Questo è ciò che, secondo alcuni testimoni, un gruppetto di ragazzi ha urlato ripetutamente ad un 13enne originario dello Sri Lanka. Solo l’intervento di alcuni passanti e degli amici del ragazzo hanno impedito che questa squadraccia portasse a termine il pestaggio, culminato nel tentativo di buttare lo Straniero sotto una delle automobili di passaggio. Curioso che nessun quotidiano nazionale abbia dato questa notizia, la quale si può reperire solo nelle pagine di alcuni quotidiani locali di Verona. Probabilmente si ritiene che pubblicare articoli come “Uggie e gli altri sono cani da Oscar” (La Repubblica) o “Milano, coda di turisti da shopping” (Corriere della sera) incontri maggiormente l’interesse del pubblico. Che questo in effetti corrisponda al vero, non fa che mostrarci ancor più chiaramente come il sistema di informazione ci abbia abituato da tempo a distrarre la nostra attenzione rispetto a certe tematiche. D’altronde, c’è da sempre l’abitudine di nascondere sotto il velo dell’ “italiani brava gente” ogni possibile atto che possa far venire il dubbio che ci sono italiani che tanto “bravi” non sono.
Ma anche se si ha l’ardire di cercare e trovare una simile informazione, ci pensa l’articolo (fonte: L’arena.it – Il giornale di Verona) a disinnescare ogni possibile dubbio sulle motivazioni di un gesto grave e connotato chiaramente dall’aggravante razziale: “Una discussione tra minori o una «goliardata» sfociata in un atto di violenza, queste le due ipotesi principali su cui stanno lavorando i carabinieri per fare luce su quanto denunciato”. Con l’uso non causuale di due termini, specifici, si disinnesca all’istante la gravità del gesto. In questo senso, la strage di Firenze è opera di un pazzo isolato, che simpatizzava incidentalmente per Casa Pound; il rogo del campo rom (già prontamente rimosso da tutti i quotidiani) è stato causato da uno spiacevole malinteso; e questa aggressione è da considerarsi una goliardata,una discussione tra ragazzi, incidentalmente avvenuta in una città già nota alle cronache per episodi di questo tipo (vedi alla voce: Nicola Tommasoli), dove prospera il Veneto Fronte Skinheads e dove è stato eletto col 60% dei voti un sindaco come il leghista Tosi, già condannato per infrazione della Legge Mancino a causa della raccolta firme dal titolo eloquente “Firma anche tu per mandare via gli zingari dalla nostra città“. Sarà, ma dato che sono d’accordo con Agatha Christie quando afferma che tre indizi fanno una prova, questo pestaggio è una nuova conferma del clima di aperta ostilità nei confronti di chiunque porti la colpa di non essere “italiano”, inteso in senso brutalmente razziale, che si respira in questi gioni in Italia. Mi ha fatto piacere leggere che Napolitano, il giorno dopo la strage di Firenze, abbia intimato di “bloccare chi predica razzismo“, ma dalle belle dichiarazioni di intenti alle misure effettive il passo è tutt’altro che breve, e sembra che nessuno si voglia prendere la responsabilità di compierlo.
Finchè non ci si renderà conto che il razzismo che in questi giorni sta sbocciando nel nostro Paese è costantemente alimentato, utilizzato e difeso non solo da svariati partiti politci, ma anche dai loro esponenti che ricoprono alte cariche istituzionali, finchè non ci saranno atti concreti, anche in fase legislativa, volti a tutelare una volta per tutte le minoranze etniche presenti sul nostro territorio, non potremo fare altro che continuare ad aggiornare la nostra triste cronaca.