PC
TESTATO SU
PC
Genere: Gioco di Guida, Simulazione
Sviluppatore: Oovee Game Studios
Produttore: IMGN.PRO, Oovee Game Studios
Distributore: Digitale
Lingua: Italiano
Giocatori: 4
Data di uscita: 12/06/2014
Deformazione del terreno e dei pneumatici a contatto con le varie superfici presenti Nessun volante supportato allo stato attuale
In multigiocatore è molto divertente, anche per merito della grandezza delle mappe... … Che però sono poco varie ed è previsto un unico obiettivo in ciascuna di esse
Buon numero e realizzazione dei veicoli, con tanto di personalizzazioni attivabili Telecamera da perfezionare, così come l'innesto delle marce in modalità manuale
Stufi di strade asfaltate, bolidi veloci e potentissimi, nei vostri simulatori di guida preferiti? Tranquilli, i ragazzi di Oovee Game Studios hanno pensato anche a voi, lanciando sul mercato Spintires: un simulatore di guida off-road in cui le costanti saranno strade fangose e di difficile percorrenza, pesanti e lenti mezzi perlopiù da lavoro e mappe molto ampie, piene zeppe di pericoli e saliscendi. Tutto questo è stato possibile grazie alle donazioni nella campagna Kickstarter, come spesso oggigiorno avviene per produzioni minori, con le quali il piccolo team è riuscito a venire a capo del progetto, che nel 2009 aveva ricevuto un riconoscimento importante agli Intel Awards. Come analizzeremo nel corpo della recensione, le migliorie possibili sono ancora molte, ma per essere un inizio non c’è male. Eccovi tutti i dettagli.
CHI VA PIANO…Cinque mappe, una manciata di mezzi pesanti con cui partire (tanti altri quelli da sbloccare) e strade piene di fango, immerse in foreste, attraversate da corsi d’acqua. Spintires è un simulatore di quelli tosti, o come si direbbe, di “vecchia scuola”, che non si perde in presentazioni di rito o tutorial; poche le raccomandazioni, il tanto che basta per capire qual è effettivamente il nostro scopo nel gioco, e poi via, si parte! Il titolo, che come vedremo più avanti si compone anche di una modalità multigiocatore, lo si può affrontare in due difficoltà: Occasionale e Simulazione. Con la prima si hanno agevolazioni come la possibilità di riportare i mezzi in garage, di saltare nel tempo, di avere meno consumi di carburante e un percorso visibile sulla mappa di gioco; con la seconda tutti questi aiuti non esistono, in più sarà impossibile attivare il blocco differenziale se si utilizza il cambio automatico.
L’obiettivo principale è quello di trasportare del legname da una destinazione ad un’altra della mappa, ma per far questo bisognerà prima arrivare al punto di carico (facile a dirsi, tutt’altro che a farsi) solitamente posto nel capo opposto rispetto a quello di partenza. Un modo, questo, utile a prender dimestichezza coi pochi comandi – oltre all’acceleratore e al freno, bisognerà gestire il cambio qualora si decidesse di impostarlo in modalità manuale, le luci, il blocco differenziale e la trazione integrale, attivabili tramite semplice pressione di tasti specifici – e poi farsi valere sui terreni dissestati che una delle cinque mappe presenti ci proporrà. Il primo impatto potrebbe essere traumatico, anche se siete abituati a titoli simulativi potreste ritrovarvi bloccati nel fango dopo appena pochi metri, ma fa tutto parte del gioco. Pian piano capirete come gestire al meglio il gas e che aiuti attivare, anche perché il consumo progressivo del carburante (variabile da veicolo a veicolo, così come la capacità del serbatoio) costringe il giocatore a farne un uso intelligente, onde evitare di rimanere a secco. Niente paura, nella mappa sono disseminati dei punti di rifornimento, così come altri garage e veicoli sbloccabili, che in un certo senso andranno a rimpinguare la penuria di obiettivi, anzi l’unico, prefissato dagli sviluppatori. Ineccepibile il sistema fisico che governa la guida dei mezzi, ottima la deformazione in tempo reale del terreno, così come quella degli pneumatici, e gustosa è la possibilità di usare il verricello qualora si rimanesse impantanati, ma a parte questo in Spintires c’è poc’altro da fare. Il team di sviluppo ha furbescamente cercato di limitare i danni, in attesa degli annunciati update futuri, inserendo un occultamento alla mappa di gioco, che così appare non consultabile liberamente; per poterne usufruire, andranno raggiunti i dispositivi di occultamento disseminati nell’ambientazione, opportunamente segnalati sulla cartina. Un’altra scappatoia, anche se più allettante e accattivante dal punto di vista del divertimento, è la modalità multigiocatore fino a 4 utenti che consente di entrare all’interno della stessa mappa per esplorare e consegnare legname; nel caso in cui foste assieme ad amici, suddividendosi i compiti l’enfasi di gioco raggiungerà livelli importanti, anche grazie ad una comunicazione avvantaggiata. Se così non fosse e piuttosto che pensare a cooperare regnasse sovrano il desiderio di distanziare gli altri giocatori, il senso della modalità verrebbe un po’ meno, tanto più che così facendo non potremo né aiutare e né essere aiutati dai nostri compagni in-game, qualora si avesse bisogno di una mano per uscire da una situazione un tantino complicata. Almeno per questa modalità, tuttavia, il team a capo dello sviluppo avrebbe potuto inserire varianti e obiettivi un tantino differenti da quelli presenti nella modalità offline, e speriamo che arrivino in futuro, sia per offrire maggior varietà ad un simulatore che al momento pecca per contenuti, sia per incentivare l’azione online che, stando così le cose, offre scarsi motivi per farsi provare. In ogni caso, il netcode e il matchmaking sono risultati stabili, a parte qualche piccolo errore nella ricerca di alcuna partite; un problema che però si è presentato soltanto in alcune circostanze per poi scomparire del tutto.
Il “pericolo monotonia” è quindi decisamente alto, non bastano gli upgrade per ogni veicolo, tramite i quali potrete montare gru o cassoni particolari: si sente la mancanza di alternative ad una formula di gioco semplice e troppo sbarazzina, che va a scagliarsi contro un sistema di guida ben sviluppato e molto credibile, che in queste condizioni smette di essere interessante superate le prime tre o quattro ore di gioco. Certo, la presenza dei danni è uno stimolo a superarsi e affrontare ogni terreno od ostacolo nel miglior modo possibile, ma per quanto l’anima hardcore di questo simulatore tenti di saltar fuori, a farla apparire meno importante del solito è la carenza contenutistica di cui sopra; un peccato, considerando che anche graficamente il titolo di Oovee Game Studios se la cava bene – più nella realizzazione degli ambienti che degli automezzi, presentati con texture slavate e senza inquadratura interna, con le restanti visuali da rivedere – con i terreni deformabili, i corsi e gli stagni d’acqua, il ciclo giorno/notte, gli alberi e i cespugli che si spezzano sotto la furia di un bestione gommato da otto ruote, ad esempio! Altrettanto dicasi per il comparto audio, caratterizzato da effetti sonori molto buoni, sia dei veicoli che ambientali, ma non basta per far raggiungere a Spintires una valutazione più alta di quella sotto esposta. Vedremo se in futuro il team di sviluppo riuscirà a renderlo più completo di come è ora, garantendo prima di tutto il supporto completo a periferiche come i volanti, poi qualche ulteriore accorgimento atto a rendere le fasi di gioco più fluide, vedi innesto di marcia tramite mouse, ora troppo impreciso.
IN CONCLUSIONESpintires, così come ogni simulatore che si rispetti, si propone alla nicchia di appassionati come un titolo diverso dal solito, rivelando ben presto i suoi aspetti migliori: le grandi mappe e i tanti veicoli, i percorsi fangosi e pericolosi, spesso immersi in corsi d'acqua e grossi pantani. Tanto basta, gamepad in mano, a giustificarne l'acquisto, ma in realtà sotto il cofano c'è ancora tanto spazio per apportare miglioramenti. Alla varietà più che soddisfacente dei veicoli e degli upgrade inseriti non corrisponde quella delle mappe, molto ampie, ma poco diversificate le une dalle altre. All'ottimo sistema fisico e di deformazione del terreno e dei pneumatici non si accostano obiettivi allettanti da portare a termine, o fasi di guida un po' più fluide, vedi telecamera ballerina e innesto delle marce (in modalità manuale) farraginoso. In aggiunta, l'impossibilità di poterlo giocare con un volante al momento limita fortemente l'immersione di gioco, quindi non c'è che rimanere in attesa degli ulteriori update promessi dallo sviluppatore, sperando che un progetto così interessante venga sfruttato a dovere e perfezionato ove possibile. Sarebbe proprio un peccato vederlo affondare nel fango, dato che ad oggi è stata sfruttata soltanto una piccola parte del potenziale che possiede. ZVOTO 6.5