SPOSE & STILE : il successo di un'impresa in rosa
SPOSE&STILE - www.sposestile.it
Incontriamo Cristina Tresoldi, giovane fondatrice del famoso atelier, guest blogger per zankyou e curatrice di numerose rubriche per riviste del settore fashion bridal e wedding.11-10-2013 | Cristina inaugura SPOSE & STILE a Bergamo il 1 settembre 2010. Oggi ha da poco compiuto trent'anni, il suo Atelier è già arrivato ad affermarsi tra i migliori di tutta la regione e con i suoi lussuosi e originali abiti da sposa veste le più belle ed importanti donne in cerca di un prodotto unico e totalmente made in Italy.D: Prima di arrivare ad affermarsi nel settore dell'alta moda sposa, ha dovuto affrontare delle difficoltà? Se si, quali?Fortunatamente, grazie anche ad un'attenta selezione delle aziende partner, non ho avuto specifiche o particolari difficoltà legate alla tipologia di prodotto scelto o alla gestione quotidiana della mia impresa, ma anzi ho fin da subito avuto riscontri positivi dalle clienti in merito all'alta qualità di confezionamento dei capi e soprattutto all'originalità dei modelli proposti. Bergamo e le provincie limitrofe nel 2010 non offrivano ancora quella varietà haute couture richiesta dal mercato e pertanto con SPOSE & STILE sono riuscita ad inserirmi in uno spazio definito, nato sulla necessità della diversificazione nel lusso. Certamente però, come tutti i liberi professionisti che gestiscono un'attività commerciale e lavorano a contatto con il pubblico anche io devo accettare l'imprevedibilità di alcuni fattori, a scapito sicuramente del tempo e delle energie che rimangono per la vita privata.D: Perché ha scelto di proporre solo linee made in italy per il suo atelier?Rispetto le clienti e per tutte le mie spose auspico il meglio per il giorno delle nozze, quindi sulla qualità e l'eleganza non scendo per nessuna ragione a compromessi... Indossare un abito made in Italy è considerato in tutto il mondo un vero e proprio lusso perché la sofisticatezza del confezionamento, i tessuti più preziosi e l'originalità dello stile sono sempre squisitamente italiani. Io ho sempre creduto nell'importanza di un acquisto consapevole, perché la tutela delle eccellenze del nostro paese parte dalle nostre scelte di consumo e inoltre comprare un abito interamente confezionato sul nostro territorio salvaguardia i posti di lavoro delle nostre sarte, dei nostri stilisti, dei nostri produttori di tessuti, e in considerazione dell'alta artigialità del prodotto anche solo un abito può contribuire a fare la differenza. I nostri acquisti sono la nostra prima arma contro la disoccupazione o l'invasione del mercato da parte di prodotti tossici, di scadente qualità o confezionati sfruttando minori e lavoratori senza tutele. Alla luce di questo e per un evento della vita tanto importante, con che coraggio vendere (ma anche comprare o peggio regalare), un abito di importazione?D: Atelier di successo, collaborazioni con importanti blog e magazine, e da poco ha lanciato anche la nuova linea di abiti da sposa "UNICA", quali sono i prossimi progetti o traguardi che vuole raggiungere?Ringrazio tutti coloro che fino ad oggi hanno creduto in me sostenendomi, proponendomi importanti sinergie e permettendomi di raggiungere significativi risultati. Ci saranno sempre però nuovi progetti, particolari richieste da esaudire e soprattutto nuove nozioni da imparare. Il settore bridal è sempre in costante aggiornamento e sempre più interconnesso, ma cerco sempre di lavorare con senso di concretezza, senza mai dimenticare che il vero scopo del mio lavoro è fornire alle spose l'abito perfetto, per valorizzare la loro intera persona.La nuova collezione "unica", che va ad affiancare nell'atelier SPOSE & STILE le linee Galvan Sposa e I Love Me, nasce infatti dal desiderio di offrire alle clienti un prodotto sempre nuovo, originale, diverso in ogni singolo modello e realmente irriproducibile. Esattamente come un quadro ogni abito è un pezzo unico realizzato appositamente su mia richiesta con tessuti in produzione limitata, disponibile in via esclusiva per le spose che si rivolgono presso lo show room di via borgo palazzo 13 a Bergamo.D: E' consapevole che in relazione all'età ed in quanto donna, lei è un modello professionale da seguire?No, non penso di essere un modello semplicemente perché sono una donna che lavora, esattamente come molte altre. Chi si stupisce di ciò forse fa parte di quella categoria di persone che non crede concretamente nel possibile progredire delle imprese gestite dalle giovani generazioni, soprattutto di genere femminile. In un paese dove da un punto di vista normativo esistono reali condizioni di parità, la vera anomalia e il più grande ostacolo da superare è l'arretratezza di pensiero.D: In base alla sua esperienza di successo nel settore, cosa consiglia alle ragazze che vorrebbero entrare nel mondo wedding?Lavorare intorno alla sposa è per me meraviglioso, ma certamente le responsabilità di un'impresa sono tante, soprattutto in italia ed in questo particolare periodo economico. Ogni decisione commerciale (dalle campagne marketing, all'acquisto di beni o servizi) richiede sempre una grande ponderazione, in quanto l'attuale mercato è particolarmente selettivo e non consente margine di errori.Il "settore wedding" è davvero vasto e comprende diverse figure professionali altamente specializzate (stilisti, sarti, modellisti, fotografi, organizzatori di eventi, flower designer, ecc.). Ciò che consiglio è valutare con onestà le proprie disponibilità d'investimento, le attitudini caratteriali, le capacità logistiche e soprattutto la propensione al raggiungimento degli obiettivi. Successivamente si deve approfondire e studiare la materia di specializzazione perché la concorrenza è tanta. Spesso chi cerca un lavoro in questo settore si butta allo sbaraglio aspettandosi una quotidianità divertente e senza preoccupazioni, con grandi marginalità e profitti, mentre in realtà lavorare intorno ad un matrimonio significa dover pianificare molto bene le proprie mansioni, lavorare con il rispetto improrogabile di scadenze e soprattutto nel nostro lavoro non esiste possibilità di errore...Il matrimonio è irripetibile, pertanto per tutti noi è solamente "buona la prima"!D: Cosa pensa dei programmi tv che mostrano le spose in cerca dell'abito? Crede che queste trasmissioni siano veritiere?Ovviamente la televisione non rappresenta fedelmente la realtà, credo che questo sia indubbio. Il boom televisivo di format dedicati al matrimonio però, per quanto eccessivi, costruiti e stereotipati, ha successo in questo particolare momento di abbrutimento economico e culturale, perché accoglie il comune desiderio di evasione dalla quotidianità, concentrandosi su un momento della vita autentico e speciale, in grado di incantare, svagare e far emergere emozioni felici.D: Ha vestito donne importanti per il giorno delle nozze, come interagisce con i clienti cosiddetti "vip"?Tutte le spose che si rivolgono al mio atelier sono per me persone importanti, perché importante e significativo è il momento che stanno vivendo. Non distinguo le clienti sulla base della professione o dell'albero genealogico, lo reputo svilente in ogni senso, e per tutte cerco sempre di offrire un prodotto in linea con le richieste personali legate al gusto e al budget prefissato. SPOSE & STILE è nato proprio nell'intento di offrire diverse proposte moda per le spose, che quindi possono trovare il capo esclusivo in limited edition o l'abito più tradizione, bon ton o meno impegnativo, ma in qualunque caso il servizio, le attenzioni e la cortesia sono sempre le medesime per tutte. Inoltre grazie ad una consulenza d'immagine a 360 gradi, studio sempre con ogni sposa un progetto particolare, sofisticato e differenziato.
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