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Split Payment. Ghigliottina PMI, gli Enti Pubblici non pagheranno più IVA sui servizi e beni

Creato il 17 febbraio 2015 da Ufficiostampafedercontribuenti @Federcontribuen
Split Payment. Ghigliottina PMI, gli Enti Pubblici non pagheranno più IVA sui servizi e beni

Legge di Stabilità 2015 (L. 23 dicembre 2014, n. 190, articolo 1, comma 629 ): ai fornitori di beni e servizi sarà erogato il solo importo del corrispettivo (imponibile) indicato in fattura al netto dell'IVA, mentre l'IVA sarà versata direttamente dall'Ente all'Erario. Una mannaia per tutte le PMI che operano esclusivamente con gli Enti pubblici, si vedranno decurtare un ulteriore 40% di liquidità senza sapere se e come verranno rimborsati. Per molti il danno è pari al 100% di cassa. Per molti la sofferenza di cassa è già iniziata e iniziano a temere di non sopravvivere nei prossimi 6 mesi. È come acquistare a 10 euro e rivendere a 7 euro!

"Una normativa ingiusta e illogica, - commenta Paccagnella di Federcontribuenti -, in questo modo la PA continuerà ad accumulare debiti nei confronti delle PMI in barba alle disposizioni europee condannando al fallimento migliaia di PMI per assenza di liquidità in cassa. Miliardi di IVA anticipata e non rimborsata". Alle imprese che lavorano con la Pa non sarà pagata più l'IVA, significa togliere dal 10 al 22% di liquidità alle piccole imprese e costringerle, al contempo, ad onorare le scadenze fiscali.

L'Unione Europea non fa che multarci o rimproverarci per il ritardo nei pagamenti alle imprese, questa norma, aumenta il debito dello Stato nei loro confronti. Gli Enti pubblici al momento del pagamento di beni e servizi dovranno scindere l'IVA e versarla direttamente all'Erario.

Difficile quantificare i miliardi che nel 2016 lo Stato dovrà ridare ai piccoli fornitori di beni e servizi della Pubblica Ammnistrazione, certo è che di miliardi, questo anno, ne incasserà molti l'Erario.

Ancora una volta, non si difende il tessuto imprenditoriale ma si trova un modo per fare cassa. Con la " scissione dei pagamenti", qualsiasi Ente Pubblico al momento del pagamento di una fattura dovrà "scindere" L'IVA, cioè pagare solo l'imponibile al fornitore del Bene o Servizio che ha, però, anticipato l'IVA, allo Stato. La compensazione del debito con credito? Un sogno irrealizzato. "Quando questi imprenditori andranno a richiedere il rimborso IVA scatterà d'ufficio la verifica da parte dell' Agenzia delle Entrate, il pericolo è vedersi accusati di presunta evasione fiscale e quando l'accusa non passerà penalmente perchè il "fatto non sussiste" ci si ritroverà nei guai con Equitalia. Sta diventando una prassi. Quando ci si vede riconoscere innocenti in un procedimento penale, questo, automaticamente non ferma il sistema della riscossione facendoci ritrovare assurde cartelle di Equitalia a cui opporsi pagando caramente la difesa".

Un modo per combattere l'evasione IVA?

Se mi si obbliga a comprare con IVA dovrò rivendere con IVA oppure aumentare i costi per sostenere le pretese dello Stato. Se lo Stato mi rimborsasse in tempi ragionevoli, non oltre i 3 mesi, potrebbe anche andare bene, tuttavia lo Stato impiega anche un anno e oltre per rimborsare l'IVA pretendendo però la puntualità nelle scadenze fiscali.

Questa Legge non ha lo scopo di stanare gli evasori IVA, altrimenti, si darebbe la possibilità a questi imprenditori di recuperare subito, il mese dopo sugli F24 l'IVA, oppure compensando con le scadenze fiscali.

Se metti su un conto migliaia di miliardi di euro dopo un anno, quanto ti fruttano?

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