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Sport in carcere, una chance per i detenuti

Creato il 04 maggio 2014 da Makinsud

Il carcere di Secondigliano, difficile quartiere di Napoli, è stato scelto come destinatario di un importante progetto sociale, da parte del CONI, il Comitato Olimpico Nazionale Italiano.  La struttura penitenziaria sarà protagonista di una serie di attività sportive, che oggi sono praticate sempre di più nelle carceri, come attività di recupero sociale per i detenuti.

detenuti

Lo sport, si sà, sviluppa una sana competizione, spirito di squadra e un particolare senso di appartenenza, tutti elementi estremamente importanti da portare e sviluppare all’interno degli istituti penitenziari. L’idea di far approdare lo sport dentro il carcere ha già attecchito da diversi anni in altri istituti penitenziari della Campania, con grandi risultati. L’obiettivo del CONI è quello di estendere tale iniziativa a tutto il territorio campano. Infatti, a tal proposito il carcere di Secondigliano è tra gli istituti che a breve verranno coinvolti nel progetto. Il riscontro dei detenuti nei confronti di quest’iniziativa è positivo, poiché il progetto rappresenta per loro una possibilità di reinserimento sociale e spezzare quella routine della vita carceraria. Inoltre a dispetto dei problemi che affliggono sempre di più gli istituti penitenziari, come il sovraffollamento, il progetto sportivo in questione, testimonia la volontà di migliorare la vita in carcere, in tutti i suoi aspetti, favorendo anche la socialità tra i detenuti. Infatti si tratta di un aspetto da non sottovalutare, poiché le relazioni sociali sono collocate tra i bisogni fondamentali dell’uomo.

sport

I fondi messi a disposizione per l’esercizio di queste attività, non sono molti, tuttavia grazie all’aiuto e al sostegno del CONI e di numerosi volontari si cerca di dare il meglio per garantire lo svolgimento di queste attività. Sicuramente la priorità di trovare soluzioni adeguate per risolvere i problemi di spazio nelle carceri, è estremamente importante, ma non bisogna nemmeno trascurare le attività che possono rispondere ad altri tipi di bisogni ed esigenze dei detenuti, come in questo caso lo sport. Tra i molti obiettivi del CONI, con il supporto del Ministero della Giustizia, emerge quello di creare attraverso lo sport anche delle possibilità concrete di reinserimento nel mondo del lavoro dei detenuti, attraverso la realizzazione di corsi di formazione per istruttori di primo livello, qualifica valida da poter utilizzare in campo lavorativo dopo la scarcerazione. Per la concretizzazione di queste importanti iniziative, si dovranno aspettare i riscontri che avranno gli altri istituti penitenziari della Campania nei confronti delle attività proposte.


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