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SPORTMEDISET – Ecco i voti di Ziliani di Italia – Germania,Balotelli terrificante,Diamanti Robin Hood e Buffon…

Creato il 29 giugno 2012 da Weblink

SPORTMEDISET – Ecco i voti di Ziliani di Italia – Germania,Balotelli terrificante,Diamanti Robin Hood e Buffon…

BALZARETTI, voto 7. E’ da prendere e mettere in cassaforte questo ragazzo non più giovanissimo, che madre natura non ha certo dotato di classe sopraffina, riscoperto da Prandelli alla partita numero 3 (dopo l’inquietante preferenza data a Giaccherini) e sempre fra i migliori in campo: con l’Irlanda, con l’Inghilterra e anche ieri, contro la Germania, benché schierato su un binario (il destro) che non frequenta più da anni. Fa solo quel che occorre alla squadra: con la Germania più il difensore che l’attaccante (anche se butta dentro la palla del 3-0, ma in fuorigioco), sempre bene, con un salvataggio-super su Podolski liberato al tiro a due passi da Buffon nel primo tempo e un altro su Kroos a5’dalla fine.ESEMPLARE.

BONUCCI, voto 6,5. Gioca una partita alla Bonucci, nel bene e nel male: sbagliando un paio di rilanci (pericolosamente al minuto 14, quando colpisce sul di dietro quel mammuth di Gomez che se ne va verso la porta: Buffon esce coi piedi) ma producendosi in salvataggi sensazionali, come al55’, spedendo in corner in scivolata su Klose lanciato in area. Ammolla un calcione inaudito a Kroos che gli vale il giallo. Ma tanto ormai l’Italia è in finale. CONCITATO.

BARZAGLI, voto 7. Nel primo tempo, con un Gomez che sembra Polifemo al risveglio dopo una notte di sbornia, gioca con le mani in tasca, forte anche della conoscenza dei tedeschi maturata ai tempi del Wolfsburg (dove, anche se pochi lo ricordano, vinse uno scudetto). Il superlavoro arriva nel secondo tempo, quando Klose e Reus danno anima alla Germania. E’ suo, forse, il mani che al minuto 91 riaccende per poco la fiammella di speranza dei tedeschi. AUTORITARIO.   

CHIELLINI, voto 7. Al rientro in squadra dopo l’infortunio patito contro l’Irlanda (recupero miracoloso, veramente!), Prandelli lo schiera esterno di sinistra, con Balzaretti a destra, in un nostalgico revival della Juventus 2005-2006 (l’ultima di Moggi, per capirci). Lui gioca come se non si fosse mai fatto male in vita sua, usando spesso la clava, ma mettendo lo zampino nell’azione del primo gol con un’apertura su Cassano che già mette in subbuglio i marmittoni di Germania. Per 90 minuti con le unghie e coi denti. COMBATTENTE.

MARCHISIO, voto 6,5. Corre come un dannato e quindi non gli si può chiedere, in sovrappiù, di avere sottoporta la freddezza di un Paolo Rossi. Certo, questo Europeo passerà alla sua storia personale come il torneo delle palle-gol mangiate. Dopo i gol, praticamente fatti, gettati alle ortiche contro la Spagna e contro la Croazia, contro la Germania ha due volte la palla per firmare il 3-0: ma la prima volta (66’), inciucchito per la gran corsa, ciabatta fuori l’invito smarcante di Diamanti; la seconda, dopo aver messo a sedere birillo-Badstuber, calcia a lato da 5 passi con Di Natale appostato come una pantera a due spanne da lui. Per il resto, solita monumentale prova di generosità a fianco di De Rossi e Pirlo.ASSATANATO.

PIRLO, voto 6,5. Era dai tempi dell’Inter di Herrera, quando Tagnin o Bedin venivano mandati per 90 minuti a francobollare il regista avversario, seguendolo fin sotto la doccia, che non si vedeva una marcatura talmente tosta su una testa pensante. Loew ha chiesto a Kroos di non pensare ad altro che a non far giocare Pirlo, chiedendo a Ozil e Gomez – di quando in quando – di assisterlo nel disturbo. Risultato: missione compiuta a metà e guerra persa. Pirlo gioca meno palloni che contro l’Inghilterra, ma attorno a lui gli altri azzurri suonano la rumba. SACRIFICATO.

 DE ROSSI, voto 7. Se contro l’Inghilterra (così come al debutto contro la Spagna, ma in quel caso da difensore centrale) era stato monumentale, contro la Germania il giallorosso sfiora il bis: e si ferma un gradino sotto solo perché gli acciacchi sono quel che sono (alzi la mano chi ha pensato, durante il match, che De Rossi è stato in dubbio sino all’ultimo) e insomma anche allo stoicismo c’è un limite. Lui, Pirlo e Marchisio: centrocampo da urlo. CONDOTTIERO.

MONTOLIVO, voto 6,5. Un minuto prima del raddoppio di Balotelli, avrebbe lui la palla del 2-0: ma sull’invenzione (da stropicciarsi gli occhi) di Cassano, si ritrova palla al piede a pochi passi da Neuer e, insomma, se la fa sotto. Potrebbe tirare ma si trattiene; e quando tenta il dribbling sull’uomo che disperatamente rinviene, non gli viene nemmeno quello e il miraggio sfuma. Potrebbe demoralizzarsi, invece no: e di lì a poco, chiamandolo a voce e a gesti, con un lancio profondo di50 metrimette Balotelli (tenuto in gioco da un Lahm obnubilato) in condizione di andare al tiro alla Levratto. Risultato: 2-0 e la sua firma, in piccolo, in calce accanto a quella di Supermario. REATTIVO.

 CASSANO, voto 8. Tolta la deludente prova contro l’Inghilterra, non c’è stata partita in cui Fantantonio, nel primo tempo – quando cioè il fiato lo sorregge a sufficienza -, non abbia cesellato assist di alta scuola. Contro la Germania, al minuto 20, fa fare ad Hunnels – rivelazione dell’Europeo – la figura del dilettante allo sbaraglio scherzandolo al limite dell’area, bevendoselo come un Crodino e spedendo a Balotelli una palla con su scritto: “Toccare solo, prego”. Ancora più geniale la mossa con cui libera Montolivo, al34’, solo davanti a Neuer: il neo milanista va nel pallone e spreca. Nel secondo tempo, al57’, lascia il posto a Diamanti: giusto così. GENIALE.

 BALOTELLI, voto 9. La qualità degli assist che gli forniscono Cassano e Montolivo nelle azione dei due gol è altissima; ma lui, dopo essersela fatta sotto al debutto contro la Spagna (recupero di Ramos a gol fatto) e al 4° match contro l’Inghilterra (recupero di Terry su palla-gol invitante), torna finalmente a mostrarsi prepotente e spietato come il Balotelli che già a 17 anni, con la disinvoltura di un veterano, spaccava il mondo. Una capocciata secca a mandare fuori tempo Neuer sull’1-0; e una saetta bruciante, come solo lui sa scoccare, di destro, dopo essersi sistemato palla con un divino stop di petto in corsa, in giravolta (si toglie la maglia esultando: ammonito). Quando Prandelli lo toglie, approfittando di un suo infortunio un po’ a tradimento (ma saggiamente: il cartellino giallo era una spada di Damocle) e preservandolo per la finale, lui si offende moltissimo. Va bene lo stesso. TERRIFICANTE.

 DIAMANTI, voto 7. Giusto che Prandelli insista su Cassano, almeno finchè fiato e genio lo sorreggono; ma che forma meravigliosa dimostra, ogni volta che mette piede in campo, il talento del Bologna, che sembra avere l’argenti vivo addosso. Al65’tenta il gol da metà campo alla Maradona: Neuer rincula verso la porta e rimedia. Un minuto dopo, più veloce della luce, mette Marchisio in corsa in condizione di scoccare il tiro del 3-0. Che non arriva, nemmeno quando Diamanti invita alla conclusione a botta sicura prima Di Natale, poi Balzaretti; e quando ci prova lui (78’), scivolando al momento di scoccare la freccia. Luccicante. ROBIN HOOD.

DI NATALE, voto 6-. Quando Marchisio, nel finale, calcia a fil di palo un pallone che con un po’ più di lucidità avrebbe potuto servirgli sui piedi per un comodissimo 3-0, si deprime. Ed è per questo, forse, che quando all’81’ si ritrova a filare tutto solo verso Neuer, lo fa quasi svogliato, al rallentatore, facendosi rimontare da pantegana-Badstuber che lo costringe a calciare frettolosamente: palla sull’esterno della rete. Si muove bene, come sempre d’altronde, ma il più delle volte scivola. NERVOSO.

C.T. PRANDELLI, voto9. Ha avuto l’umiltà, e la lucidità, di capire che le scelte di inizio Europeo (Giaccherini terzino, Maggio e Motta titolari) erano perdenti, scelte di una mente che pensava in piccolo, e strada facendo ha rivoltato l’Italia come un guanto inserendo gente vera: da Balzaretti a Diamanti, da Montolivo a Nocerino. Bravissimo a non dar retta a chi gli chiedeva di rinunciare al Cassano a corto di fiato e al Balotelli che non si decideva ad ingranare, e che invece, come Pablito al mundial dell’82… Incredibile ma vero: l’Italia ha giocato male con le piccole (Croazia, Irlanda), bene e addirittura benissimo con le grandi (Spagna, Inghilterra e Germania in autentico crescendo). L’Italia è in finale, ed è un grandissimo risultato. Due anni dopo le macerie lasciate da Lippi, sembra un miracolo.GUARITORE.


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