Arriva finalmente in Italia Spring Awakening, uno dei più famosi, acclamati e controversi musical degli ultimi anni, scritto da Steven Sater con musiche di Duncan Sheik e tratto dal celebre Risveglio di primavera di Frank Wedekind. L’opera del drammaturgo tedesco, pubblicata nel 1891 e per molti anni considerata irrappresentabile, pornografica, anarchica e blasfema, è stata lo spunto per l’originale musical di Sater e Sheik, messo in scena off-Broadway nel 2006 e premiato con ben otto Tony Awards. Oggi, su licenza MTI Music Theatre International, l’opera arriva in Italia grazie alla determinazione di una compagnia indipendente, la TodoModo Music-All di Livorno, con un tour nei principali teatri italiani.
Ambientata in una grigia e rigida scuola del Ventennio fascista (e non in Germania come nell’originale), Spring Awakening musical mette in scena un conflitto tra studenti, scuola e famiglie, tra gioventù e autorità: masturbazione, omosessualità, aborto,stupro, suicidio, ma anche amore, amicizia, libertà, la scoperta del sesso nelle segrete confidenze di adolescenti confinati in un istituto dove la ribellione diventa uno straordinario e commovente inno alla vita. Un’opera coraggiosa, come ribadisce il direttore artistico Pietro Contorno:
“Una scelta al limite del temerario e dell’incosciente. È vero. Ce lo dicono tutti. Specialmente in un anno cosi difficile per la società e la cultura italiana in genere. Ma come si dice: se non ora, quando? Il cambiamento deve essere cavalcato “prima”, deve essere anticipato, assecondato, stimolato. E questo noi vorremmo che accadesse”.
Niente effetti speciali nè costumi sgargianti, un originale doppio registro prosa/rock show con tanto di band dal vivo ogni sera (quindi niente playback, tutto vero, tutto reale), un fortissimo impatto emozionale sul pubblico grazie ai temi civili, sociali e politici, un impegno costante nella comunicazione, un team creativo che sfrutta le possibilità offerte dai social network (comprese le web series presenti su YouTube e “sponsorizzate” da Paolo Ruffini).
Il cast è composto da undici giovanissimi attori, coadiuvati da due esperti come Francesca Gamba e Gianluca Ferrato, diretti magistralmente da Emanuele Gamba, che dell’opera ha colto il significato più profondo:
“Chiunque sia stato adolescente è lo spettatore ideale di Spring: unica altra condizione è che se ne ricordi e si intenerisca per quella imbarazzante sconvolgente età dello slancio e del disagio che ci ha fatto sentire tutti sulle montagne russe. Un giorno fra le nuvole e il giorno dopo – o anche 5 minuti dopo – sottoterra”.
Testo recitato in italiano, canzoni in inglese, una vis espressiva unica nel suo genere anche per la potenza rock dei brani di Sheik, riletti dalla band diretta da Stefano Brondi:
“Pensateci: i cantanti sanno di avere non basi meccaniche ma persone vive che viaggiano battuta per battuta a fianco a loro, che si emozionano se loro cantano una frase nel pieno delle loro sensazioni, e che sanno stupire con dettagli sonori sempre più vividi approfondendo la conoscenza dell’opera replica dopo replica. Tutto ciò produce un’energia potentissima per la quale mi sono battuto a tutti i livelli”.
L’opera che cambierà le regole del musical anche in Italia, e che già ora sta facendo parlare di sé, è pronta per il tour.