ripartire con maggior determinazione. E’ meno sintetico di un motto, ma speriamo renda bene l’idea!
3)    Un  team dinamico, motivato e affiatato è fondamentale per andare lontano! Come siete strutturati? Quali competenze tecnico specialistiche possedete?
Il team e la sua diversità contano molto per il successo di una startup. Nonostante la provenienza dalla stessa azienda, i nostri profili sono diversi e complementari.
Antonio è un tecnico con una forte propensione creativa, partendo da un background informatico, possiede doti creative che lo portano anche ad attività trasversali come la scrittura, il blogging e la comunicazione radiofonica.  E’ lui è il “social network addicted” tra noi, è lui quello più a contatto con le novità e i trend tecnologici.
Dino è quello con l’abilità nel decomporre problemi complessi in azioni da portare avanti, focus sull’execution, doti di leadership e visione, esperienza in business management.
La scelta dei ruoli di CTO e CEO è dunque giunta di conseguenza. Per il ruolo di CMO siamo attualmente alla ricerca di qualcuno con forte background nel campo dei social media e dell’ informazione, e anche nella promozione di applicazioni internetbusiness to consumer.
4) Wind Business Factor Competition 2013: un’opportunità per apprendere, fare networking, far conoscere la propria idea a potenziali investitori! Quale valore aggiunto state portando a casa da questa esperienza?
Una su tutti: l’esser costretti a dover continuamente rimettere in discussione le nostre certezze con un ritmo superiore al solito. Ovviamente le discussioni con amici e colleghi, i feedback dei primi utenti sono stati e sono fonte di continua verifica.
Le interazioni iniziali con il nostro mentor di WBF (che lavorando nell’ambito delle Venture Capital, ha un punto di vista assolutamente diverso dalla gran parte dei nostri interlocutori quotidiani) stanno avendo un elevatissimo peso specifico grazie a commenti e suggerimenti utili per nuovi spunti e nell’affinamento dell’idea di base. Non ultimo l’incontro con altri startupper è fondamentale, perché ci si trova a dover affrontare problematiche simili e a potersi confrontare, arricchendosi “sul campo”.
5) Innovazione, creatività e motivazione: aspetti fondamentali per fare startup: ma non dimentichiamoci delle tecniche di management per completare il cocktail esplosivo! Cosa ne pensate?
Nel nostro team è possibile trovare consolidate competenze di people e business management maturate in complessi ambiti internazionali. Questa competenza aiuta, ma abbiamo da subito capito che una cosa sono le grandi aziende, altro sono le startup: le tecniche manageriali sono utili, ma ci vuole anche tanto buonsenso, intuito e flessibilità.
6) Eric Ries autore del libro “The Lean StartUp” definisce la startUp come un’organizzazione dedicata alla creazione di qualcosa di nuovo in un contesto di estrema incertezza! Messaggio chiaro e rivolto a tutti coloro che vogliono percorrere nuove strade (gli imprenditori sono ovunque) e lanciare prodotti/servizi ancora inesplorati. L’approccio deve essere quello di implementare unmetodo scientifico basato sull’innovazione sperimentale per misurare  i propri progressi, collegato alla capacità di apprendimento continuo. In sintesi il messaggio è: Build-Measure-Learn innovando e sperimentando! E’ il vostro modus operandi?
Tale è l’importanza che attribuiamo a questo libro che dal giorno in cui lo abbiamo letto è cambiato completamente l’approccio operativo alla nostra startup.
Abbiamo capito che l’idea di base è solo un punto di partenza, ma ciò che conta realmente è la capacità di sviluppare quell’idea, limarla, metterla discussione, imparare ed eventualmente ricominciare laddove la verifica non abbia portato ai risultati aspettati.
Chiedere feedback è la nostra fonte primaria di analisi del prodotto: abbiamo da subito cominciato a parlare della nostra idea e a chiedere opinioni; abbiamo dunque provato a descriverla tramite dei semplici video e a chiedere di compilare dei survey; infine il lancio della versione alpha e l’importantissimo confronto con mentor, investitori e con altri startupper.
Dopo anni di programmazione e organizzazione del lavoro di stampo finnico-tedesca, la gestione e la definizione di strategie in un contesto di costante incertezza è di certo il tratto più complesso e anche stimolante di questa nuova fase della nostra vita lavorativa!
Qui sotto, trovate un video introduttivo che evidenzia le principali caratterisitche di SpidWit:

Ringraziando Dino De Luca e il suo team per l’intervista, ricordiamo che nel sito di Wind Business Factor Competition
potete trovare moltissimi approfondimenti, indicazioni per partecipare ai gironi successivi della competition e una community preziossima per fare networking e condividere esperienze e informazioni.



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