Quando l’India incontra l’Italia

Nella splendida cornice offerta da Palazzo Moroni a Padova, il 3 settembre, presso la Sala Anziani, si è svolta la presentazione del libro Il custode della luce di Anita Nair. L’evento, patrocinato dall’Assessorato alla Cultura, ha ospitato due madrine d’eccezione, l’indologa Marged Trumper e la scrittrice Francesca Diano, traduttrice italiana ufficiale delle opere di Anita Nair, le quali hanno creato l’atmosfera ideale per introdurre un mondo così diverso, eppure così simile al nostro, in cui la condizione femminile è vissuta con tutte le sfumature contrastanti tipiche di una cultura orientale.
L’India attraversa una fase contraddittoria, in cui gli aspetti culturali rurali si scontrano spesso con l’emancipazione presente nelle grandi aree urbane, in cui le tradizioni diventano quasi un freno per quel futuro che si prospetta attraverso lo sviluppo economico, industriale e sociale e le radici sembrano perse, fagocitate dalla vita frenetica che non pare lasciare spazio all’individuo e alla sua spiritualità. Marged Trumper ha dipinto un quadro realistico di questi aspetti, offrendo entrambe le visioni della condizione femminile: la donna, vittima di una costante violenza sociale e la donna, che, a dispetto delle convenzioni, tramanda in modo matriarcale il proprio retaggio e la propria cultura, dovendo però nascondersi dietro a paraventi imposti da una mentalità quasi medievale.

Anita Nair, scrittrice internazionale di grande successo, tradotta in 28 lingue, è anche poetessa, autrice di libri per bambini e di un testo teatrale, questo per dimostrare la sua versatilità e la sua grande capacità di rendere “sua” la parola. Ciò nonostante, dimostra profonda umiltà e rispetto verso l’ambiente che la circonda, associando spiritualità e cultura al proprio stile d vita.
