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Sposare uno sconosciuto di Lisa Kleypas

Creato il 21 novembre 2011 da Junerossblog
Sposare uno sconosciuto di Lisa KleypasTrama
La bellissima Lysette Kersaint, fuggita dal patrigno per evitare il matrimonio con un uomo che detesta, trova suo malgrado protezione presso il temibile proprietario di una piantagione. Non è infatti una buona reputazione quella di Maximilien Vallerand, noto per la sua crudeltà e le sue terribili collere, e con un misterioso passato. Addirittura si mormora che abbia assassinato la sua prima moglie. E quando scopre che Lysette è fidanzata con il suo nemico di sempre, decide di usarla per ottenere vendetta. Ma presto la bellezza e il cuore innocente di quella ragazza risveglieranno in lui un sentimento genuino, prologo di una passione travolgente…

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Vi avevamo promesso un bella discussione sul nuovo libro di Lisa Kleypas: Sposare uno sconosciuto, ma sapete cosa? Dopo aver letto il suddetto romanzo, non abbiamo trovato punti su cui discutere, o per lo meno, spunti per intavolare una conversazione costruttiva. Anche se, e permettetemi l’ardire, questa volta il romanzo sembra essere più intelligente degli altri. Si nota subito che la Lisa eccelleva nella storia americana quando andava a scuola. Per lo meno,chiuso il libro, ho imparato qualcosa di nuovo sulla comunità creola. Ahimé comunque, a parte queste nozioni storiche che sono sparse qui e là nel romanzo, scrivere una recensione sarebbe stato come copiare una di quelle già scritte , proprio perché il libro non è che un clone degli altri. State calme, non vi agitate, mettete giù il fermacarte e il ferro da stiro! Ecco bravine, cosi. Ragioniamo insieme.
L’eroe non è forse sempre lo stesso? Grande, grosso e rincretinito, no pardon, per meglio dire, l’alone di mistero e di uomo duro viene creato attorno a questo personaggio, ma basta che questi senta odore di pelo ( come ebbe a dire il grande Zucchero!) e si rincretinisce sul colpo. Eppure, con una storia dolorosa come la sua, gli elementi c’erano tutti per costruire un plot pieno di passione e colpi di scena (veri) , di risvolti psicologici e tormentati. Niente da fare, è bastato che lui la vedesse, che lei vedesse lui ... ed amen, vissero felici e contenti già dal quarto capitolo.
Vogliamo parlare di lei? Ma si parliamone! Lei, l’eroina, oddio com’é che si chiama? Uff, appena chiuso il libro e l’ho già scordato. Non che fosse importante ricordare il suo nome, in fondo lei è proprio come tutte le sue precedenti compagne di sventura, ingenua e svampita, a parte i capelli, rossi, che dovrebbero denotare una forte personalità. Cosa ancora? Ah gia’! Ha quasi 19 anni(o forse 18?) ed è sempre vissuta reclusa in casa con l’unica compagnia di sua sorella, di una Tante timorosa ed inutile, e di una mamma fantasma. Naturalmente parliamo di una giovincella senza esperienza, ma con i capelli rossi, non scordatelo, cresciuta nel terrore del suo violento tutore, nonché in un ambiente dove la cultura creola regna sovrana .
Attenzione però, questa eroina, cosi come tutte le altre della cara Lisa, ha ricevuto un miracolo. Non ve ne eravate accorte mentre leggevate il romanzo? Accipicchia! Come definireste una fanciulla di nessuna esperienza ma che si trasforma, nel giro di pochi mesi, nella donna più saggia, matura e sensuale di tutta la popolazione creola? Pensate un po’: alla fine è anche capace di salvare capro ( l’eroe o per meglio dire il caprone in calore), e cavoli ( tutti i parenti connessi ed annessi!)
Ed anche qui, scusatemi se mi permetto la confidenza: ma cara Lisa, con un personaggio di questa portata, con i capelli rossi ,fiera, ribelle alle tradizioni, non avresti potuto creare una storia scoppiettante? Non so, avendo due personaggi forti, il diable e la rossa, non poteva esserci almeno un piccolo scontro di personalita'? L'unico colpo di scena che ci regali e' proprio il miracolo della saggezza ( detto tra noi cara Lisa, nemmeno san Gennaro riesce a fare miracoli velocemente come fai tu, si vede che tu hai conoscenze piu' in alto.)
Arriviamo alla conclusione della storia che risulta essere un breve riassuntino snervante del tipo: il figlio ha fatto questo, il fratello ha fatto st’altro , la mamma invece ha fatto questo.
Ma come si può biasimare il povero traduttore? Alla fine non ce l’avrà fatta piu’ con tutte ste scemenze e per risparmiare il lettore ha preferito sicuramente darci un sunto del finale.
Scusi signor traduttore, con qualcuno che la dobbiamo prendere, faccia finta che è colpa sua, altrimenti dovremmo accusare la cara amica Lisa di aver scritto un romanzo con sbalzi temporali da far invidia a Super Man che andava alla velocità della luce, di frasi dette a metà che avrebbero dovuto far capire il senso di una storia intera, e di un finale scritto tipo riassuntino da un bimbo della seconda elementare!
E va bene Lisa, ci hai regalato ancora qualche ora di sana lettura romantica, e noi non possiamo che ringraziarti.
Ma, a proposito, dov’e’ la passione in questo romanzo? No, non lo sto chiedendo a te Lisa! Che non si pensi mai che io possa essere nella condizione di salire in cattedra e darti dei consigli su come usare i tuoi personaggi per farli vivere invece che drogarli, le tue fans mi scorticherebbero viva!
La mia domanda invece è rivolta alla casa editrice. Sapete? Mi sono chiesta durante tutta la lettura perché il romanzo fosse stato pubblicato nei romanzi Passione.
Insomma, se compro un romanzo della collana Classic, so che leggerò una storia romantica, basata sul plot più che sul sesso. Se compro un romanzo Extra Passion, mi aspetto ( ed anche l’edicolante si aspetta lo stesso, perché continua a collocare gli extra passion sotto lo scaffale delle riviste porno), dicevo mi aspetto una storia piccante, hot, scandalosa e piena di posizioni da manuale.
Ma, quando compro un Passione, secondo voi, cosa dovrei aspettarmi di leggere?
P.s. ci tengo a dire che il post e' mio, almeno sapete con chi prendervela!
JUNEROSS
Sposare uno sconosciuto di Lisa Kleypas
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