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Sposarsi con donne dell’est

Da Marypinagiuliaalessiafabiana

Premetto che non vorrei mai passare per razzista. Conosco molti felici matrimoni misti; si tratta di uomini o donne che vanno all’estero per conoscere la loro dolce metà, molti di loro la conoscono per caso.

Ci sono però quelli che volutamente si recano nei Paesi dell’est volutamente a cercare una donna oppure tramite un agenzia matrimoniale contraggono matrimoni con donne di parecchi anni più giovani di loro. E’ proprio su questo target che vorrei concentrarmi al meglio.

Si tratta prevalentemente di uomini che vanno in quei Paesi per cercare donne che corrispondono alle loro aspettative e non certamente per amore. Spesso questi si rivolgono a delle agenzie matrimoniali. Dietro queste agenzie opera un vero e proprio business e qui si selezionano future compagne in base alle aspettative del futuro sposo ed essi versano una somma di denaro come se tra di loro si stesse stipulando un contratto di compravendita. Si tratta degli stessi uomini che spesso accusano le donne italiane di cercare matrimoni per interesse e di sposarsi con un uomo solo per denaro. Parlando con un ragazzo tempo fa è emerso questo atteggiamento. Egli accusava le italiane di non essere più femminili e di essersi troppo emancipate, ragion per cui lui si è fidanzato con una ragazza dell’est in quanto rispettava maggiormente i ruoli femminili stereotipati che la società ci impone dalla nascita, ossia essere sottomesse, essere delle buone mogli di casa e dire sempre di sì anche quando non si ha voglia, forse perchè la condizione femminile (e più in generale umana) di quei paesi è peggiore della nostra.

Sul web capita che molti utenti italiani insultano gratuitamente le ragazze italiane perhè non corrispondono ai loro canoni estetici e non rispettano ruoli femminili tradizionali. Spesso questi si sposano con donne dell’est per dispetto contro donne italiane che sono diventate troppo autonome, minacciandole di rimanere zitelle per il resto della vita. Sono commenti odiosi di uomini che  sicuramente nel privato sono dei violenti e nel loro passato sono stati viziati troppo da madri “chioccie”.

Ho subito pensato come il problema fosse prevalmentemente italiano, la paura di relazionarsi con le donne che sfocia molto spesso in violenza, in aumento esponenzialmente nel nostro Paese.

La stessa violenza che poi non viene inflitta solo alle italiane che loro accusano di non essere abbastanza docili, ma sopratutto contro le straniere che sposano in cambio di promesse: quelle di salvare le giovani dalla povertà a cui sono vittime in quei Paesi. La vulnerabilità di queste donne, costrette a dipendere da questi mariti che poi se ne approfittano usando vera e propria violenza contro di loro.

E’ emerso dalle cronache quotidiane come fossero in aumento le vittime dell’est da parte di mariti e conviventi italiani, proprio da quegli uomini maschilisti che poi scoprono che nemmeno loro corrispondono al loro ideale femminile utopistico, come il recente caso di cronaca che coinvolge una donna polacca, uccisa da suo marito che viene descritto dai conoscenti come un uomo eccessivamente maschilista.

A distanza di pochi giorni una donna bielorussa è stata tenuta legata al letto e seviziata per venti giorni da suo marito per gli stessi motivi: la gelosia e la considerazione bassa che quest’uomo recentemente arrestato aveva della donna maturata nel contesto in cui vive che lo ha legittimato a comportarsi da padrone.

Ieri invece apprendo la notizia di una ragazza ucraina aggredita dal suo partner , il quale le ha bruciò tutti i documenti per privarle della sua autonomia, perchè voleva lasciarlo ribellandosi al ruolo femminile che quest’ultimo le aveva imposto e di una rumena minorenne costretta a prostituirsi da un commerciante italiano.

E’ anche vero che anche molte italiane subiscono violenza domestica in Italia per gli stessi motivi e che questa è in aumento sotto il silenzio di istituzioni che se ne strafottono come se questo non fosse un problema importante. E’ allarmante come la violenza sulle donne sia così in crescita senza che qualcuno potesse fare qualcosa per contrastarla. A livello locale però apprendiamo che qualcuno si sta muovendo: è il caso della Puglia che investirà 900 mila euro per contrastare la violenza sulle donne e la pedofilia sperando che non siano solo vane promesse.

Il problema è certo culturale, per questo ci vuole contrasto e prevenzione. La resistenza a livello sociale di creare una società che rispetta le donne è ancora tantissima in quanto nel  nostro Paese c’è inoltre una mentalità reazionale a chi si ribella contro la violenza di genere  e le discriminazioni sessiste. Emerge infatti che più le donne si ribellano e chiedono emancipazione, più ottengono violenza e questo è molto grave perchè ancora una volta dimostra come il problema della violenza di genere non è generato dall’emancipazione femminile ma dall’intolleranza che alcuni uomini hanno verso l’emancipazione delle donne.

Per questo che violenze sulle donne, matrimoni con donne ritenute più docili sono in aumento. Certi uomini sono spaventati dal fatto che le donne godano degli stessi diritti degli uomini.

Mary



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