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Spostata la collocazione dello stoccaggio di reflui radioattivi dell’Ospedale di cremona: dalla cascina ca’ de Guai a un’intercapedine a fianco della Medicina Nucleare. Più risparmi e uguale sicurezza? Perché così poche informazioni da parte dell’osped...

Creato il 02 marzo 2013 da Cremonademocratica @paolozignani

L’impianto di stoccaggio per lo smaltimento dei reflui radioattivi inizialmente era previsto presso la cascina ca’ de’ Guai. E’ vero che il nome della cascina non è dei più incoraggianti, tuttavia trattandosi di un’azienda ospedaliera siamo certi che non si è dato credito ad alcuna superstizione. E neanche vogliamo pensare che si sia agito malamente. Questo no, è una cosa da non fare mai. Non scriviamo per seminare sospetti ma per una maggior chiarezza. E’ piuttosto noto che gli ospedali affrontano un problema a loro noto da tempo: i reflui radioattivi.

Solletica curiosità però la determinazione dirigenziale del 26 febbraio, a cura dell’unità operativa tecnico-patrimoniale, all’albo pretorio a questo link. Ma si può aprirla nella sua crepitante fragranza anche cliccando qui: la determina.

c’è stata una variazione durante i lavori. Perché? L’impresa Paolo Beltrami spa, cui sono stati affidati i lavori su procedura negoziata avendo offerto uno sconto del 6% sui prezzi posti a base di gara, per un importo contrattuale netto di 449.145,30 + IVA, compresi gli oneri della sicurezza, ha cambiato programma, ovviamente non per propria decisione. Infatti

durante il corso dei lavori si è concordato (è l’unità operativa tecnico patrimoniale a scrivere, ndrd’intesa con la U.O. di Fisica Sanitaria di non procedere all’esecuzione dello stoccaggio, previsto presso la cascina a Cà de Guai, di contenitori in grado di ricevere e sostituire i liquami smaltiti dal reparto di Terapia Metabolica, che vengono stoccati in via alternativa nell’intercapedine posta a fianco della Medicina Nucleare. Pertanto  il risparmio economico derivante da tale decisione è stato utilizzato per i rifacimento delle rampe in ingresso ed uscita del Pronto Soccorso del Presidio Ospedaliero Cremonese.

Si comprende bene che il risparmio è stato convincente e che le rampe di ingresso e uscita del Pronto Soccorso sono un’infrastruttura di primaria importanza.

La prima decisione però era di portare i reflui radioattivi fuori dall’ospedale. Ora restano all’interno.

certo ci sarà sicurezza. Ma la prima scelta non può essere stata la peggiore. Quindi probabilmente la direzione dell’ospedale auspica di poter realizzare quello stoccaggio. Un’opera probabilmente più sicura in linea di principio per le persone che lavorano e si trovano in ospedale. Ma per l’ambiente e gli esseri viventi? Sarebbe utile, perché no, saperne di più.


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