Venezia è indubbiamente il luogo migliore dove perdersi, amare e lasciarsi sedurre.
Nessuna mappa di Venezia può aiutare il visitatore a girarla con sicurezza e allora quale migliore occasione per perdersi solennemente nei meandri della città provando l’ebbrezza folle dell’abbandono, della presa avvolgente dell’utero di pietra che la città costituisce? E quale altra sì forte sensazione se non l’amore ci induce all’irrazionale brivido dell’abbandono? A Venezia ci si può perdere in un percorso onirico di scoperta del bello e del sublime, e quale miglior compagno se non il proprio amato o la propria amata, con cui abbandonarsi mano nella mano sussurrandovi all’orecchio parole dimenticate per innamorarvi di nuovo in un’ esperienza estatica e catartica?Così come l’amore diviene la liason tra un oggetto e il suo riflesso, in una città fatta d’acqua questo assioma diventa causa di trame uniche e irrepetibili sul tema dell’amore. L’acqua a Venezia offre alla bellezza il suo doppio, ma la città è eterna, senza tempo, mentre noi in movimento e come tali caduchi; la bellezza invece resta perchè è eterna così come l’amore che è piu’ grande ed infinito di chi ama...