Di Francesca Di Liberto. Alla presenza del creatore della serie Jonathan Tropper, del cast e dello sceneggiatore Ulrich Thomsen si parla di quel che accadrà nei prossimi episodi, più violenza e più avvenimenti.
Più violenza, più azione più di tutto.
Sembra che la parola abbondare sia assai cara al creatore della serie di Banshee, il quale ha creato la serie per rivivere i film d’azione che vedeva da ragazzo.
“Chayton tornerà a Banshee, come abbiamo anticipato nel finale della seconda stagione, ed avrà in mente solo la vendetta” – afferma Thomsen, ma non è certo finita, di novità ne avremo altre, i cittadini non potranno certo tirare un sospiro di sollievo, certo si sono lasciati Rabbit alle spalle, ma nuovi problemi e nuove questioni si prospettano nella vita dei cittadini di Banshee.
Ma la violenza non è l’unica cosa che vedremo nella nuova serie, il sentimentalismo e i buoni sentimenti quelli che ci strappano giusto qualche lacrimuccia di commozione sono appena sotto la superficie, basta grattare o forse guardare meglio. E la terza stagione avrà anche questo elemento, un ottimo contorno o forse è più giusto dire un’ottima cornice alla violenza e ai problemi, un mix che lascerà contenti i fan della serie.
Non resta che tener d’occhio la coppia Carrie e Lucas e Proctor per quella traccia di sentimentalismo di cui parlavamo prima, anche i cattivi per quanto cattivi spesso sono mossi da nobili intenti.
E Banshee non è solo una serie d’azione e violenza. Assolutamente.