Quando cammini a Napoli prima di ogni pensiero, azione o riflessione, ti innamori. E lo fai quasi inconsciamente, poiché non sei sempre padrone dei tuoi occhi, i quali viaggiano per i vicoli come le parole dei poeti di un tempo. Riluttanti nell’essere dominati.
Chi ha scritto ” Parto. Non dimenticherò né la via Toledo né tutti gli altri quartieri di Napoli; ai miei occhi è, senza nessun paragone, la città più bella dell’universo” non era napoletano; è stato Stendhal, dopo il suo soggiorno nella città partenopea.
Ci si innamora di Napoli e ci si innamora a Napoli. Esistono chiese, quelle famose e quelle meno conosciute che hanno suggellato unioni storiche e che continuano ad essere dimora sacra dei matrimoni partenopei. Un amore che nasce a Napoli è un quadro incorniciato nella storia e la scelta della Chiesa per il giorno tanto atteso è cosa cara ai napoletani. Ma quali sono le Chiese in cui i napoletani sognano di sposarsi?
Una classifica è cosa ardua in una città ricca d’arte e trasversale fascino, tuttavia esistono Chiese più desiderate di altre dagli amori napoletani: sposarsi alla Basilica di Santa Chiara, ad esempio, rappresenta una peculiare scelta. Nel cuore del centro storico e nella poesia dell’architettura Gotica, la Basilica è un pezzo di storia raccontata, poiché, tra l’altro, fu gravemente danneggiata durante il secondo conflitto mondiale. La canzone Munastero e’ Santa Chiara si riferisce proprio alla malinconia del cuore napoletano dopo il devasto della città (Penz A’ Napule comm’era, Penz a’ napule comm’è).
Il Duomo. La Cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta e un pò anche casa di San Gennaro, di cui si svolge il rito dello scioglimento di sangue. Il Duomo, come molte chiese di Napoli e la stessa Basilica di Santa Chiara gode di una contaminazione tra Gotico e Barocco, caratteristico di molti edifici di Napoli, in parte ri-costruiti dopo danneggiamenti, terremoti o altro.
Altra scelta consueta di alcune coppie di sposi è celebrare il rito nella Chiesa del Gesù Nuovo, tra le volte affrescate dagli artisti del ‘600 e lo scenario di Piazza del Gesù. Forse i sanpietrini delle vie del centro non saranno graditi alla sposa, ma vale la pena rischiare, soprattutto se c’è il sole ad illuminare la piazza.
Una chiesa, forse, meno conosciuta dai napoletani stessi, ma densa di fascino mistico è la Chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco, in via dei Tribunali. L’interno è barocco, con opere di Stanzione, Giordano e Vaccaro, ma ad attirare l’attenzione sono i teschi esposti all’esterno, i quali si ritrovano anche dentro, poichè in questa chiesa venivano, quasi clandestinamente, fatte preghiere per le anime nel limbo, quelle del Purgatorio.
Se invece l’amore vorrà essere celebrato guardando il mare, una delle scelte possibili è la Chiesa di San’Antonio a Posilipo. Il terrazzo in strada, appena fuori la chiesa, si affaccia su una delle vedute più belle di Napoli, in cui visitatori e napoletani restano estasiati. Inoltre, la zona rimane famosa anche per le 13 discese di Sant’Antonio, poiché scendendo dalla collina si percorre una strada a serpente che forma esattamente le 13 discese, arrivando sul lungomare.
Se si preferiscono le zone alte, inoltre, al centro città, una delle Chiese da poter scegliere è la Certosa di San Martino. Indiscusso mirador di Napoli, San Martino è anche luogo di ritrovo delle serate estive, da cui la vista cade armoniosamente su Napoli illuminata. La Certosa, a navate unica, è un lampante esempio di arte Barocca, con la volta affrescata dal Lanfranco, le transenne di marmo del Fanzago e il pavimento marmoreo di Bonaventura Presti.
Certosa di San Martino
Tra il centro storico e l’altezza collinare, si affaccia con gentilezza e ferma maestosità la Basilica dell’Incoronata Madre del Buon Consiglio, conosciuta per lo più come Basilica di Capodimonte. Anche quest’ultima risulta essere gettonata per il giorno del matrimonio, sebbene è la più recente basilica di Napoli. E’ stata infatti costruita nel XX secolo, sul modella della Basilica di San Pietro a Roma. E’ affiancata dalle Catacombe di San Gennaro, simbolo della cristianità napoletana.
Oscar Wilde scrisse: “Si dovrebbe essere sempre innamorati. Ecco perché non bisognerebbe mai sposarsi”. Tuttavia, probabilmente ora, sposarsi è un gesto rivoluzionario, poiché è la conferma di ciò che vorresti per il mondo.