Il tempo degli indugi è finito: domani l’Italia annuncerà la sua candidatura ad ospitare i Giochi Olimpici del 2024. “Al Coni ci troveremo per dare un grande messaggio al futuro del Paese. Toccherà Firenze, Napoli, la Sardegna”, ha ribadito il presidente del Consiglio Matteo Renzi, durante l’assemblea Pd. Dopo mesi di lavoro sottotraccia, il premier e il presidente del Coni Giovanni Malagò usciranno finalmente allo scoperto nel corso della cerimonia di consegna dei Collari d’Oro al merito sportivo che riunirà al Foro Italico i campioni azzurri e sarà trasmessa in diretta tv.
(huffingtonpost.it)
La candidatura di Roma per ospitare le Olimpiadi del 2024. “Compatibilmente con la flessibilità che è stata adottata dal Cio attraverso le nuove norme approvate a Montecarlo questa settimana, finalmente possiamo sognare in grande tutti insieme: il Coni, il Governo, Renzi e l’Italia”, dice soddisfatto Malagò alla vigilia dell’annuncio su Roma 2024. Anche se a candidarsi sarà la Capitale, i nuovi criteri stabiliti dal Cio, oltre a rendere le future olimpiadi più sostenibili a livello economico (la faraonica edizione di Pechino 2008 è ormai un ricordo), offriranno una maggiore flessibilità al Paese ospitante che potrà dislocare le diverse discipline in varie città. “Le parole di Renzi rendono orgoglioso lo sport italiano – aggiunge il n.1 Coni -. Sarà un giorno importante per tutti, per Roma, per Napoli, per Firenze, per la Sardegna, ma anche per il Nord Italia che ha in Milano un punto di riferimento irrinunciabile”. Il futuro dirà se le parole di Malagò sono già un’indicazione di possibili sedi associate. Nel settembre 2017, a Lima, si saprà se il sogno olimpico potrà diventare realtà.
Ci sarà da lavorare molto. L’inchiesta “Mafia Capitale” ha scosso la politica romana che rischia, infatti, di far partire questa candidatura già zoppa. Il compito del Governo e del Coni sarà quello di renderla il più trasparente possibile e di convincere gli stessi italiani che riportare i Giochi in Italia dopo 64 anni è un’opportunità di sviluppo e “uno spot per il Paese”. Alla faccia dell’ex premier Mario Monti che due anni fa stoppò la candidatura del 2020. E non è un caso che domani, a Palazzo H, saranno presenti diversi membri dell’Esecutivo, tra cui ovviamente il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega allo sport Graziano Delrio. E forse non è un caso neanche che, prima della cerimonia, Renzi abbia chiesto a Malagò di poter incontrare Giovanni Maddaloni, padre dell’olimpionico Pino, che a Scampia gestisce una palestra e insegna judo ai ragazzi disagiati del quartiere delle Vele: il messaggio è chiaro, è questa l’Italia che meriterebbe di vincere. E non soltanto i Giochi del 2024. (ANSA)