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Sportivi 2.0, unitevi !

Creato il 08 aprile 2012 da Sportduepuntozero
Sportivi 2.0, unitevi !

(AP Photo/Paul Sakuma)

La rivoluzione dello Sport – nel caso non ve ne siate accorti – è iniziata.

E non sto parlando delle partite in 3D o delle dirette degli eventi via web: sto parlando di quel movimento globale che ha sconvolto e continua a sconvolgere i mercati e le realtà del nostro tempo dal basso, ovvero, la rivoluzione dei social network. Se non sapete cosa sono i social probabilmente avete più di 70 anni, oppure lavorate per una federazione sportiva (o entrambe le cose).
Ma cosa c’entrano i social con lo sport?

Bene, dovete sapere che i concetti fondamentali dei social sono due: la Community e la Passione. Community (da Wikipedia): nell’accezione comune del termine, un insieme di persone interessate ad un determinato argomento, o con un approccio comune alla vita di relazione, che corrispondono tra loro costituendo una rete sociale con caratteristiche peculiari.
Passione (dal greco pathos e dal latino patior) è un sentimento di forte intensità, di solito connotato da grande e intensa attrazione per un soggetto (nel nostro caso, lo sport).

Quelli che voi – cari dirigenti di Federazioni, club, squadre ed associazioni sportive – fino a ieri avete chiamato tifosi o fans, oggi si chiamano appassionati, membri della community (benvenuti nel gergo del 2.0) e si raccolgono non solo intorno agli stadi ed alle gare o in televisione, ma anche, e soprattutto, sul web. Per seguire i loro campioni su Twitter, per vedere i risultati ed i commenti sui siti, per leggere le notizie nei portali, attraverso le care vecchie newsletter… ma anche per sapere dove praticare il loro sport preferito, per scegliere materiali ed attrezzatura da comprare, per trovare un valido istruttore per i loro figli o per scegliere un club: insomma, per alimentare la loro Passione.

Cominciate a vedere qualche analogia? Bene, allora svegliatevi… perché la rivoluzione dello Sport è già iniziata.

Ah, per gli scettici che stanno scuotendo la testa e sorridendo, vorrei ricordare cosa scriveva NEWSWEEK di Internet nel LONTANO 1995:

Visionaries see a future of telecommuting workers, interactive libraries and multimedia classrooms. They speak of electronic town meetings and virtual communities. Commerce and business will shift from offices and malls to networks and modems. And the freedom of digital networks will make government more democratic. Baloney.
The truth in no online database will replace your daily newspaper, no CD-ROM can take the place of a competent teacher and no computer network will change the way government works.
How about electronic publishing? Try reading a book on disc.  Yet Nicholas Negroponte, director of the MIT Media Lab, predicts that we’ll soon buy books and newspapers straight over the Internet. Uh, sure.
Then there’s cyberbusiness. We’re promised instant catalog shopping–just point and click for great deals. We’ll order airline tickets over the network, make restaurant reservations and negotiate sales contracts. Stores will become obselete. So how come my local mall does more business in an afternoon than the entire Internet handles in a month? 


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