Sposini sta meglio: Apre gli occhi

Creato il 18 maggio 2011 da Ovverosia
18 maggio 2011


E dà Lunedì che Lamberto Sposini inizia a dare segni di recupero. Nonostante Lamberto Sposini abbia aperto gli occhi però, la prognosi resta comunque riservata, anche se nel bollettino medico si precisa che dal giorno dell'intervento per la rimozione dell'esteso ematoma celebrale, le gravi condizioni cliniche del giornalista, hanno presentato un continuo e progressivo, anche se lento, miglioramento.
Ricordiamo che Lamberto Sposini è ricoverato presso il Policlinico universitario Gemelli.
La compagna di Sposini, Sabrina Donadio, giornalista, ha deciso di indirizzare una lettera
alla figlia Matilde attraverso le pagine di Vanity Fair, di seguito il testo della lettera:
«Cara Matilde, ha appena albeggiato e tu dormi serena nel tuo letto. Vorrei vederti così anche fra qualche ora, anzi vorrei che come Aurora, la principessa delle tue favole preferite, tu potessi dormire ancora fino al bacio del tuo principe. Il principe Lamberto. Il tuo eroe, il tuo adorato papà. Non so dirti quando arriverà per stringerti fra le sue grandi braccia, ma voglio garantirti che sta facendo di tutto per tornare da te prima possibile. Per darti quel bacio pieno di amore che da quando sei nata non ti ha fatto mai mancare. Ricorda quei baci – quelli che ti facevano il solletico sotto il mento –, ricordalo mentre ti mordicchiava le orecchie in questi giorni in cui lui non ti può chiamare perché, come ti abbiamo spiegato, sta in ospedale e non si può muovere e non ti può parlare. Pensa alle tante cose speciali che ti ha insegnato a fare. Alle storie meravigliose di papà piccolo che ti ha raccontato per farti addormentare. Tu sai distinguere il nome di ogni albero fin da quando hai tre anni. Sai cogliere gli asparagi selvatici, conosci l’odore della terra, l’infinità di colori che le rose possono avere. Conosci il profumo del basilico e dell’alloro. Sai che per cucinare l’unico segreto è metterci l’amore, come hai visto fare da papà ogni volta che ti preparava la cena. Sai tante piccole cose che possono per tanti non avere nessuna importanza, ma le sai perché per lui era importante tu le sapessi. E sai soprattutto che nella vita ci vuole fiducia, speranza. Quando sulla strada sterrata di Polverosa, la nostra campagnetta, lui ti ha insegnato ad andare in bicicletta, tu cadevi spesso, ti amareggiavi, volevi rinunciare. Ma lui, passo dopo passo, caduta dopo caduta, ti ha convinta che tu potevi farcela a stare in equilibrio. Questa è sempre stata la forza di Lamberto: il suo equilibrio. Insieme alla sua tenacia. Tu sei il ritratto di tuo padre, fisicamente e caratterialmente. Ora devi solo avere pazienza, essere tenace come lui. Mettiti a disegnare perché ti piace tanto. Ultimamente papà ti ha insegnato a sfumare i colori. Pensa che questi giorni lontano da lui sono solo sfumature, scure, magari. Ma sfumature. Inizia a colorarle nei tuoi fogli e vedrai che ogni giorno si schiariranno anche nella malattia che vi tiene lontani. Perché di una cosa devi essere certa, piccola mia: lui sta lottando per tornare da te. Da te che sei la luce dei suoi occhi. I suoi occhi identici ai tuoi. Con amore infinito, mamma».


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