Gli spinaci
Gli spinaci sono la nota verdura dal colore verde scuro e a foglie leggermente spesse con la caratteristica di essere assai ricche di ferro, quindi molto indicate per l'alimentazione di chi ne è carente. Per questo motivo sono tradizionalmente osteggiate dai bambini quando si vedono costretti ad assumerne per carenza di ferro. In realtà gli spinaci sono una verdura che rende particolarmente saporiti piatti come minestre, sughi, zuppe e soprattutto torte salate. Il loro consumo è assai diffuso in Grecia, paese nel quale molti tra i piatti tradizionali vengono preparati con questa verdura. La pianta dello spinacio, nome comune per spinacia oleracea, appartenente alla famiglia delle Chenopodiacee, è coltivata largamente in tutte le parti d'Italia, essendo molto tollerante a diversi tipi di clima e non temendo anche le temperature più fredde: la sua semina infatti può dilungarsi come tempi dalla fine del mese di agosto fino alla metà dell'autunno, ma anche dalla metà di gennaio fino ad aprile, cosicché le foglie possano essere raccolte sia tra autunno-inverno che in primavera-estate. Lo spinacio è tuttavia assai sensibile a prolungati periodi siccitosi. In caso di situazioni di questo tipo monta infatti subito a seme. Mentre, in seguito a una crescita corretta in buone condizioni di idratazione, la pianta resiste anche a situazioni di temperature molto rigide, anche a gelate che scendono poco oltre ai 7 gradi sotto lo zero.
Terreno
Il terreno preferito dallo spinacio è un terreno di medio impasto, ma anche sciolto, caratterizzato da una discreta ricchezza di sostanza organica, così come di calcio. Lo spinacio è una pianta di breve ciclo ed è quindi consigliata come coltura intercalare che segue piante come pomodori, piselli o fagioli, ma anche prima di altre semine o trapianti di primavera.
Concimazione
Un consiglio ripetuto per la coltivazione degli spinaci è quello di evitare un apporto massiccio di azoto nel terreno, dal momento che la pianta ha la caratteristica a trattenere nelle sue foglie un abbondante percentuale di nitrati. Ogni cento metri quadri di coltura si consiglia una quantità massima di 2 quintali di letame, o, in alternativa, di composto abbastanza maturo.
Avvicendamenti
Consociazioni favorevoli si hanno con sedani, rape, porri, fave. Fagioli e piselli, invece, piante dalla crescita decisamente più lenta, possono favorire lo sviluppo degli spinaci grazie alla presenza del loro fogliame che protegge la pianta dello spinacio da una esposizione al sole troppo elevata.
Semina
E' possibile procedere con una semina a scalare ogni 2 o 3 settimane, tra il mese di marzo e quello di novembre, al fine di ottenere una raccolta continua che duri per l'intero anno. La semina dovrà avvenire in solchi posizionati a distanza fra loro di circa 25 centimetri e scavati a una profondità di 2 centimetri circa. Per ciò che riguarda le zone a temperatura più fredda. È consigliabile provvedere con una protezione delle piantine con campane di vetro o tunnel, specie dal mese di ottobre in avanti. La quantità di semi ogni 10 metri quadrati di coltura sarà di 30 grammi o poco meno.
Annaffiatura
La pianta di spinacio, si è detto, teme particolarmente i prolungati periodi di siccità. E' pertanto consigliabile intervenire con annaffiature a partire dal primo periodo vegetativo, concentrandosi dunque nelle stagioni più calde. Ciò, appunto, per evitare che la pianta monti presto a seme, come accade facilmente per quelle coltivazioni dei mesi primaverili o d'estate.
Parassiti
Un pericolo molto diffuso che riguarda la pianta è rappresentato dalla cosiddetta “mosca dello spinacio” che attacca, con i suoi esemplari adulti, i fiori degli spinaci succhiandone i liquidi. Attacchi alle foglie sono apportati dagli esemplari femmina delle mosche, che depongono le uova da cui larve, lunghe anche 7 millimetri, fuoriescono e vanno a scavare dei tunnel dannosi, conducendo a disseccamento o alla caduta della foglia. Un buon metodo per combattere questi attacchi, è operare con una rincalzatura e irrorare con un apposito infuso di tanaceto. Se l'attacco è invece già avvenuto, si provvederà con un trattamento a base di estratto di assenzio o, in alternativa, con un'adeguata miscela di legno quassio, acqua e sapone, nella misura di circa 100 litri d'acqua, 800 grammi di legno quassio e 200 grammi circa di sapone. Ulteriori danni provengono dalle crittogame, come la peronospora che provoca macchie gialle sulle pagine superiori della foglia e muffe su quella inferiore. Ad attacco avvenuto si dovrà bruciare la pianta colpita e intervenire successivamente con sali di rame.
Raccolta
Si procede a scalare: si devono recidere alcune foglie per ciascuna pianta evitando il germoglio centrale, oppure asportando la pianta intera nel momento in cui si present con un adeguato sviluppo vegetativo. Per ciò che riguarda lo spinacio estivo e primaverile, la raccolta avviene soltanto dopo due mesi o poco più dalla semina. Le piante invernali o autunnali hanno invece tempi più lunghi e prevedono una raccolta dopo tre mesi circa.